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lunedì 31 dicembre 2012

LUPPOLO
70's


Village People - YMCA


Stonehaven - Fireball - Processione delle palle di fuoco


Ci troviamo ancora in Scozia, per la precisione a Stonehaven, poco distante da Aberdeen, qui i festeggiamenti di Hogmanay comprendono una processione davvero singolare: la Fireball, ovvero palla di fuoco.
I cittadini costruiscono delle sorta di bolas che verranno assicurate a catene lunghe un paio di metri e consegnate agli 'swingers', ovvero dei portatori designati che accenderanno queste palle di materiale infiammabile e le porteranno lungo le strade della città facendole roteare, accompagnati da suonatori di cornamusa, pifferi e tamburi fino ad arrivare al porto. Qui le palle rimaste accese verranno gettate nell'oceano.
Sembra che l'origine di questa tradizione sia da ricercare nelle antiche processioni di marinai che, con le loro torce, illuminavano la città. Un'altra versione la fa risalire alle celebrazioni di Yule quando queste palle infuocate venivano usate per scacciare streghe, spiriti maligni e demoni di vario genere. Una terza interpretazione vorrebbe che il Fireball fosse la rievocazione del passaggio di una stella cometa avvenuto nel Medio Evo: questo evento a suo tempo fu interpretato come segno di buona fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Capodanno nel mondo


In Spagna c'è la tradizione di mangiare alla mezzanotte dodici chicchi d'uva, uno per ogni rintocco dei dodici scoccati da un orologio (il principale è quello di Puerta del Sol a Madrid).

In Russia, dopo il dodicesimo rintocco, si apre la porta di casa per far entrare l'anno nuovo.

In Ecuador ed in Perù si esibiscono fuori la propria abitazione dei manichini di cartapesta, ed a mezzanotte vengono bruciati per le strade.

In Giappone, prima della mezzanotte, le famiglie si recano nei templi per bere sakè ed ascoltare 108 colpi di gong che annunciano l'arrivo di un nuovo anno (si ritiene che il numero dei peccati che una persona commette in un anno sia questo ed in questo modo ci si purifichi).

In Germania il Capodanno si festeggia in maschera come a Carnevale.

In India il Capodanno non può essere festeggiato in casa: è obbligatorio uscire in strada.


A Capodanno in Romania si fanno gli auguri agli animali. In questo Paese sono ancora vive antiche usanze e credenze popolari, ad esempio in alcune zone si crede ai folletti e alle fate, si seguono riti propiziatori con pane, acqua o elementi semplici. In molti casi la tradizione è legata alla natura, come nel caso della notte di San Silvestro. A Capodanno in Romania è infatti buona usanza parlare con gli animali che si incontrano facendo loro gli auguri per il nuovo anno.

In Grecia c'è l'usanza che il primo ad entrare in casa deve rompere un melograno a terra.

In Sudamerica c'è l'usanza di mangiare chicchi d'uva e di esprimere dodici desideri: uno per ogni mese dell'anno. In Brasile invece è d'obbligo indossare vestiti bianchi o dorati.

