Good Easter :)
domenica 31 marzo 2013
TU MI INSEGNI...
I LUOGHI
Grimmauld Place
Il numero 12 di Grimmauld Place è un luogo di fantasia, una casa
spettrale, sporca e polverosa, piena di oggetti e cimeli d'argento. È la casa
di Sirius Black e della sua famiglia, eletta sede dell'Ordine della Fenice (un gruppo di maghi uniti contro Lord Voldemort e che si contrappongono quindi al
gruppo dei suoi mangiamorte). La casa di famiglia di Sirius è
zeppa di cimeli dei suoi antenati, tutti maghi purosangue, Serpeverde, la maggior parte dei quali hanno
disprezzato con tutto il cuore i mezzosangue e i babbani (ideali simili a quelli di Salazar Serpeverde). Al momento dell'insediamento dell'Ordine, la casa è pesantemente
infestata da parassiti e mostriciattoli e ci vorranno alcuni giorni di lavori e
pulizia prima che possa tornare normalmente abitabile. Al suo ingresso, coperto
da una tenda, c'è un grosso quadro della madre di Sirius che continua ad urlare
insulti alla gente che si è insediata a casa sua; se la prende soprattutto con
i mezzosangue, da lei chiamati "feccia".
La casa è servita da un vecchio elfo domestico di nome Kreacher che dopo il ritorno di Sirius deve obbedirgli anche se
lo odia e continua a insultarlo di nascosto, poiché è il suo padrone (lui
preferirebbe servire la cugina Bellatrix Lestrange). Sirius elimina tutti i cimeli che può, mentre Kreacher cerca di salvarli
nascondendoli nel suo lurido nascondiglio: conserva delle cornici con diverse
foto dei familiari di Sirius, ad esempio, recuperate dall'immondizia delle
pulizie. Questo è anche il luogo dove l’elfo domestico aveva riposto il medaglione che il suo padrone, Regulus Black, gli aveva ordinato di distruggere, compito che il povero Kreacher non aveva potuto eseguire perché andava ben oltre le sue capacità, trattandosi di un oggetto protetto da una magia potentissima. Infatti, il medaglione, un antico artefatto appartenuto a Salazar Serpeverde, era stato trasformato in Horcrux da Lord Voldemort. Molti dei cimeli della famiglia Black vengono rubati da Mundungus Fletcher, compreso il medaglione di Serpeverde che il ladro è costretto a dare a Dolores Umbridge, per evitare di essere incarcerato.
Si capisce che la familiare preferita di Kreacher è Bellatrix perché
l'unica foto che aveva il vetro riparato era quella che la raffigurava. La casa
viene resa introvabile grazie all'Incanto Fidelius, uno speciale incantesimo che la rende introvabile per tutti tranne che
per il "custode segreto" (in questo caso Albus Silente) e coloro a cui viene rivelata la
sua ubicazione dal custode stesso. Al numero 12 di Grimmauld
Place Harry ci
arriva grazie ad alcuni membri dell'Ordine della Fenice (tra i quali Remus Lupin, Ninfadora Tonks e Alastor Malocchio Moody) dopo aver abbandonato la casa dei Dursley a Privet Drive.
Dopo la morte di Sirius, Harry eredita la casa assieme a Fierobecco, il suo ippogrifo. Per un attimo si teme che la casa
possa essere andata a Bellatrix; per capire se veramente è così, Harry prova a impartire un
ordine a Kreacher e poiché questo, suo malgrado, è costretto a obbedire,
si è sicuri che Grimmauld Place appartiene a Harry.
Il palazzo utilizzato per la location nel quinto film della saga cinematografica si trova a Londra in Argyle Square.
Pasqua nella storia e nel mondo
È considerata la festa cristiana per eccellenza, ma la Pasqua riveste un ruolo importante anche nel mondo ebraico e in quello laico. Già le sue origini, infatti, affondano le radici nel paganesimo incorporando tradizioni e simboli legati alla primavera e alla fertilità. I greci antichi si ispiravano al mito del ritorno dal mondo sotterraneo alla luce del giorno di Persefone, figlia di Demetra, dea della terra, che simboleggiava il rinascere della vita a primavera, dopo la desolazione dell’inverno.
