A poca distanza da Calaone, si trovano la Carega del Diavolo, strano scoglio trachitico, la Fontana delle Muneghe e il poggio di Salarola, dove sorgeva il monastero benedettino femminile di S. Margherita, che nel 1220 accolse Beatrice d’Este, futura beata. Questi luoghi hanno ispirato la leggenda della Carega del Diavolo.
La “carega” (sedia) del diavolo è un grande macigno a forma di sedia, circondato da altri massi minori, che si trova sulla strada che porta da Calaone a Valle San Giorgio. Poco distante si trovava il piccolo monastero di Salarola, ora ridotto a pochi resti. Dalla “carega” il diavolo esercitava le sue lusinghe su chi passava nei pressi, assumendo aspetti diversi per impadronirsi delle anime, e con un raggio di luce abbagliava i viandanti. Fu di là che un giorno, all’alba, un bruno cavaliere si staccò dal gruppo con cui stava cavalcando e si diresse verso la fontana dove una monaca stava riempiendo la sua anfora. Un bagliore confuse la vista della monaca che cadde annegando nella fontana. Il suo grido di soccorso fu udito al monastero di Salarola. Due consorelle subito accorsero, ma nel tentativo di salvataggio anch’esse annegarono. Così si era compiuto il vaticinio: tre anime pure avevano liberato la “Carega del Diavolo” dal maleficio. Da allora la fontana prese il nome “delle Muneghe” (monache), ogni fantasma maligno e adescatore scomparve dai luoghi e la “strigheta” o barbaglio, ottenuto con uno specchio che riflette i raggi solari, divenne gioco di fanciulli.
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