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mercoledì 30 maggio 2012

L'ottava zolla
Giardini e Orto Botanici
Piemontesi 

Villa San Remigio (VB)
Villa San Remigio, situata sul colle della Castagnola a Pallanza, uno dei centri abitati che costituiscono il comune di Verbania, gode di una meravigliosa vista sul Lago Maggiore. Situata all'interno di una grande parco, tra fiori e statue antiche, la villa è delimitata a sud dalla piccola chiesa romanica di San Remigio (XII secolo) che da il nome alla villa.
Varcati i cancelli di questa splendida dimora ci si addentra alla scoperta di un mondo di suggestione ed emozioni. Costruita nei primi anni del '900, questa villa rappresenta il frutto della passione di due innamorati che qui vollero creare "il giardino del sogno": il marchese Silvio della Valle di Casanova, poeta e musicista napoletano, e Sofia Browne, pittrice irlandese.
 I due coniugi, ispirandosi alle grandi ville italiane rinascimentali e barocche, vollero creare un luogo dove forme artistiche e bellezza della natura potessero convivere in piena armonia.
Dopo il loro matrimonio, avvenuto nel 1896, coronarono il comune sogno di gioventù trasformando in villa il vecchio chalet fatto costruire dal nonno, Peter Browne, e riplasmando sapientemente il parco che divenne immagine e rifugio dei loro stessi sentimenti.
 Attorno alla villa di stile barocco napoletano vennero modellati ampi terrazzi a giardino; più oltre si lasciò spazio ad estese aree a prato contornate da maestose piante esotiche; il bosco, pur mantenuto nella sua forma naturale, si arricchì di rari
esemplari botanici.
Il parco rappresenta così una sorta di “storia dei giardini” dove i giardini, nei vari stili, all’italiana, all’inglese, medievale, il bosco e il frutteto, si rincorrono e sfumano gradatamente l’uno nell’altro formando un tutt’uno di eccezionale armonia.
La lettura del parco di Villa San Remigio non è facile né riconducibile ai canoni classici dell’architettura: il giardino è di fatto il frutto del gusto eclettico, dell’origine anglo-italiana, della creatività e dei personali sentimenti che i suoi ideatori seppero esprimere in modo irripetibile.
Scalinate, viali e stretti passaggi, tra improvvisi scorci di panorama sul magnifico lago, immettono nel giardino delle Ore, ricordo del felice tempo passato, nelgiardino della Letizia, colorato e vivace omaggio alla felicità 

nel giardino della Mestizia, ombrosa rappresentazione della malinconia, nel giardino delle Memorie, simbolo della nostalgia del tempo passato, e nel giardino dei Sospiri, magica culla dove l'anima si fonde con l'ambiente circostante. Senza dimenticare l'atmosfera raccolta, ispiratrice di meditazioni, dell'Hortus Conclusus, dove sorge la chiesetta romanica di San Remigio.
Pregevoli sono anche le statue, le decorazioni e gli ornamenti che arricchiscono questo parco fatto di piante maestose e variegate essenze, alcune anche rare. 
La storia umana dei due creatori del giardino è una delle trame narrative che ci consentono di comprenderlo, e di decifrarne i motivi psicologici e sentimentali alla base della loro realizzazione comune. Il primo livello di comprensione del giardino, infatti, è offerto dalle vicende personali di due anime idealmente unite in un progetto speciale. Come suggerito un secolo prima da Stendhal per il paesaggio del lago, anche il giardino di Villa San Remigio si comprende con il cuore perché esso è la rappresentazione di una storia d’amore fatta materia vegetale e minerale.
Mediante una serie di decifrazioni simboliche, sostenute da suggestioni emozionali non immediatamente enunciate, in questo giardino si legge il racconto della vita di due sposi, sensibili e molto colti, vissuti in un continuo altalenare fra il desiderio di partecipare alle vicende culturali e sociali esterne alle mura della loro casa e quello di isolarsi in un mondo appositamente costruito per dare corpo ai loro sogni comuni, iniziati sin dall’infanzia. Il loro giardino è la rappresentazione tangibile di una promessa reciproca fatta in giovane età, e la materializzazione di un sogno vissuto insieme per lunghi anni.
I momenti importanti vissuti dalla coppia di sposi-artisti sono evocati in una successione di spazi che ripercorrono, raccontandola con la materia vegetale e con l’architettura, la Storia del Giardino della cultura occidentale così come la si potrebbe leggere in un libro.
Il giardino rinascimentale italiano, alcuni particolari decorativi ispirati al giardino classico francese, i movimenti sinuosi del giardino barocco, l’hortus conclusus quale origine del giardino, la natura apparentemente non trasformata del giardino paesaggistico, il bosco come riferimento all’ambiente primordiale non manomesso dall’uomo, sono tutti rappresentati nel giardino dei marchesi Della Valle di Casanova mediante suddivisioni interne, ognuna spazialmente e stilisticamente compiuta in se stessa e identificata con una precisa denominazione.
La successione dei diversi stili di giardino, e soprattutto i nomi loro assegnati, ci offrono il livello di comprensione di questa complessa opera paesaggistica, ovvero quello della sollecitazione emozionale.