31 dicembre - Scozia - Hogmanay

Hogmanay è il capodanno scozzese, deriva da un'antica festa pagana che in originie si teneva durante il solstizio d'inverno, forse derivante dai Saturnalia romani e dalle celebrazioni vichinghe di Yule . Ora indica l'ultimo giorno dell'anno e durante questa festa rivive la storia e le antiche tradizioni tra vichingi, superstizioni e rituali pagani.
I festeggiamenti si aprono il 30 dicembre con la processione delle torce, il fuoco è un elemento altamente simbolico perchè per i nordici rappresenta il ritorno del sole ed è un richiamo alle pire dei grandi re vichinghi, come nell'usanza di Up Helly-aa.
L'ultimo giorno dell'anno è ricco di usanze singolari, la più particolare forse è quella di fare una colazione frugale perchè solo dopo la mezzanotte ci si potrà abbandonare a ricche libagioni. Inoltre bisogna pulire la casa fino a che sarà immacolata e particolare attenzione viene data al camino: la cenere dell'ultimo fuoco dell'anno viene raccolta con grande attenzione perchè in essa si possono leggere pronostici e auspici per l'anno a venire.
A questo punto bisogna posizionare le piante magiche: il vischio previene le infermità e con esso si adorna la casa. Sulla porta principale viene posizionato del sorbo per la buona fortuna e dell'agrifoglio per allontanare le fate. Bruciando rami di ginepro si purifica l'abitazione, mentre pezzi di noce e di legno di tasso donano protezione agli abitanti della casa.
E' dopo la mezzanotte che cominciano i festeggiamenti veri e propri, si comincia con l'accensione di moltissimi faò in diversi punti dei villaggi dove le persone si ritrovano per festeggiare con balli e musica. I falò rappresentano il sole e si dice che porti grande sfortuna se il fuoco si dovesse estinguere prima dell'alba.
Dopo il rintocco della mezzanotte si aprono tutte le porte e le finestre della casa per far uscire l'anno vecchio e consentire all'anno nuovo di entrare e tutti sono i benvenuti, infatti l'usanza vuole che ogni persona vada a far visita ai propri vicini portando con sè una bottiglia di whisky da offrire, una moneta d'argento per augurare prosperità ai padroni di casa, del carbone per riscaldare la casa del pane da condividere, affinchè durante l'anno il cibo non manchi mai.
Come in altri paesi del mondo si da molta importanza alla prima persona che arriva sulla soglia di casa: il primo ospite prediletto dagli scozzesi è un uomo alto e bruno, forse perchè i vichingi erano bassi e biondi e considerati ospiti sgraditi. Chiunque esso sia il primo ospite non viene mai respinto, tutt'al più verranno eseguiti dei gesti scaramantici come gettare del sale sul falò del caminetto, oppure appendere delle croci fatte con ramoscelli di sorba alla porta d'ingresso.
In ogni caso, alti o bassi, biondi o bruni, uomini o donne, saranno saranno visitatori sgraditi tutti quelli che si presenteranno senza un dono.

Un'altra usanza singolare è di fare molto rumore a mezzanotte per allontanare gli spiriti cattivi: si dice che in tutta la costa est i pescatori facessero risuonare i loro corti e che potessero essere uditi a grandissima distanza.


Sunkmanitu tanka - il mondo 

degli Indiani d'America





La Storia
L'America prima del 1492 (parte 11)

I principali ruoli delle donne

L'importanza dell'agricoltura per i popoli delle foreste orientali dopo l'anno 1000 ha fatto sì che le donne rivestissero una funzione quanto mai fondamentale in questa regione. Quasi tutte le civiltà indiane dell'Est divennero matrilineari, il che significa che la parentela veniva stabilita seguendo la linea di discendenza materna e non quella paterna o entrambe, come accade oggi in Canada e negli Stati Uniti. I mariti, appartenenti ad altre famiglie o clan, andavano a vivere con la famiglia della moglie. Le donne generavano la vita e per questo molte civiltà indiane dell'Est riconoscevano loro un potere spirituale innato.  
Il potere di generare la vita era anche associato alla produzione del raccolto, e le donne erano quindi responsabili dell'agricoltura oltre che della gestione della famiglia e delle faccende domestiche.  Occuparsi della semina è sempre stato compito della donna quando queste civiltà si basavano sulla caccia e sulla raccolta, e occuparsi del mais, dei fagioli e della zucca divenne un'ulteriore responsabilità. Dai giorni degli Adena e degli Hopewell, si assiste a un notevole cambiamento nell'ambito dei rituali e della religione poichè, dopo l'anno 1000, gli Indiani dell'Est iniziarono a venerare la rinascita piuttosto che la morte.