I frigi credevano che la loro divinità principale si addormentasse all’arrivo dell’inverno e durante l’equinozio primaverile celebravano cerimonie con musiche e danze per risvegliarla.
Lo stesso nome “Pasqua” deriva dal latino pascha e dall’ebraico pesah, mentre il termine inglese “Easter” riporta agli antichi culti legati al sopraggiungere della primavera e in particolare alla divinità pagana, la dea Eostre.
Mentre la pasqua cristiana celebra la resurrezione del figlio di Dio, quella ebraica ricorda la liberazione degli Ebrei dall’Egitto grazie a Mosè e viene celebrata con l’immolazione dell’agnello e il pane azzimo (come quello che consumò il popolo ebraico durante la fuga).
Come si calcola la Pasqua?
I frigi credevano che la loro divinità principale si addormentasse all’arrivo dell’inverno e durante l’equinozio primaverile celebravano cerimonie con musiche e danze per risvegliarla.
Lo stesso nome “Pasqua” deriva dal latino pascha e dall’ebraico pesah, mentre il termine inglese “Easter” riporta agli antichi culti legati al sopraggiungere della primavera e in particolare alla divinità pagana, la dea Eostre.
Mentre la pasqua cristiana celebra la resurrezione del figlio di Dio, quella ebraica ricorda la liberazione degli Ebrei dall’Egitto grazie a Mosè e viene celebrata con l’immolazione dell’agnello e il pane azzimo (come quello che consumò il popolo ebraico durante la fuga).
Come si calcola la Pasqua?
Pasqua alta e bassa. E di origini ebraiche è anche la datazione “mobile” della Pasqua che viene fissata di anno in anno e annunciata il giorno dell’Epifania. La regola da seguire rimanda alle fasi lunari: la data della pasqua cade nella prima domenica successiva alla prima luna piena dopo l’equinozio di primavera (21 marzo). Per questo può variare di così tanti giorni, nell’arco di tempo che va dal 21 marzo al 25 aprile: per questo si dice che la Pasqua è “alta” se cade molto in avanti in aprile, “bassa” se cade intorno alla ventina di marzo. Il sistema venne fissato solo nel IV secolo dopo Cristo, mentre precedentemente erano in vigore diversi usi locali. In particolare alcune chiese dell’Asia seguivano la tradizione di celebrare la pasqua nello stesso giorno degli ebrei, senza tenere conto della domenica, e furono perciò detti quartodecimani. Nella Chiesa ortodossa, che segue il calendario giuliano, la pasqua cade tra il 4 aprile e l’8 maggio.
L’uovo di Pasqua
L’uovo di Pasqua. La tradizione di regalare uova di pasqua deriva dalla simbologia che, sin dall’antichità, vede nell’uovo il simbolo della vita e della rigenerazione. I primi a usare l’uovo come oggetto benaugurante sono stati i Persiani che festeggiavano l’arrivo della primavera con lo scambio di uova di gallina.
Anche nell’antica Roma esistevano tradizioni legate al simbolo delle uova: i Romani erano soliti sotterrare nei campi un uovo dipinto di rosso, simbolo di fecondità e quindi propizio per il raccolto. Nella cultura cristiana questa usanza risale al 1176, quando il capo dell’Abbazia di St. Germain-des-Près donò a re Luigi VII, appena rientrato a Parigi dalla II crociata, prodotti delle sue terre, incluse uova in gran quantità.
Quattro secoli più tardi, sempre in Francia, il Re Sole ebbe l’idea di rivestire le uova di cioccolato. E l’uovo di cioccolato è anche grande fonte di business: il più grande del mondo è registrato nel Guinness dei Primati ed è stato realizzato nel 2010.
Pesa 6,440 kg (ed è stato preparato in Brasile dai Supermercados Imperatriz Ltda e Nestlé per il Beiramar Shopping Center di Sao Jose.
