Il Tubo del luppolo è arrivato, seguici su Youtube, basta un click sull'immagine!

mercoledì 21 agosto 2013

domenica 18 agosto 2013

Tante angurie a me e ai miei secondi 15 anni e mezzo!!! Yeeeeeeeeeee
Bacioni a tutti e un bicchiere di vino virtuale offerto da me a tutti gli amici di Miraaaaa


...avevo pensato, sinceramente, davvero, con tutto il cuore... si, avevo pensato di augurare a tutti una buona domenica


NO

sabato 10 agosto 2013

Vento di foehn


L' effetto favonico (foehn) si crea quando una massa d' aria incontra una catena montuosa. L' aria risalendo la catena montuosa condensa e perde gran parte della propria umidità sotto forma di precipitazioni (effetto stau). Una volta arrivata in cima alla montagna l' aria ha un' umidità molto bassa e discende lungo il versante sottovento riscaldandosi. Per motivi termodinamici i due versanti hanno diversi gradienti termici per cui due località alla stessa quota, ma su versanti opposti, hanno temperature differenti; in particolare il versante sottovento ha temperature maggiori.( Per questo motivo il favonio è considerato un vento caldo).
In Italia gli episodi più intensi di favonio si verificano al nord a causa della presenza delle Alpi, ma si può avere il foehn appenninico seppur con effetti molto più lievi rispetto a quello alpino...
In pianura padana durante gli episodi più intensi di foehn le temperatura possono schiazzare oltre i 20°C anche in pieno inverno!


sui laghi alpini le giornate con vento di foehn sono ottime e molto attese  dagli appassionati di windsurf :)



La luce di questa mattina
con un leggero vento di foehn

Al ciant del gal



giovedì 8 agosto 2013

Nightfly


Tra un lavaggio di piatti, una lavatrice, una montata di scaffali trovo un po' di tempo per fumarmi una sigaretta e scrivere un po' qui...
Ciao amicici..da lunedì Ste torna a lavorare e io a pranzo sarò a casa dai miei così oltre a stare un po' con loro potrò dedicarmi anche a zappare un po' altrimenti Kalle aziona la super catapulta XD!!!!
Torno a fare qualcosa... Un bacione a tutti

martedì 6 agosto 2013

Capanna Margherita

uff troppo caldo !!
dalle mie parti c'è un posto bello fresco
quasi quasi ..

Capanna Osservatorio Regina Margherita: il rifugio più alto d'Europa Metri 4554 slm

Il rifugio Regina Margherita è posto sulle vetta della punta Gnifetti, la più alta vetta della Valsesia, costruito nel 1893 e ristrutturato nel 1980.
E’ il rifugio più alto d’Europa ed è anche importante osservatorio fisico-meteorologico per la Regione Piemonte, oltre che laboratorio convenzionato con l’Università di Torino.
E' da anni sede di laboratori per le ricerche mediche e scientifiche, essendo uno dei laboratori attrezzati più alto al mondo.

Il rifugio è dedicato alla Regina Margherita, all’epoca sovrana d’Italia.
Il 14 luglio 1889 l’Assemblea dei delegati del Cai approvava il progetto di costruire una capanna oltre 4500 metri per “consentire ad alpinisti e scienziati maggior agio ai loro intenti in un ricovero elevatissimo.
Nel 1890 fu scelto il luogo: la punta Gnifetti e fu dato inizio ai lavori. La capanna, predisposta a valle, fu trasportata dapprima con i muli e poi a spalla, con un enorme lavoro a catena e montata sulla vetta.
Il rifugio fu inaugurato il 4 settembre 1893. Qualche giorno prima il 18 e 19 agosto vi aveva pernottato la Regina cui il rifugio era dedicato.
Nel 1899 fu aggiunta la torretta destinata ad osservatorio meteorologico. In quegli anni Angelo Mosso aveva qui svolto importanti studi di ricerca. Nel 1903 a Londra il Consiglio Internazionale delle Accademie riconosceva la capanna Margherita istituzione di “utilità scientifica e meritevole di appoggio”.
Nel 1976 il vecchio rifugio mostrava i segni del logoramento. Nel 1977 la Sezione di Varallo, su incarico della Sede Centrale, diede inizio ai lavori per la nuova capanna che fu inaugurata il 30 agosto 1980.
Il cantiere sopra le nuvole
clicca sotto :)





Ultimamente il gioco è diventato talmente interessante che abbiamo intasato il blog... si di caxxi nostri!

Oggi ad esempio mancava solo il cartello: attenzione! attraversamento paperi :D





  ...col GATTO MI PRESENTO... (hihihihihi.) ^^.


lunedì 5 agosto 2013

Ma piccole :)
questa mattina passando....

sono due giovani caprette della razza
Camosciata delle alpi


Originaria della Svizzera, si è diffusa in molti Paesi europei (in particolare in Francia e Germania) ed extra europei. In Italia viene allevata nelle regioni dell'arco alpino, soprattutto in Piemonte e in Trentino-Alto Adige. Il Libro Genealogico di razza è stato attivato in Italia nel 1973. E' così denominata per la somiglianza del suo mantello con quello del camoscio.
E' una delle sette razze caprine riconosciute ufficialmente in Svizzera (Appenzel, Camosciata delle Alpi, Saanen, Grigionese strisciata, Toggenburg, Vallesana, Verzaschese). Frugale nell'alimentazione, robusta e forte, si adatta alle situazioni più diverse. Indole docile e affettuosa. Ottima produttrice di latte.

