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giovedì 1 novembre 2012

1 e 2 novembre - Dia de muertos

Il Giorno dei Morti, in spagnolo Día de Muertos, è una forma particolare di festa dei defunti tipica della cultura messicana che si osserva anche nel sud-ovest degli Stati Uniti. Il Giorno dei morti è festeggiato anche in Brasile come “Giorno delle Anime”, ma in questo stato non presenta radici precolombiane. La festività messicana è diventata patrimonio dell'umanità il 7 novembre 2003.
Le celebrazioni hanno luogo dal 1 al 2 novembre, nello stesso momento in cui vengono celebrate le feste cristiane dell'Ognissanti e della Commemorazione dei defunti. I festeggiamenti possono durare molti giorni, riprendendo le tradizioni precolombiane che ne sono all'origine, prima che la festa venisse recuperata e adattata dalla Chiesa cattolica.
Le date in onore dei morti sono ed erano molto importanti, tanto che venivano dedicati loro due mesi. Durante il mese chiamato Tlaxochimaco, si portava a termine la celebrazione denominata Miccailhuitontli o Festa dei morti, attorno al 16 di Luglio. Questa festa iniziava quando si tagliava l'albero chiamato xócotl, gli veniva tolta la corteccia e adornato con fiori ed offerte.
Nel decimo mese del calendario azteco, si celebrava l'Ueymicailhuitl, o festa dei morti grandi. Questa celebrazione si portava a termine attorno al 5 di agosto, alla caduta dello xócotl. In questa festa si svolgevano processioni che si concludevano con ronde intorno all'albero. Al termine della festa si abbatteva il xócotl per concludere le celebrazione. Durante tutto l'evento venivano collocati altari per ricordare i morti, usanza tutt'ora attuale
Quando gli spagnoli arrivarono in america nel XVI secolo fusero i propri riti a quelli degli indigeni locali, dando luogo ad un sincretismo che mescolò tradizioni europee e precolombiane. Facendo coincidere il Giorno di tutti i Santi alla festa mesoamericana si creò il Giorno dei Morti.
Secondo la tradizione, durante questi giorni i defunti tornano a visitare i loro amici e familiari e, sebbene non possano vedersi, riescono comunque a percepirsi reciprocamente.

La festività del giorno dei morti conosce diverse varianti nelle regioni messicane, ma tutte sono tendono allo stesso scopo, quello di accogliere le anime dei familiari defunti in modo conviviale e allegro, in cui i ricordi si mescolano alla musica, ai cibi tradizionali, ai colori.
Nonostante le differenze, alcuni elementi caratteristici si ritrovano, più o meno simili, nelle diverse regioni e città del Messico. Le calaveritas de dulce, ad esempio, sono dei dolcetti di zucchero e acqua a forma di teschio, incartati in involucri colorati. Alla tradizione gastronomica appartiene anche il pan de muerto un pane dall’impasto dolce spolverato con zucchero e modellato in diverse forme.
Le ofrendas (altares de muertos), gli altari delle offerte, sono una delle tradizioni messicane più tipiche. Sono altari allestiti nelle case per omaggiare i defunti con i cibi e gli oggetti da loro preferiti in vita. Nella preparazione di questi altari, oltre ai fiori, non possono mancare i riferimenti simbolici ai quattro elementi primordiali: la terra, rappresentata dalla frutta che alimenta le anime con il suo aroma; l’aria, rappresentata da un oggetto molto leggero, in genere un foglio di carta sottile; l’acqua, posta in un recipiente in modo che le anime possano dissetarsi dopo il lungo viaggio; il fuoco: una candela per ogni anima che si ricorda più una per “l’anima dimenticata”. Per due notti e due giorni in tutto il Messico, nelle case o nei cimiteri, si tengono veglie in onore dei defunti (velaciones).

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