L’uovo di Pasqua. La tradizione di regalare uova di pasqua deriva dalla simbologia che, sin dall’antichità, vede nell’uovo il simbolo della vita e della rigenerazione. I primi a usare l’uovo come oggetto benaugurante sono stati i Persiani che festeggiavano l’arrivo della primavera con lo scambio di uova di gallina.
Anche nell’antica Roma esistevano tradizioni legate al simbolo delle uova: i Romani erano soliti sotterrare nei campi un uovo dipinto di rosso, simbolo di fecondità e quindi propizio per il raccolto. Nella cultura cristiana questa usanza risale al 1176, quando il capo dell’Abbazia di St. Germain-des-Près donò a re Luigi VII, appena rientrato a Parigi dalla II crociata, prodotti delle sue terre, incluse uova in gran quantità.
Quattro secoli più tardi, sempre in Francia, il Re Sole ebbe l’idea di rivestire le uova di cioccolato. E l’uovo di cioccolato è anche grande fonte di business: il più grande del mondo è registrato nel Guinness dei Primati ed è stato realizzato nel 2010.
Pesa 6,440 kg (ed è stato preparato in Brasile dai Supermercados Imperatriz Ltda e Nestlé per il Beiramar Shopping Center di Sao Jose.
Oltre alle uova di cioccolato, in tutto il mondo esistono tradizioni pasquali che prevedono la realizzazione di uova artistiche. In particolare, bellissime e famose sono le uova ucraine, dette Pysanky, ossia “cose che sono scritte sopra”. Le Pysanky sono realizzate con un processo di tintura fissato con cera e donate in un cestino di vimini foderato d’erba. A queste uova è dedicato anche un museo.
I simboli pasquali
Tra i richiami che ricordano la pasqua troviamo il coniglietto (o meglio la lepre). Non è un’invenzione commerciale recente, bensì risale ai primi tempi del cristianesimo quando la lepre era considerata simbolo di Cristo. Inoltre la lepre, con la caratteristica del suo manto che cambia colore secondo la stagione, venne indicata da sant’Ambrogio come simbolo della risurrezione. La colomba, che sia in forma di dolce o usata come decorazione, richiama invece all’episodio del diluvio universale descritto nella Genesi, quando ritornò da Noè tenendo nel becco un ramoscello di ulivo, un messaggio di pace: il castigo divino concluso, le acque del diluvio si stanno ritirando, inizia un’epoca nuova per l’umanità intera. La colomba diventa quindi simbolo della pace. Infine l’agnello, simbolo di innocenza, che è stato preso dalla tradizione ebraica. Oltre alla carne, da fare arrosto o impanata, vengono venduti agnelli di cioccolata o di pasta. Particolarmente ricercati sono quelli di mandorle di Lecce, dove li preparano le suore di clausura nel convento in via Conte Accardo seguendo un’antica ricetta segreta del Settecento.
Tra i richiami che ricordano la pasqua troviamo il coniglietto (o meglio la lepre). Non è un’invenzione commerciale recente, bensì risale ai primi tempi del cristianesimo quando la lepre era considerata simbolo di Cristo. Inoltre la lepre, con la caratteristica del suo manto che cambia colore secondo la stagione, venne indicata da sant’Ambrogio come simbolo della risurrezione. La colomba, che sia in forma di dolce o usata come decorazione, richiama invece all’episodio del diluvio universale descritto nella Genesi, quando ritornò da Noè tenendo nel becco un ramoscello di ulivo, un messaggio di pace: il castigo divino concluso, le acque del diluvio si stanno ritirando, inizia un’epoca nuova per l’umanità intera. La colomba diventa quindi simbolo della pace. Infine l’agnello, simbolo di innocenza, che è stato preso dalla tradizione ebraica. Oltre alla carne, da fare arrosto o impanata, vengono venduti agnelli di cioccolata o di pasta. Particolarmente ricercati sono quelli di mandorle di Lecce, dove li preparano le suore di clausura nel convento in via Conte Accardo seguendo un’antica ricetta segreta del Settecento.