 Questo giardino mi è molto caro e pieno di ricordi,da giovane ho lavorato come giardiniere e vissuto al suo interno per un anno e mezzo  e ricordo con nostalgia le passeggiate nelle notti serene di luna piena per gustare  l'atmosfera di un giardino ideato per cogliere le luci , le ombre , le sfumature e l'emozioni create dalla luce della luna,pochi conoscono questo particolare che non trovi nelle recensioni...... S.Remigio è un posto incantato:)
Elenco degli incantesimi: perchè? Una motivazione soltanto ci ha spinti a comporre questo elenco: ogni volta andiamo in città a vedere gli incantesimi, poi se uno ha memoria corta o prende appunti oppure torna al villo, apre il magazzino e non sa più cosa gli serve. Un'altra alternativa è lo screenshot, per risolvere il problema abbiamo pensato di pubblicare questo elenco che verrà aggiornato man mano che passeremo i livelli o alla prossima trasformazione.
L'elenco rimarrà linkato nella colonna di sinistra sotto le regole del blog.


  • Liv 1 - VAPORIZZARE liv 1 - 500 oro, 40 carote
  • Liv 3 - CONIGLIETTO SALTELLANTE - 950 oro, 65 rose
  • Liv 5 - DONO GENEROSO - 400 oro, 35 rose, 35 carote
  • Liv 7 - ACQUAZZONE liv 1 - 200 oro, 50 viti, 50 carote
  • Liv 10 - CONDIVIDI ESPERIENZA liv 1 - 200 oro, 80 pigne, 50 bucaneve, 120 rose
  • Liv 14 - ACQUAZZONE liv 2 - 800 oro, 50 bucaneve, 40 viti, 80 zucche
  • Liv 16 - VAPORIZZARE liv 2 - 2000 oro, 100 pigne, 80 rose, 100 zucche
  • Liv 20 - CONDIVIDI ESPERIENZA liv 2 - 1100 oro, 200 funghi cilindrelli, 50 rugiade mattutine, 50 viti
  • Liv 20 - TELETRASPORTO A CORTO RAGGIO - 5000 oro, 100 bucaneve, 80 viti, 200 amanite muscarie
  • Liv 21 - CREA UNA ZONA OMBREGGIATA liv 1 - 3500 oro, 150 rose, 250 cilindrelli, 120 zucche
  • Liv 22 - ACQUAZZONE liv 3 - 1200 oro, 120 pigne, 90 amanite muscarie, 100 zucche
  • Liv 26 - VAPORIZZARE liv 3 - 5000 oro, 100 bucaneve, 90 rugiade mattutine, 100 amanite muscarie
  • Liv 30 - CONDIVIDI ESPERIENZA liv 3 - 1600 oro, 70 ortiche, 250 barbabietole, 80 amanite muscarie
  • Liv 31 - CREA UNA ZONA FREDDA liv 1 - 5000 oro, 120 pigne, 200 rose, 100 rugiade mattutine
  • Liv 34 - ACQUAZZONE liv 4 - 1600 oro, 60 rugiade mattutine, 150 amanite muscarie, 40 felci cristalline
  • Liv 36 - VAPORIZZARE liv 4 - 10000 oro, 150 ortiche, 120 rugiade mattutine, 150 felci cristalline
  • Liv 40 - CONDIVIDERE ESPERIENZA liv 4 - 2100 oro, 140 code cavalline, 100 rugiade mattutine, 300 crauti torre
  • Liv 41 - CREA UNA ZONA SOLEGGIATA liv 1 - 7000 oro, 100 ortiche, 120 viti, 150 felci cristalline
  • Liv 44 - ACQUAZZONE liv 5 - 2000 oro, 50 ortiche, 80 cespugli di marmo, 60 rugiade mattutine
  • Liv 47 - CASA DEL GIULLARE - 25000 oro, 180 ortiche, 450 code cavalline, 300 felci cristalline