11 cose da fare a Capodanno

LENTICCHIE A MEZZANOTTE. Uno dei riti più conosciuti in tutta Italia è quello di mangiare le lenticchie allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre. Questa usanza sembra che favorisca l'abbondanza e la ricchezza: i legumi, infatti, sono considerati un cibo in grado di nutrire e di opporsi alla fine del tempo in vista di una generazione di prospettive valide per il futuro. In sostanza l'affermazione della vita contro quella che sembra essere una fine che suscita paure ataviche.

I BOTTI DI CAPODANNO. Anche i "botti" di Capodanno sono la manifestazione della volontà di allontanare le forze del male e gli spiriti maligni che si scatenano in un momento di passaggio dal vecchio al nuovo anno, dalla fine all'inizio del tempo. I "botti" oggi rappresentano anche l'allegria per l'arrivo del nuovo anno.

LANCIARE I COCCI A MEZZANOTTE. L'usanza più caratteristica come rito di eliminazione del male, fisico e morale, che si è accumulato nell'anno trascorso è quella di lanciare i cocci a mezzanotte. Questa usanza è diffusa in diverse parti d'Italia ed è ancora viva nelle grandi città come Napoli e Roma.


LE MELAGRANE. Non possono poi mancare sulla tavola le melagrane, il cui trionfo di chicchi è stato narrato da leggende in tutto il mondo e in tutte le letterature: come nel mito di Proserpina, che venne legata indissolubilmente a sé dal dio dell’Ade Plutone dopo aver addentato una melagrana: da allora simboleggia la fedeltà coniugale.

L'UVA PASSA. La tradizione vuol che oltre alle lenticchie anche la scelta di mangiare dell'uva passa nel corso della notte di Capodanno porti soldi in abbondanza nel nuovo anno.




LE STRENNE. Un altro elemento propiziatorio è dato dalle strenne: ricevere molti regali, infatti, accumulerà l'abbondanza per tutto l'anno. L'uso presso i romani si chiamava "streniarum commercium". In varie regioni, durante la notte di Capodanno, gruppi di giovani vanno per le strade a cantare la "strenna", con gli auguri di un felice anno nuovo e la richiesta di doni.

I "PRODIGI". Durante il Capodanno, in diverse regioni d'Italia, vengono rievocati i prodigi. A Pettorano sul Gizio, in Abruzzo, vi è la credenza che, nel preciso momento in cui scocca la mezzanotte di Capodanno, l'acqua del fiume si arresti e diventi d'oro, e subito dopo torni a scorrere come prima. Una donna ignara del prodigio, si trovò ad attingere proprio in quell'attimo e invece dell'acqua portò a casa la conca piena d'oro.

LA PRIMA PERSONA CHE SI INCONTRA PER STRADA. Allo scoccare della mezzanotte è importantissima la prima persona che si incontra per strada. È di buon augurio, infatti, incontrare un vecchio o un gobbo, mentre se si incontrerà un bambino o un prete si avrà disgrazia. La ragione di queste credenze è nel principio dell'analogia: il vecchio vuol dire che si vivrà a lungo; il gobbo porta bene sempre, tanto più nel giorno in cui tutte le forze hanno il massimo potere. In Piemonte, invece, porta fortuna incontrare un carro di fieno o un cavallo bianco.

VESTIRE BIANCHERIA INTIMA ROSSA. La tradizione italiana segue anche l'usanza di vestire della biancheria intima rossa la sera di Capodanno. Si tratta di un modo per attirare i buoni auspici per il nuovo anno. Per il cenone dunque è d'obbligo un intimo color rosso sia per gli uomini che per le donne. Gli antichi romani lo indossavano come simbolo di sangue e guerra per allontanare la paura. Oggi è diventato un auspicio di fortuna per il nuovo anno.

SPIRITI MALIGNI. Allontanate gli spiriti maligni dalla vostra abitazione. Basterà aprire la finestra di una stanza buia poco prima della mezzanotte. Non dimenticate di aprirne un’altra, ma questa volta di una stanza illuminata: accoglierete gli spiriti del bene. Almeno così recita la tradizione.