La Pasqua in Europa
Tante le tradizioni tipiche di ciascun paese. In Finlandia e in Svezia, poiché gli scandinavi sono luterani e la Pasqua è una festa minore, si racconta che le streghe volano in cielo tra il venerdì santo e la domenica di Pasqua, tanto che in alcune zone della Finlandia si usa ancora accendere falò la notte del sabato, in memoria dell’antica tradizione di scacciare le streghe dal proprio focolare domestico. Durante il pranzo pasquale, si mangiano il “Pasha” a base di formaggio e il “Mammi”, il tradizionale budino pasquale di segale e le uova colorate. In Danimarca, tradizione vuole che tutto sia colorato di giallo, dalle candele alla tovaglia, mentre le case vengono decorate con rami fioriti e uova dipinte. In Germania, invece, le finestre vengono abbellite con disegni di coniglietti, uova e altri motivi. Nei vasi si mettono alcuni rami che vengono poi addobbati con delle uova.
Altra tradizione sono i fuochi di Pasqua, che devono essere accesi solo con materiali naturali, e che offrono uno spettacolo notturno veramente affascinante. Anche alle ceneri vengono attribuite proprietà soprannaturali: esse vengono sparse dai contadini per i campi per propiziare il buon raccolto.
In Grecia si pranza con la “soupa mayeritsa” accompagnata da riso alla greca, con le uova colorate di rosso, con il pane pasquale e la tipica “Maghiritsa”, una zuppa fatta con le interiore dell’agnello, mentre in Bulgaria si cucinano i “kozunaks” e si colorano uova: il primo uovo deve essere anche qui colorato di rosso, perché possa portare la salute. In Inghilterra un’usanza curiosa è quella di Preston dove si fanno rotolare le uova colorate su di un prato o lungo una strada, fino a quando tutti i gusci non siano stati spezzati. In Catalogna, è tradizione mangiare una torta pasquale, chiamata “Mona”, decorata con uova di cioccolato, piume e una piccola figura di cioccolato che rappresenti o un personaggio noto ai bambini o uno proveniente dal mondo delle fiabe.
Tante le tradizioni tipiche di ciascun paese. In Finlandia e in Svezia, poiché gli scandinavi sono luterani e la Pasqua è una festa minore, si racconta che le streghe volano in cielo tra il venerdì santo e la domenica di Pasqua, tanto che in alcune zone della Finlandia si usa ancora accendere falò la notte del sabato, in memoria dell’antica tradizione di scacciare le streghe dal proprio focolare domestico. Durante il pranzo pasquale, si mangiano il “Pasha” a base di formaggio e il “Mammi”, il tradizionale budino pasquale di segale e le uova colorate. In Danimarca, tradizione vuole che tutto sia colorato di giallo, dalle candele alla tovaglia, mentre le case vengono decorate con rami fioriti e uova dipinte. In Germania, invece, le finestre vengono abbellite con disegni di coniglietti, uova e altri motivi. Nei vasi si mettono alcuni rami che vengono poi addobbati con delle uova.
Altra tradizione sono i fuochi di Pasqua, che devono essere accesi solo con materiali naturali, e che offrono uno spettacolo notturno veramente affascinante. Anche alle ceneri vengono attribuite proprietà soprannaturali: esse vengono sparse dai contadini per i campi per propiziare il buon raccolto.
In Grecia si pranza con la “soupa mayeritsa” accompagnata da riso alla greca, con le uova colorate di rosso, con il pane pasquale e la tipica “Maghiritsa”, una zuppa fatta con le interiore dell’agnello, mentre in Bulgaria si cucinano i “kozunaks” e si colorano uova: il primo uovo deve essere anche qui colorato di rosso, perché possa portare la salute. In Inghilterra un’usanza curiosa è quella di Preston dove si fanno rotolare le uova colorate su di un prato o lungo una strada, fino a quando tutti i gusci non siano stati spezzati. In Catalogna, è tradizione mangiare una torta pasquale, chiamata “Mona”, decorata con uova di cioccolato, piume e una piccola figura di cioccolato che rappresenti o un personaggio noto ai bambini o uno proveniente dal mondo delle fiabe.
