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sabato 19 gennaio 2013




Sunkmanitu tanka - il mondo 

degli Indiani d'America





Racconti degli Indiani d'America


Il profeta Cheyenne (parte 5)
(Cheyenne) 

<<Queste quattro frecce sono magiche>> disse il Grande Stregone. <<Due hanno potere sugli animali, due sugli esseri umani. Se il tuo popolo è minacciato da nemici, volgi verso di loro le punte delle frecce che hanno potere sugli uomini: la loro mente diverrà confusa e folle, ed essi fuggiranno. Quando sarà avvistata una mandria di bisonti, volgi verso di essi le punte delle frecce per i bisonti ed essi si metteranno a correre in cerchio, così che i cacciatori potranno camminare in mezzo ad essi e ucciderne tanti quanti saranno necessari. Le quattro frecce sono il simbolo del potere che porterai al tuo popolo. Dovranno essere custodite in un tepee sacro, e il potere magico che contengono dovrà essere rinnovato con canti e danze cerimoniali che noi ti insegneremo.>>
Non appena Motzeyouf ebbe appreso i riti per rinnovare il potere delle frecce, gli uomini dello spirito dipinsero il suo corpo di rosso e gli dissero di tornare al suo popolo. <<Ti accoglieranno come profeta>> disse il Grande Stregone. <<Mentre tu sei stato qui, i Cheyenne hanno vagato senza meta nè scopo. La selvaggina li ha sfuggiti ed essi sono deboli e affamati. Giovane Lupo e molti suoi guerrieri sono stati uccisi mentre tentavano di portar via carne a un'altra tribù. Va' dalla tua gente e mostrale come deve vivere.>>
Per molti giorni Motzeyouf andò in cerca degli Cheyenne, e finalmente trovò il loro misero campo in mezzo alle montagne. Mentre si avvicinava, vide quattro bambini che scavavano nella terra in cerca di radici. I loro vestiti erano logori e stracciati, le loro costole premevano contro la pelle e le loro guance erano incavate dalla fame.
<<È questo tutto ciò che potete trovare per cibarvi?>> domandò Motzeyouf. <<Radici e muschio?>>

I bambini smisero di scavare e lo guardarono. Benchè Motzeyouf fosse diventato più alto e la sua capigliatura fosse molto più lunga di quando l'avevano visto l'ultima volta, due dei bambini si ricordavano ancora di lui e lo riconobbero. <<Tu sei Motzeyouf, lo Stregone Dolce, che fu messo in fuga dai guerrieri molte lune fa>> disse uno dei quattro.
<<Sono tornato, solo per trovare il mio popolo che muore di fame.>> <<I bisonti se ne sono andati tutti>> rispose il ragazzo. <<Non troviamo neppure conigli o topi da mangiare. Nient'altro che radici e funghi e muschio. Durante le lune di gran freddo a momenti morivamo.>>
Motzeyouf si inginocchiò così che la sua faccia fu alla pari di quella dei bambini. <<Cercate qualche vecchio osso di bisonte. Portatemi ossa di bisonte e avrete carne da mangiare.>>
Lo guardarono perplessi, ma andarono a cercare le ossa. 

Quando furono tornati portandone, Motzeyouf stese il suo mantello per terra e disse loro di porvele sopra. Ripiegò il mantello sulle ossa in modo che le quattro punte di esso fossero rivolte nelle quattro direzioni, e quando riaprì il mantello le ossa erano diventate carne essiccata e midollo. <<Mangiate!>> disse Motzeyouf. 
Sbalorditi, i bambini mangiarono finchè non sentirono più fame, eppure era rimasta ancora molta carne. <<Portate questo cibo al campo>> disse Motzeyouf <<e dite ai vostri genitori che è tornato Motzeyouf il Profeta. Dite loro che io posso riportare i bisonti, così che i Cheyenne non abbiano più né fame né freddo.>>

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