BACIARSI SOTTO IL VISCHIO. Un'altra tradizione ancora molto seguita è quella di baciarsi sotto il vischio in segno di buon auspicio. A mezzanotte, come brindisi speciale, il bacio sotto al vischio con la persona amata vi porterà amore per tutto l'anno. Il vischio è una pianta benaugurale che dona prolificità sia materiale che spirituale. Sacro ai popoli antichi, i Druidi lo usavano nei sacri cerimoniali e nelle celebrazioni di purificazione, mentre i Celti ritenevano che quest'arboscello nascesse dove era scesa una folgore e che una bevanda particolare composta di questa pianta fosse un potente elisir contro la sterilità

Capodanno, la festa più antica


La celebrazione di Capodanno è la più antica festa di cui vi sia traccia.
Furono i Babilonesi circa 4000 anni fa a festeggiare per primi il capodanno. Intorno all’anno 2000 a.C., l’anno babilonese iniziava in corrispondenza della prima Luna Nuova dopo l’equinozio di primavera. L’inizio della primavera era un periodo logico per associarvi l’inizio dell’anno: è la stagione della rinascita, della nuova semina, della fioritura…
Per i babilonesi, il nuovo anno cominciava con la rinascita della Terra, cioè con la primavera.
In origine il capodanno non cadeva nel passaggio tra il 31 dicembre e il 1 gennaio: queste date derivano dal calendario giuliano, adottato nel 46 a.C. da Giulio Cesare, dal quale prende il nome. Il calendario giuliano riprende e modifica il calendario egizio, e una delle modifiche è l’adozione del 1 gennaio come inizio dell’anno, mentre in precedenza cadeva il 1 marzo. In questo giorno i Romani usavano invitare a pranzo gli amici e scambiarsi il dono di un vaso bianco con miele, datteri e fichi, insieme a ramoscelli d'alloro, detti strenne come augurio di fortuna e felicità. Il nome strenna derivava dal fatto che i rami venivano staccati da un boschetto della via sacra ad una dea di origine sabina: Strenia, che aveva uno spazio verde a lei dedicato sul Monte Velia. La dea era apportatrice di fortuna e felicità; quindi il termine latino "strenna", presagio fortunato, forse deriva proprio dalla dea.
Nel 1582 questo calendario è stato sostituito dal calendario gregoriano, entrato in vigore con la bolla papale Inter Gravissimas del papa Gregorio XIII, dal quale prende il nome. Il calendario gregoriano compensa lo scarto tra anno solare e anno del calendario adottando l’anno bisestile ogni 4 anni. L’adozione del 1 gennaio come data di capodanno si deve quindi ai romani, ma solo con l'adozione universale del calendario gregoriano la data del 1 gennaio come inizio dell'anno divenne comune. 

I celti in passato festeggiavano infatti nella notte tra il 31 ottobre e il 1° di novembre, ossia Samhain, per celebrare il periodo in cui la terra si preparava per tornare poi a ridare i suoi frutti. Poco prima dell’autunno invece in alcune zone della Calabria e della Puglia si festeggiava il capodanno il 1 di settembre, seguendo il calendario bizantino. In Inghilterra e Irlanda il capodanno si festeggiava nel giorno dell’incarnazione, il 25 marzo (usanza mantenuta fino al 1752), mentre in Francia il capodanno coincideva con la domenica di Pasqua, ossia la resurrezione di Cristo. La Spagna invece ha mantenuto fino al 1600 circa come data di capodanno il giorno di Natale. Per porre fine a tutte queste differenze locali, nel 1691 il Papa Innocenzo XII decretò che il capodanno dovesse iniziare per tutti il 1 gennaio (detto anche della Circoncisione). Non ebbe successo il tentativo fascista di imporre come capodanno il 28 ottobre, ossia il giorno della marcia su Roma.
Nel resto del mondo invece sono ancora tante le date utilizzate come inizio e che sono estranee alla storia religiosa cristiana: l’esempio più famoso è il calendario cinese, che non inizia in un giorno preciso bensì nel giorno della seconda luna piena dopo il 21 dicembre (solstizio d’inverno), e quindi in un giorno compreso tra il 21 gennaio e il 21 febbraio. Il capodanno islamico si festeggia invece tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, nel primo giorno del mese di Muharram. Una variante è in Iran, dove l’inizio dell’anno coincide con l’equinozio di primavera. Procedendo con i mesi dell’anno, nel sud est asiatico sono diversi i paesi che festeggiano tra il 13 e il 15 aprile. C’è chi festeggia ancora in concomitanza con il capodanno Inca: la festa mapuche cade il 24 giugno. Dopo l’estate è il turno del capodanno ebraico,che si festeggia a settembre, così come quello etiopico, per poi concludere con il capodanno indù, che si festeggia a metà novembre.
LUPPOLO