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I LUOGHI
Little Hangleton è un paese vicino Great Hangleton, in cui si trova la vecchia casa Riddle e il cimitero della famiglia di Voldemort. Un tempo la casa era sicuramente la più bella e lussuosa del paese, ma ora è abbandonata e ridotta in miseria. L'edera cresce incolta sulle pareti, le finestre sono rotte e sbarrate e al tetto mancano molte tegole. Questo perché molti anni prima, proprio in quella casa, erano accaduti fatti sin troppo misteriosi e oscuri, che ai più anziani del villaggio piace ancora raccontare quando sono a corto di pettegolezzi cittadini.
Erano gli anni quaranta infatti, quando una mattina la
cameriera di casa corse verso il villaggio chiedendo aiuto, urlando che i tre
Riddle (il nonno, la nonna e il padre di Tom Orvoloson Riddle) erano stesi nel salotto, ancora vestiti per la cena, ma morti. Dall'autopsia
fatta dalla stazione di polizia del villaggio vicino (Great Hangleton), risultò che i tre Riddle erano in
perfetta salute, tranne per il fatto che erano tutti indiscutibilmente morti.
Tutto il villaggio credette che il colpevole fosse il giardiniere, Frank Bryce, ma costui, in mancanza di prove, venne lasciato
libero e continuò a lavorare nella casa per i padroni che erano succeduti ai Riddle.
Nei pressi di questo villaggio, in una vecchia e
malandata baracca vivevano anche la madre, lo zio ed il nonno materni di Lord
Voldemort, la famiglia Gaunt, una famiglia di maghi purosangue
che odiava a morte i Babbani e discendenti del potente mago Salazar Serperverde (uno dei quattro fondatori di Hogwarts). Il nonno e lo zio vennero
arrestati per aver fatto più volte un uso improprio della magia sui Babbani e al loro ritorno non trovarono più
la ragazza che fuggì dopo aver stregato con un filtro d'amore Tom Riddle, padre del futuro Lord Voldemort. Nella vecchia casa
Gaunt si trovava, inoltre, uno dei futuri Horcrux di Voldemort, un anello con una pietra nera, cimelio di
famiglia di Salazar Serpeverde, che venne rubato allo zio dal giovane Tom Riddle ed in seguito distrutto da Albus Silente.
Lord Voldemort si recò, in Harry Potter e il calice di
fuoco, in questa
cittadina con Peter Minus (Codaliscia) e il serpente Nagini per architettare un piano in occasione della Coppa del
Mondo di Quidditch. Il custode, Frank Bryce lo scoprì ma non ebbe il tempo di avvertire nessuno,
perché venne immediatamente ucciso con l'anatema che uccide da Lord Voldemort. È qui, nel cimitero, che l'Oscuro
Signore cercò di uccidere Harry dopo averne utilizzato il sangue in una pozione
in grado di fargli riottenere il proprio corpo, mentre Minus uccise Cedric Diggory con la bacchetta del Signore Oscuro.
MICHAEL JACKSON - ALL I NEED
Oggi è il mio compleanno e così ho deciso di farmi un regalo: un video con una splendida canzone dell'amore della mia vita!
Pasqua: storia, origini e tradizioni, dai riti alle uova di cioccolato
E' arrivata anche questa Pasqua, perché non dare uno sguardo alla storia, alle tradizioni e alle origini di questa festività religiosa? Senza dimenticare i classici coniglietti pasquali e le uova di cioccolato. Diciamo subito che la Pasqua è la più importante festività del cristianesimo, supera persino il Natale. Qui celebriamo la resurrezione di Gesù Cristo, avvenuta secondo le Scritture il terzo giorno dopo la morte per crocifissione. Al di là delle celebrazioni più recenti, vedi per esempio le uova di cioccolato, la Pasqua cristiana affonda le sue radici in quella ebraica, andiamo a scoprire come.