  • Liv 50 - CONDIVIDERE ESPERIENZA liv 5 - 2700 oro, 60 tartufi di pietra, 350 funghi cilindrelli, 170 acetose sferiche
  • Liv 51 - VAPORIZZARE liv 5 - 2500 oro, 150 cespugli di marmo, 200 acetose sferiche, 300 code cavalline
  • Liv 54 - ACQUAZZONE liv 6 - 2500 oro, 90 cespugli di marmo, 80 acetose sferiche, 150 code cavalline
  • Liv 57 - CREA UNA ZONA OMBREGGIATA liv 2 - 10000 oro, 100 ortiche, 50 tartufi di pietra, 200 felci cristalline
  • Liv 58 - SCINTILLE - 10000 oro, 100 acetose sferiche, 300 code cavalline, 300 zucche
  • Liv 60 - CONDIVIDERE ESPERIENZA liv 6 - 3200 oro, 60 lattughe arruffate, 400 crauti torre, 80 cetrioli a pius
  • Liv 62 - CREA UNA ZONA FREDDA liv 2 - 15000 oro, 250 code cavalline, 50 tartufi di pietra, 120 cespugli di marmo
  • Liv 64 - ACQUAZZONE liv 7 - 3200 oro, 40 tartufi di pietra, 110 acetose sferiche, 200 code cavalline
  • Liv 67 - CREA UNA ZONA SOLEGGIATA liv 2 - 20000 oro, 180 rugiade mattutine, 300 amanite muscarie, 450 cetrioli a pois
  • Liv 70 - CONDIVIDERE ESPERIENZA liv 7 - 3700 oro, 450 cespugli di pigne, 30 giunchi fanfara, 100 campanule
  • Liv 74 - ACQUAZZONE liv 4 - 3800 oro, 100 giunchi fanfara, 120 lattughe arruffate, 150 campanule 
  • Liv 80 - CONDIVIDERE ESPERIENZA liv 8 - 4200 oro, 100 ortiche, 40 patate, 500 funghi cilindrelli
  • Liv 82 - CREA UNA ZONA OMBREGGIATA liv 3 - 20000 oro, 100 tartufi di pietra, 200 lattughe arruffate, 150 cardi conici
  • Liv 84 - ACQUAZZONE liv 9 - 4400 oro, 30 patate, 500 crauti torre, 120 cardi conici
  • Liv 87 - CREA UNA ZONA FREDDA liv 3 - 25000 oro, 100 tartufi di pietra, 150 bocche di leone, 250 campanule
  • Liv 90 - CONDIVIDI ESPERIENZA liv 9 - 4800 oro, 80 tartufi di pietra, 550 barbabietole, 60 bocche di leone
  • Liv 92 - CREA UNA ZONA SOLEGGIATA liv 3 - 30000 oro, 100 rigogliose, 100 patate, 250 lattughe arruffate
  • Liv 94 - ACQUAZZONE liv 10 - 5000 oro, 60 rigogliose, 50 patate, 100 bocche di leone
  • Liv 98 - CONDIVIDI ESPERIENZA liv 10 - 5200 oro, 70 rigogliose, 600 crauti torre, 60 cetrioli a pois

Luoghi magici - Il Tanzerloch

La voragine del Tanzerloch considerato uno dei più caratteristici loch dell’Altopiano: con cavità generalmente cilindrica, pareti verticali con residui di calotta che segnalano lo spessore del manto sprofondato.
La cavità si presenta come un’enorme voragine a cielo aperto stile “Sotano Messicano” con un’apertura di circa 40 metri di diametro e la profondità di 80 m. È costituita da un unico pozzo che scende, con tiro unico, tutto nel vuoto.
La bocca si apre sul versante sensibilmente inclinato della montagna e presenta la particolarità che il labbro dalla parte più alta sporge a cornicione, formando una nicchia sottostante.
Il fondo, un enorme salone, è più ampio della parte soprastante e arriva ad una larghezza di 110 metri.