OutKast - Hey Ya!





domenica 30 dicembre 2012

SFIGATOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

AHAHAHAHAHAHAHHAHA
(risata satanica)
due minuti fa il nostro personalissimo troll ha fatto visita al villo . . . e la giustizia divina lo ha buggato, infatti eravamo in 4 - QUATTRO - tutti senza scudo e lui ha fatto 7 misere zucche sulle case :D
Sceeeeeeeeemo - sceeeeeeeeeeeemo - sceeeeeeeeeeeemo ♫♪♫

le canzoni di
bim bum bam

Chobin



Lamù




TU MI INSEGNI...

LA MANO DELLA GLORIA


La Mano della Gloria (Hand of Glory) è un articolo di magia nera venduto da Magie Sinister. Si tratta di una mano umana disseccata di un impiccato, che si chiude su qualsiasi cosa venga messa all'interno, e se le si fa afferrare una candela, essa si accende e fa luce, ma la luce può essere vista soltanto da chi la regge; può illuminare anche gli oggetti che dissimulano il buio, come la Polvere Buiopesto. Draco Malfoy ne possiede una, e gli servirà per scappare dalla Stanza delle Necessità nel sesto libro. La prima volta che Harry ne vede una è in Harry Potter e la camera dei segreti, da Magie Sinister.

Animali e pensiero magico - Ragno

Il ragno gode di una fama ambivalente: da una parte si esalta la sua abilità, il suo zelo e il suo veleno, mentre alcuni popoli africani lo apprezano per la capacità nel tessere la tela e nel cacciare.
Le numerose mitologie mostrano il ragno come una forza femminile.
I Tukanos dell'Amazzonia nord-occidentale associano il ragno alla placenta e Ixchel, la dea ostetrica della cultura Maya, assume la forma di un aracnide.
Il Grande Tisserand è il dio creatore che tesse le fila della vita e dunque del destino, come la dea egizia Neith, la tessitrice del mondo, mentre per la cultura indo-buddhista rappresenta maya, il velo dell'illusione cosmica.

sabato 29 dicembre 2012

LUPPOLO
IRISH

The Chieftains - The Dublin Reels




Dal film: scene bestiali

Harry e Ron hanno perso il treno per Hogwarts e decidono di raggiungere la scuola con l'auto volante di Arthur Weasley. Salgono in quota e ogni tanto tornano sotto le nuvole per controllare di star seguendo i binari. Ad un certo punto vedono i binari ma non il treno. Sentono il fischio del treno e dicono "ok è vicino, ma dov'è?" guardando avanti non lo vedono e intanto scendono ancora di quota  fin quasi sopra i binari.
"Ma se non è davanti a noi . . . "

si rendono conto che il treno è giusto dietro di loro XD

Il professor Allock fonda il Club dei Duellanti per insegnare ai ragazzi le tecniche di duello tra maghi. Chiede al prof Piton di fargli da assistente per la dimostrazione . . . Una delle rare volte in cui viene spontaneo fare il tifo per Piton nella speranza che stacchi la testa ad Allock XD