La Pasqua Ebraica
La Pasqua Ebraica, nota anche come Pesach, celebra in realtà la liberazione degli schiavi Ebrei dall’Egitto, grazie all’operato di Mosè. Essa si compone di due riti: l’immolazione dell’agnello e ilpane azzimo. Sette giorni per celebrare la liberazione di Israele dalla schiavitù: sette giorni in cui non si deve mangiare pane lievitato, ma solo azzimo. Inoltre tutto il cibo consumato deve essere rigorosamente preparato con apposite stoviglie, che verranno utilizzate solo in questa occasione.
La Pasqua Cristiana, invece, assume su di se il significato di liberazione dal peccato originale grazie al sacrificio del Cristo sulla croce, una sorta di passaggio a nuova vita: per questo motivo, mentre la Pasqua Ebraica viene chiamata Pasqua di Liberazione, quella Cristiana ottiene l’appellativo di Pasqua di Resurrezione.
La Pasqua Cristiana
Veniamo ora alla Pasqua Cristiana. Come abbiamo già detto, si tratta di una Pasqua di Resurrezione, legata proprio alla rinascita del Cristo, patto che sta alla base della Nuova Alleanza con Dio. La Pasqua è la festa religiosa più importante perché racchiude in sé tutto il mistero cristiano: Gesù si immola per l’uomo per liberarlo dal peccato originale e dalla corruzione, permettendogli in questo modo di passare dai vizi alle virtù. Così facendo ha anche dimostrato di poter sconfiggere la Morte, mostrando all’uomo il suo destino, ovvero la resurrezione nel Giorno Finale.
Ci si concentra dunque sull’adempimento alle Scritture, aggiungendo alla Pasqua settimanale, quella della domenica, la Pasqua annuale: una festa che si ammanta di nuovi e profondi significati, ma che non deve dimenticare le sue radici ebraiche. Anche se in realtà, durante il primo periodo, fino almeno agli inizi del III secolo, la Pasqua è prevalentemente cristologia, cioè ha un unico protagonista: non l’uomo e neppure il Dio dell’Antico Testamento, ma solo il Cristo Salvatore.
Calcoliamo la data della Pasqua
Veniamo ora ad una vecchia battuta, ‘Quando viene Pasqua quest’anno?’ e la risposta classica è‘Di domenica’. Ahahah, tutti sanno che Pasqua viene sempre di domenica, solo che è una festa mobile, ogni anno la sua data viene cambiata. In realtà, se prendiamo un calendario fornito di lune, è abbastanza semplice calcolare la data della Pasqua: viene fissata infatti alla domenica successiva alla prima luna piena che segue l’equinozio di primavera del 21 marzo. E’ un sistema di calcolo che viene usato fin dal IV secolo.
Questa particolare e peculiare forma di calcolo ci porta a fare qualche interessante considerazione. In pratica, per la Chiesa Cattolica, la Pasqua deve essere per forza compresa fra il 22 marzo e il 25 aprile. Infatti, se fate due conti, se il 21 marzo è luna piena ed è di sabato, Pasqua sarà subito il giorno dopo, il 22 marzo. Per contro, se il plenilunio casca il 20 marzo, il successivo sarà per forza il 18 aprile e se questo fosse di domenica, la Pasqua cadrebbe obbligatoriamente il 25 aprile. Si usano poi due termini particolari per definire una Pasqua più vicina al 22 marzo o al 25 aprile: nel primo caso si parla di Pasqua bassa, mentre nel secondo di Pasqua alta.
La data di Pasqua viene normalmente annunciata durante l’Epifania. Essendo una data mobile, ne consegue che anche tutte le altre festività ad essa connessa, variano di anno in anno: il Mercoledì delle Ceneri, la Quaresima, la Pentecoste, la Domenica delle Palme, la Settimana Santa.
La liturgia di Pasqua e della Settimana Santa
Tranquilli, niente lezione di catechismo, qui parleremo solo brevemente dei riti collegati alla Pasqua. Allora, come tutti sapete, la Pasqua viene preceduta da un periodo di astinenza e digiuno della durata di quaranta giorni, noto come Quaresima. Esso inizia col cosiddetto Mercoledì delle Ceneri, ovvero il mercoledì successivo al Martedì Grasso del Carnevale. La settimana che precede la Pasqua è nota come Settimana Santa ed inizia la domenica precedente alla Pasqua con la Domenica delle Palme. Qui viene ricordato l’ingresso di Gesù a Gerusalemme: ecco perché la celebrazione prevede un corto con tanto di foglie di palma. Inoltre verranno distribuiti nelle chiese rametti di ulivo benedetti.