Tanzerloch significa ‘buco della danza’, perché, secondo una leggenda, nei suoi pressi si svolgevano dei balli sacri che celebravano una divinità pagana, venerata in particolare dai soldati longobardi di guardia ai capisaldi dell’Altopiano. La fama di queste danze cerimoniali si era particolarmente diffusa e molta gente accorreva per partecipare ed esibirsi nei ludi scenici sui quali era fondato il culto. «Si giunse a dedicare un mese intero ad orge, in dileggio ai preparativi della grande festa di San Michele Arcangelo, patrono dei Longobardi». I cristiani si portarono in processione verso il Tanzerloch, convinti che San Michele avrebbe inflitto loro un severo castigo. Gli uomini cristiani si inoltrarono così nel bosco per avvicinarsi alla radura ma furono immobilizzati da una moltitudine di diabolici folletti. Portati nel luogo delle danze, furono legati e gli astanti decisero di bruciarli vivi. Nel momento in cui i pagani stettero per dare inizio alla danza sacrificale appiccando il fuoco ai cristiani, la terra iniziò a tremare e la radura sulla quale s’intrecciavano le danze sprofondò in una voragine che lambì i piedi degli attoniti prigionieri.

Chi da allora si affacciò sull’abisso di quel ‘loch’, restò inchiodato da spettacoli terrificanti… Per altri, l’antica leggenda narra che nelle notti di plenilunio esca dalla spelonca una grande schiera di folletti che intessendo una danza a mezz’aria attorno all’abisso, attirano le belle fanciulle che osano avventurarsi nei boschi per poi trascinarle nei bui recessi della terra.

Un'altra leggenda sul Tanzerloch è pubblicata qui.

Leggende cimbre: il Tanzerloch

Due pastorelli, fratello e sorella, custodivano il gregge sul pendio dove ora si trova il Tanzerloch, allora scosceso, ma transitabile. La mamma li aveva esortati a non oltrepassare una certa macchia di bosco da cui si sentivano, nelle notti di luna piena, provenire degli strani rumori e dei suoni paurosi, che sembravano ululati di lupi misti a cigolii di catene. Di giorno, però, nulla di anormale appariva in quella località.
Un giorno di primavera, quando le fragole erano più profumate e i merli volavano tra i rami spinosi dei crespini, la bambina trasgredendo quasi inconsciamente all’avviso della mamma , si inoltrò, all’insaputa del fratello  nel bosco misterioso. Non ne ritornò più. La cercarono invano un pò ovunque, ma non si riuscìrono a trovarla e tutti la piansero morta.Chi non sapeva rassegnarsi era il fratellino. Un  mattino, lasciate le pecore alla sorveglianza del suo cane, si mise a cercare di nuovo per il bosco e, vincendo la paura, penetrò egli pure nel bosco proibito, armato di una rozza croce di legno presa alla vicina chiesetta dell’ Höll. Errò tutto il giorno, cercando qualche traccia della sorellina scomparsa e al sopraggiungere della sera, cadde affranto ai piedi di un grosso abete, addormentandosi. Improvvisamente fu svegliato da un infernale fracasso ed una scena terribile apparve ai suoi occhi quando impauriti si aprirono. La luna rischiarava un vasto spiazzo erboso in mezzo al quale, seduto su di uno sgabello infuocato, circondato da sinistri bagliori, un demonio dalle corna e zoccoli di caprone, brandiva un tridente enorme. Ai suoi piedi c’era il corpo esamine della bambina smarrita ed intorno a lui una dozzina di streghe discinte e ghignanti tessevano una orribile danza. Sotterranei rumori accompagnavano il ballo sfrenato. Il ragazzetto raccolse tutte le sue cose, invocò San Michele Arcangelo e rizzandosi all’improvviso scagliò la croce di legno che teneva con sé in mezzo alle streghe danzanti. Si udì un rombo terribile e la terra si aperse inghiottendo tutto. Dove prima era lo spiazzo erboso si sprofondava in una voragine paurosa ed immensa. Il ragazzino si abbracciò all’abete, esattamente sull’orlo della spelonca e il terrore lo inchiodò là.
Fu trovato il mattino seguente, dai montanari accorsi. Era svenuto, ma vivo e i suoi capelli biondissimi erano diventati candidi come la neve.

