cavalli della mongolia |
Il cavallo nella cultura mongola aveva carattere sciamanico, ricopriva inoltre un ruolo psicopompo, capace di affrontare viaggi celesti e di accompagnare le anime morte nel regno degli spiriti. I cristiani consideravano il cavallo come simbolo della rapidità della vita e, secondo la visione di San Giovanni, i quattro cavalieri dell'Apocalisse - morte, guerra, peste e carestia - caratterizzavano gli ultimi momenti della storia umana.
raffigurazione di Epona |
Nell'Inghilterra celtica e in Gallia, la dea-cavallo Epona è stata associata all'acqua, alla fertilità e alla morte. I cavalli venivano sacrificati nell'Europa celtica per divenire i veicoli dei loro padroni nell'aldilà.
Parallelamente alla sua funzione in guerra, il cavallo è stato altresì un buon compagno di lavoro e la credenza popolare lo ha associato alal vita, all'intelligenza e alla divinazione.
Kalki |
Nell'induismo il cavallo bainco viene collegato alla decima e ultima incarnazione di Vishnu, Kalki, portatrice di pace e salute. Nella mitologia scandinava inoltre il cavallo è in grado di comprendere la volontà divina e Odino monta uno stallone a otto zampe.
il cavallo di Lascaux |
Simbolo della supremazia, della generosità e del coraggio, il cavallo caratterizza la cavalleria medioevale: legato all'amore romantico e al ruolo del cavaliere come paladino contro le forze nemiche, il cavallo porta il suo scudiero sul campo di battaglia in nome del re e del suo paese. La sua più antica raffigurazione è quella di Lascaux, circa 15.000 anni fa.
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