Gli ultimi tre giorni della Settimana Santa segnano la fine della Quaresima e l’inizio del Triduo Pasquale. Si parte il Giovedì Santo con la consacrazione degli oli e la lavanda dei piedi. Il Venerdì Santo è invece dedicato alla Via Crucis, ovvero al ricordo delle tappe della passione del Cristo. La sera del Sabato Santo ci sarà poi la solenne Messa Pasquale: preparatevi ad ore di liturgia.
Tradizioni e simboli della Pasqua: coniglietti, colombe e uova di cioccolato
Ma quali sono le tradizioni e i simboli di Pasqua più amati? Andiamo a vederli e scoprirli insieme:
- colomba: la colomba pasquale è il simbolo di purezza per eccellenza, tanto che in suo onore è stato anche creato un omonimo dolce, che viene tipicamente consumato a Pasqua. Venne creato negli anni Trenta da Dino Villani della Motta che volle sfruttare gli stessi macchinari usati per il panettone di Natale per creare un dolce adatto alla Pasqua
- coniglietto pasquale: l’Easter Bunny, noto anche come coniglietto di primavera (Spring Bunny) nei paesi di lingua tedesca e negli Stati Uniti, è un coniglio fantastico o mitologico che lascia regali per i bambini a Pasqua (o in primavera). Ha origine nelle culture dell’Europa occidentale e serviva per celebrare i riti di fertilità primaverili. Con l’avvento del cristianesimo venne assimilato agli altri simboli pasquali, anche perché le originali feste pagane per la rinascita della vita si collocavano nello stesso periodo della Pasqua
- uova di cioccolato: l’uovo di Pasqua di cioccolato è un dolce della tradizione pasquale, diventato nel tempo uno dei simboli della stessa festività della Pasqua cristiana, insieme alla colomba. In realtà l’abitudine di regalare uova durante la Pasqua è un’antica tradizione del Medioevo, solo che qui si regalavano uova vere. In effetti ancora oggi in molti paesi si nascondono le uova e si fa una grande caccia al tesoro con i bambini. Sempre da qui deriva l’abitudine di colorare le uova vere e di consumarle nel giorno di Pasqua. Ancora nel Medioevo, presso le classi più ricche, nacque poi l’abitudine di regalare uova preziose, con ori e gioielli. Questa tradizione trova la sua massima espressione con le bellissime Uova di Fabergé, orafo che nel 1883 creò un capolavoro per la zarina. La tradizione delle uova di cioccolato con sorpresa si è diffusa solo nell’ultimo secolo, essendo questo dolce più alla portata di tutti.
BUONA PASQUA A TUTTI!!!
sabato 30 marzo 2013
Sunkmanitu tanka - il mondo
degli Indiani d'America
Racconti degli Indiani d'America
Come furono divisi il giorno e la notte
(Creek)
Dopo che fu fatto il mondo, alcuni animali volevano che fosse sempre giorno. Altri preferivano che fosse sempre notte. Perciò litigarono, e non riuscirono a trovare un accordo. Dopo un certo tempo decisero di riunirsi a concilio e chiesero a Nokosi, l'Orso, di presiedervi.
Nokosi propose che votassero perchè fosse sempre notte, ma Mastica-Mastica, lo scoiattolo Terragnolo, disse: <<Vedo che Wotko l'Orsetto Lavatore ha sulla coda degli anelli tutti uguali, prima scuri e poi chiari. Penso che il giorno e la notte dovrebbero essere divisi come gli anelli sulla coda di Wotko>>.
Gli animali furono sorpresi dalla saggezza di Mastica-Mastica. Votarono in favore della sua proposta e divisero il giorno e la notte come gli anelli chiari e scuri sulla coda di Wotko l'Orsetto Lavatore, che si susseguono regolarmente.