Un'altra storia sul Tanzerloch è pubblicata qui.

Proverbi e detti


    Vendro arivada, stimana guadagnada.
    Arrivato il Venerdì la settimana è conclusa.
    Trentino Alto Adige

    A'n bom soldà ogni arma ghe fa.
    A un buon soldato ogni arma va bene.
    Trentino Alto Adige

    De San Martin se tasta el vin.
    A san Martino si assaggia il vino nuovo.
    Trentino Alto Adige

Chi te loda en facia te sgrifa drè a la schena.
Chi ti loda in faccia ti graffia dietro alla schiena. E' meglio non fidarsi degli adulatori.
Trentino Alto Adige


Al ciant del gal
 Oggi si zappa: XD

martedì 29 maggio 2012

L'ottava zola
Giardini e Orto Botanici
Piemontesi

Parco di Palazzo Malingri di Bagnolo(CN)

Il declivio della collina pedemontana della Valle Po s’interrompe con un riporto di terra contenuto da murature in
pietra a secco, sul quale sorge il parco di Palazzo Malingri di Bagnolo. L’impianto secentesco di siepi, aiuole fiorite, allee di carpini e alberi di alto fusto fu rielaborato agli inizi dell’ 800 
secondo i canoni del giardino all’inglese, con sentieri sinuosi, 
 punti panoramici, piccole costruzioni, boschetti ombrosi.
Il parco, di circa due ettari, ospita alberi secolari, alcuni dei quali alti oltre 40 metri; comprende esemplari monumentali di Pinus nigra, Pinus austriaca, Cedrus deodara, Taxus bacata, e poi 
metasequoie, faggi, querce, castagni, libocedri, criptomerie che incorniciano due ariosi e vasti prati. Un magnifico Liriodendron tulipifera dà il benvenuto all’ingresso del parco, che in maggio indossa lo smagliante abito
giallo di migliaia di tulipani.
Al centro del prato prospicente il palazzo una fontana ellittica, detta “dell’Uomo Verde” (con riferimento ad una favola di cui s’è persa memoria), accoglie pesci e tritoni, mentre una siepe 
 di rose rugose ed un festone di
Clematis montana formano quinta lungo un muro affacciato sul paesaggio agricolo. La galleria dei carpini che porta alla secentesca Cappella di Ognissanti e quasi due chilometri di siepi di bosso, carpino e tasso tracciano il disegno antico del parco fino alla collina del castello, segnata da un rio e da fitti bambù. 
Le “tampe dei cervi”, create per la visione dall’alto del prezioso giardino all’italiana e adibite poi a recinto per cervi e daini, sono ora un bel parterre di felci incorniciato da cespugli di ortensie azzurre. Negli ultimi 30 anni i proprietari Aimaro e 
 
Consolata Oreglia d’Isola, come da tradizione familiare, hanno dato la loro impronta al parco curandone l’aspetto paesaggistico e pittorico. Hanno quindi inserito nuove specie da fiore come camelie giapponesi e sasanqua, ampliato le collezioni di acidofile e collocato nel sottobosco anemoni, pervinche, viole, bulbose e centinaia di esemplari di Hosta.  
Una collezione unica di ortensie antiche in tutte le tonalità dall'azzurro al blu intenso e la
nuova collezione di ortensie bianche,















lunedì 28 maggio 2012

L'ottava zolla
  Il significato dei fiori
V/Z

Violetta - Semplicità, onestà, modestia.
Viola del pensiero - Ricordo, pensiero d'amore.
Vischio - Fortuna, felicità, superamento degli ostacoli.
Zinnia - Semplicità.