domenica 4 agosto 2013

Nightfly


Due anni di carote

In questi giorni ricorre il secondo inglorioso compleanno di Miramagia, 730 giorni segnati più da bassi che alti e infauste defezioni, aggiornamenti degni della peggiore Hollywood post-apocalittica e un continuo proliferare di loschi figuri e lingue biforcute.
Non è un film dell'orrore, è un pacifico browser game dove si coltivano carote virtuali e cetrioli tricuspidati, ortiche chernobyliane e dove il mattino ha l'oro in bocca ma le rugiade mattutine sfoggiano delle boccacce affamate con tre file di denti come gli squali.
E' il giorno ideale per fare un po' di outing e una domanda ben poco shakespeariana sorge spontanea: che cazzo ci sto a fare ancora qui?
La risposta non è troppo imprevedibile, basta guardare la colonna di destra di questo blog: voi vedrete degli avatar, immagini virtuali con nomi fantasiosi, una montagna di pixel copincollati con il paint.
Una mano delicata e attenta può tuttavia sollevare il velo di finzione e irrealtà che ricopre quella colonna per vedere cosa c'è oltre, chi davvero siano gli attuali compagni di viaggio, spendere bene qualche attimo della giornata per leggere e scrivere in chat e condividere qualche attimo di un cammino che è fatto prevalentemente di realtà, studio, lavoro, gioie ed afflizioni di vario genere e rendersi conto che tutto sommato reale e virtuale non sono due rette parallele destinate a non incrociarsi mai, è piuttosto vero il contrario.
Il gioco sarà pur fatto di un fesso con le palle in mano che staziona sotto l'albero, un pelato con i crampi a reggere una lanterna, ortiche e patate con zanne affilate (e ridaje!) ma la vera essenza sono le persone che lo popolano. Da parte mia da lungo tempo ho chiuso a doppia mandata la porta del villo e di rado metto il naso fuori per vedere cosa ci sia, per troppo tempo ho perso la voglia di loggare perchè il gioco in sè non aveva più nulla da offrire e il villaggio sembrava una location da far west, riuscivo a sentire le porte sbattere e i cespugli rotolare mentre al posto degli uccellini e del ruscello il sottofondo era una maracas di crotali in agguato.
Tirando le somme in modo molto prosaico, dopo due anni di carote ne avevo le palle piene.
E non solo io... Mal comune mezzo gaudio? Forse si, forse vedremo i fuochi d'artificio e forse con i nuovi aggiornamenti torneremo con i nostri badili carichi di 'condividi esperienza' mentre il caro Kalleidos, esperto del settore, ci precederà cavalcando trionfalmente un allegorico spargiletame, per ora potrei chiudere dicendo 'Buon compleanno Miramagia' ma tutto sommato anche 'Buon compleanno alla Tana del Luppolo' perchè ci siamo ancora, in fondo abbiamo anche oggi qualcosa da dire e da dirci e solo per questo il gioco vale la candela.
Miramagia compie gli anni e, invece di pagare da bere, ci ha fatto un sacco di regali. Ho riflettuto a lungo anche su questo e non mancherò di condividere il frutto della mia notte insonne, che Paint.net sia con me!
...e buon proseguimento a tutti.

sabato 3 agosto 2013

Ho fatto uno scatto alla macchina
sul lavoro
Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
è apparsa l'entità che vive nel carrettone XD

il frutto delle camelie

Curiosità

Ieri camminando tra le camelie che coltivo ho scorto un gruppetto di piante con appeso ai rami numerosi frutti,per  me che le coltivo da anni non è una cosa insolita anche se non è un evento riscontrabile tutti gli anni e su tutte le varietà che ho coltivato nel tempo, quelle nella foto sono un gruppetto di Higo dove si può vedere che l'allegagione è andata a buon fine,dopo la fioritura sono maturati i frutti della camelia.
Grande più un meno come un mandarino la capsula di solito contiene 4 grossi semi con una buccia coriacea di colore marrone scuro, quando il frutto sarà maturo si aprirà con un taglio a croce simile al riccio della castagna per lasciar cadere al suolo i semi.
ecco un altro scatto dove i frutti appaiono bene evidenti sulla pianta a dimostrazione che questa varietà originaria del Giappone si è ben ambientata nella mia zona riuscendo a fruttificare e ha produrre semi per garantirsi una riproduzione naturale.
qui si più vedere il frutto maturo pronto a far cadere a terra i semi
se si possiede una camelia che riesce a fruttificare si può provare a seminare i semi raccolti,da cui nascerà una nuova camelia,non sarà uguale alla varietà da cui è stato raccolto il seme sarà una camelia selvatica di solito diversa dalla madre che molto probabilmente è stata riprodotta in modo agamico cioè per talea o margotta,mentre quella gamica che ha visto nascere la varietà con una ibridazione,quindi una riproduzione gamica controllata dall'uomo.
Se qualche curioso vuol provare a seminare una camelia vi passo un paio di trucchetti e una regola di base per la semina.
il seme ha una buccia molto coriacea per facilitare la germinazione si può incrinare la buccia provocando una lesione superficiale.
altro trucchetto valido per tutti i semi dove è difficile individuare il punto dove uscirà la radice e dove si svilupperà la prima gemma con le prime foglie cotiledonali,per evitare di di seminare al contrario il seme (il alto le radici e sotto la gemma) sdraiate il seme con le sue estremità in modo orizzontale :)
la regola di base valida per tutti i semi è quella di interrarlo  ad una profondità pari a una volta e mezza il suo spessore. 

giovedì 1 agosto 2013

per Tima

Ciao Tima 
visto  che non puoi usare la chat villo teniamo questo post come chat con te :)