Ma Nokosi l'Orso si arrabbiò a tal punto con Mastica-Mastica che aveva rigettato la sua proposta, che allungò una zampa e con gli unghioni affilati graffiò la schiena dello Scoiattolo Terragnolo. Questa è la causa della presenza di tredici strisce sulla schiena di tutti i suoi discendenti Scoiattoli Terragnoli.
venerdì 29 marzo 2013
Sunkmanitu tanka - il mondo
degli Indiani d'America
La Spiritualità degli Indiani d'America
BIANCO, ROSSO, NERO E GIALLO (PARTE 4)
Se i neri che erano giunti su questa terra come schiavi avessero immaginato che avrebbero potuto trovare rifugio presso amici accoglienti, gli Indiani, forse avrebbero potuto tentare una fuga di massa e cambiare il corso della storia. Invece gli schiavisti raccontarono storie spaventose sulla ferocia degli Indiani, in modo da mantenere i neri nel più completo isolamento e fargli passare la voglia di scappare.
Chi ricorda la serie tv "Radici", tratto dall'omonimo libro di Alex Haley? Beh, Haley, è riuscito a risalire alla storia della sua famiglia, dalla cattura in Africa fino alla deportazione in America, in schiavitù. Nel suo libro racconta i ripetuti tentativi di fuga di alcuni schiavi e riporta il modo orribile in cui venivano puniti una volta catturati. Alcuni di loro, racconta, fuggirono a Nord. Non parla invece di quelli che fuggirono e furono accolti amichevolmente dagli Indiani, e ce ne furono molti.
Donne Seminole oggi. |
giovedì 28 marzo 2013
Sunkmanitu tanka - il mondo
degli Indiani d'America
I Simboli degli indiani d'America
Il Sud-Ovest
Apache-Hopi-Navajo-Pueblo-Yaqui-Zuni
SONAGLIO-KACHINA DEGLI HOPI
Apache-Hopi-Navajo-Pueblo-Yaqui-Zuni
SONAGLIO-KACHINA DEGLI HOPI
La parte anteriore del guscio di zucca, rotonda e piatta, rappresenta la terra, mentre al centro simbolizza il sole con i suoi raggi donatori di vita. Quando la svastica ruota verso destra è un simbolo solare, quando ruota verso sinistra è un simbolo della terra.
L'asse nord-sud della terra viene rappresentato dal bastone conficcato nella zucca per fare da presa. Alle due estremità dell'asse vivono i due gemelli-eroi Poqanghoya e Palongawhoya, che trasmettono vibrazioni armoniose lungo tutto l'asse terrestre e tramite queste mantengono la terra in movimento. Dai motivi al bordo del guscio vengono poi raffigurate le costellazioni della Via Lattea.
Il suono prodotto dal sonaglio così ricavato viene poi usato dai Kachina (spiriti delle forze vitali invisibili; esseri soprannaturali che fungono da intermediari tra dei e mortali) come segnale, per esempio per un avvertimento o per un annuncio.
Dopo l'iniziazione nei gruppi dei Kachina o dei Powamu, i bambini ricevevano sonagli che assomigliavano a quelli degli stessi Kachina.
L'asse nord-sud della terra viene rappresentato dal bastone conficcato nella zucca per fare da presa. Alle due estremità dell'asse vivono i due gemelli-eroi Poqanghoya e Palongawhoya, che trasmettono vibrazioni armoniose lungo tutto l'asse terrestre e tramite queste mantengono la terra in movimento. Dai motivi al bordo del guscio vengono poi raffigurate le costellazioni della Via Lattea.
Il suono prodotto dal sonaglio così ricavato viene poi usato dai Kachina (spiriti delle forze vitali invisibili; esseri soprannaturali che fungono da intermediari tra dei e mortali) come segnale, per esempio per un avvertimento o per un annuncio.
Dopo l'iniziazione nei gruppi dei Kachina o dei Powamu, i bambini ricevevano sonagli che assomigliavano a quelli degli stessi Kachina.
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