domenica 27 maggio 2012

Al ciant del gal
 


LA BEAN NIGHE (origine scozzese)
La Bean Nighe, che letteralmente significa "la lavandaia dei guadi" è la versione scozzese della Bean Sidhe, ovvero la Banshee irlandese. Vaga vicino i torrenti desertici dove lava via il sangue dai vestiti mortuari di chi è pronto per morire. Si dice che le Bean Nighe siano spiriti di donne morte mentre partorivano e vagano fino al giorno in cui sarebbero morte normalmente.
Si pensa che la Bean Nighe abbia una naricee, un grande dente sporgente, piedi palmati e grossi seni penduli. Un mortale che la avvicini furtivamente mentre sta lavando e succhi il suo seno può pretendere di essere suo figlio adottivo e richiederle esaudito un desiderio.
La lavandaia dei guadi è conosciuta anche sotto il nome generico di Ban nighechain (piccola lavandaia) o nigheag na h-ath (piccola lavandaia dei guadi).

Il CLURICAUNO (origine irlandese)

In irlandese Clobhair-cean. Folletto godereccio dall'aspetto grassoccio, la faccia rubiconda, con una vistosa pancia e il naso forucoloso. E' alto 30 cm e ha sempre lo sguardo perso nel vuoto. Detentore del segreto della fabbricazione del whisky, rivelato agli uomini in cambio dell'ospitalità ricevuta in una bufera nel 1620 sulle coste della Scozia. L'habitat per incontrarlo è la cantina di un pub irlandese. Si nutre di piccoli topolini domestici arrosto, pezzetti di formaggio e poche briciole di pane accompagnati da litri di whisky. E' molto permaloso ed armato di un appuntito coltellaccio. Alcuni autori ritengono che questo sia un altro nome del Lepracaun, che gli viene attribuito quando, la notte, mette da parte il lavoro di ciabattino e se ne va a far baldoria. L'attività del Cluricaun consiste nel depredare il vino dalle cantine e cavalcare per tutta una notte pecore e cani da pastore, che al mattino dopo si ritrovano coperti di fango e senza fiato."
ESBAT DI MAGGIO

Il 6 maggio si festeggiava la Luna della Coppia o Luna di Maggio.



Luna di Maggio,chiamata Luna del Fiore.
E’ anche conosciuta come la Luna Felice, la Luna Splendente, la Luna del ritorno delle rane.
Questa Luna è importante perchè onora il matrimonio del Signore e della Signora e la loro unione sulla Terra. Essi percorrono la terra danzando con la gioiosa radiosità che nasce dall’essere innamorati. E l’estasi e la passione di questa danza d’amore si riflette in ogni loro passo. I fiori sbocciano, i rami degli alberi si riempiono di foglie verdi, i venti e le piogge primaverili si quietano, lasciando spazio a cieli azzurri e al calore del Sole. Sulla Terra si crea una grande armonia. Sul piano fisico, l’energia di questa Luna offre un momento propizio per portare a termine progetti. I livelli di produttività si alzano. Gli obiettivi (persino quelli difficili) tutt’un tratto sembrano a portata di mano. E dato che il Signore e la Signora sfiorano i nostri cuori nella loro danza, anche l’amore entra in gioco. Indubbiamente, questa è una delle Lune piu potenti dell’anno per la strega. E’ un momento in cui persino l’impossibile diventa possibile.
Suggerimenti per festeggiare la Luna della Coppia:
·         Indossate abiti colorati e adornatevi con fiori di stagione.
·         Usate candele di colore oro e argento. Bruciate incenso al gelsomino.
·         Per il banchetto servite dolci e spumante o un’altra bevanda gassata.
In questo periodo benedite il denaro perché prosperi…
Chiedete al Signore e alla Signora di conferire la loro passione anche ad altri settori della vostra vita. E’ un buon periodo per ottenere il loro appoggio per allargare la cerchia di amici, accrescere le opportunità, rafforzare le capacità di amare e provare compassione, e aprire il cuore all’amore.
Dopo settimane di assenza rieccomi qui...oggi cercherò di rimediare con qualche post...iniziamo con ...

TU MI INSEGNI...

Glisseo


Incantesimo usato per trasformare scale, o altri oggetti similari, in scivoli. Viene usato da Hermione in Harry Potter e i Doni della Morte durante la battaglia ad Hogwarts (pag. 591), e si suppone essere usato anche come incantesimo di protezione per il dormitorio delle ragazze (per impedire che i ragazzi vi accedano).

Incanto Gnaulante

Avverte se qualcuno di indesiderato, come appunto i "nemici", si sta avvicinando ad un determinato luogo (Caterwauling Charm). Probabilmente Cave Inimicum è la formula dell'Incanto Gnaulante. Compare per la prima volta in Harry Potter e i Doni della Morte, ed è usato da Hermione per proteggere la tenda dove dormono. Come da lei detto: "Altro non so fare. Come minimo sapremo se stanno arrivando. Non posso garantire che terrà lontano Voldemort e i Mangiamorte". Da questo, si può presupporre che sia il suddetto Incantesimo, anche perché Cave deriverebbe probabilmente dal latino stare in guardia. Cave è imperativo, mentre inimicum accusativo; perciò, come in un noto esempio (Cave canem = Attento/Fai attenzione al cane), Cave Inimicum potrebbe proprio voler dire Attenzione al Nemico.

Homonum Revelio


Incantesimo che individua le persone nelle circostanze, anche nascoste. Usato nel settimo libro da Hermione a Grimmauld Place per scoprire eventuali presenze nemiche, dai Mangiamorte a casa di Xenophilius Lovegood, il quale li chiama per consegnare loro Harry, sperando così di riavere la figlia Luna, e ancora da Hermione, come protezione per i luoghi frequentati da lei, Ron e Harry. Probabilmente viene usato da Albus Silente nel secondo libro quando riesce a vedere Harry e Ron nascosti sotto il mantello dell'invisibilità



Incantesimo Homosembiante

La formula di questo incantesimo è Animaleus Nobodyx. Serve a far tornare in forma umana una persona che ha usato l'incantesimo Animagus, persone trasfigurate in animali. Visto la prima volta in Harry Potter e la Camera dei Segreti, Gilderoy Allock dice di aver usato questo incantesimo per far tornare in forma umana il lupo mannaro Wagga Wagga. Viene usato anche nel terzo libro da Lupin e Sirius per far tornare alla forma originale Peter Minus (Codaliscia).

Incantesimo Incarceramus

L'Incantesimo incarceramus (originale: Incarcerus) crea delle corde che imprigionano colui che viene colpito. È usato per la prima volta da Severus Piton su Remus Lupin, nellaStamberga Strillante (terzo libro). Successivamente è usato da Dolores Umbridge, nel quinto libro contro i centauri, e da un Mangiamorte, nel settimo libro, su Ron, quando i tre, dopo l'assalto dei seguaci di Lord Voldemort l'oscuro signore, al matrimonio di Fleur e Bill, si nascondono in un caffè di Tottenham Court Road. La formula è Incarceramus e il controincantesimo è Diffindo. Questo incantesimo viene usato anche nel film Harry Potter e il principe mezzosangue da Harry contro gli inferi nella grotta con Silente alla ricerca dell'Horcrux.
L'ottava zolla
  Il significato dei fiori
S/T

 Strelizia
Questo fiore, dalla forma curiosa e simile ad un uccello in volo, appartiene alla famiglia delle Musacee e in Inghilterra è chiamato "Uccello del Paradiso" oppure "lingua di uccello". La varietà più famosa e conosciuta è la Strelizia Regina, creata in onore della regina Carlotta Sofia Mecklemburgh - Strelitz, consorte del Re Giorgio III d'Inghilterra. Per la sua bellezza, il suo carattere decorativo e imponente il fiore è simbolo di nobiltà e maestosità.

 Stella Alpina
Il nome scientifico è Leontopodium Alpinum e appartiene alla famiglia delle Compositae. E' simbolo di coraggio per via dello sprezzo del pericolo che talvolta esso richiede per essere raccolto sulle rocce.
 Tiglio - Amore coniugale.
 
















Tulipano
Il tulipano è un fiore originario della Turchia. Molto apprezzato nell'antichità da Turchi e Persiani, fu introdotto in Europa nel 1500 e divennero subito di gran moda in Olanda e in Inghilterra. I prezzi aumentarono al punto che solo i più ricchi potevano permetterseli e perciò il governo inglese dovette imporre un prezzo fisso per i bulbi. Il significato del fiore varia a seconda del colore:

 screziato = i tuoi occhi sono splendidi
 giallo = amore disperato








 rosso = dichiarazione d'amore