Sunkmanitu tanka - il mondo 

degli Indiani d'America






Racconti degli Indiani d'America


Il profeta Cheyenne (parte 2)
(Cheyenne) 




Benchè nessuno degli altri ragazzi avesse avuto la fortuna di Motzeyouf, tutti accorsero per aiutarlo a scuoiare la bestia con i loro coltelli d'osso.
<<Scuoiatelo con molta attenzione>> li avverti Motzeyouf. <<Voglio un mantello che non abbia nemmeno il più piccolo buco.>> Mentre stavano lavorando, sopraggiunse alle loro spalle Giovane Lupo, quello che si diceva capo degli Cheyenne. Giovane Lupo aveva sentito i vecchi stregoni elogiare i poteri magici di Motzeyouf, e la sua gelosia per il ragazzo si era trasformata in viva antipatia. <<Che bel piccolo di bisonte>> disse Giovane Lupo. <<È proprio il tipo di bestia che andavo cercando.>>
Ormai i ragazzi avevano staccato la lucida pelle nera, e Motzeyouf incominciò ad arrotolarla. <<Favorisci, prendi anche tutta la carne,>> disse gentilmente al capo <<ma desidero tenermi la pelle. Come puoi vedere, il mantello che porto è a brandelli.>> <<No>> rispose irato Giovane Lupo. <<Voglio anche la pelle.>> Cercò di strapparla al ragazzo, ed essa cadde a terra. Giovane Lupo si chinò a raccoglierla, ma Motzeyouf afferrò una delle zampe di bisonte che erano state tagliate e colpì Giovane Lupo alla nuca con il duro zoccolo. Il capo cadde a faccia avanti senza nemmeno un lamento. <<L'hai ucciso!>> gridò uno dei ragazzi. <<I guerrieri di Giovane Lupo ti uccideranno,ora.>> Tutti fuggirono impauriti, lasciando Motzeyouf solo.
Il ragazzo non sapeva che fare. Con la pelle di bisonte gettata di traverso sulla spalla, camminò lungo il letto sabbioso del torrente in secca, tenendosi nascosto fra i salici finchè non venne l'oscurità. Allora sali fino in cima alla collina. Vide in lontananza i fuochi da campo degli Cheyenne. Si avvicinò molto cautamente, affinchè i cani non si mettessero ad abbaiare. 

Finalmente trovò il tepee di sua nonna e vi sgusciò dentro.
<<Ho colpito Giovane Lupo e l'ho ucciso>> disse alla nonna. La vecchia scosse il capo. <<Giovane Lupo non è morto. Il colpo l'ha soltanto stordito. È venuto qui a cercarti, ed era molto adirato.>>
Pur avendo sollievo nell'apprendere che non aveva ucciso il capo, Motzeyouf sapeva che Giovane Lupo e i suoi guerrieri non si sarebbero dati pace finchè non l'avessero adeguatamente punito. Sicuramente l'avrebbero colpito coi bastoni fino a renderlo storpio o a ucciderlo. 

Sua nonna piangeva per lui mentre rimestava una gran pentola di zuppa. <<Nessuno ti rimprovera per quello che hai fatto>> gli disse. <<I ragazzi che erano con te hanno detto a tutti che Giovane Lupo ha cercato di portarti via la tua pelle di bisonte.>>
<<Lui e i suoi guerrieri torneranno a cercarmi.>> Il ragazzo prese parecchi bastoncelli di legna secca e li pose sui carboni ardenti intorno alla pentola di coccio della zuppa. Il fuoco scoppiettò e scintille volarono verso il buco per il fumo in cima al tepee. <<Nonna,>> disse <<quando tornano per prendermi, rovescia la pentola della zuppa nel fuoco.>>
Come Motzeyouf aveva previsto, il capo e i suoi guerrieri tornarono presto. Li udì arrivare, circondare il tepee e chiamare il suo nome. Un istante più tardi irruppero dentro, e la nonna, come stabilito, fece cadere la pentola nel fuoco. Le braci ardenti esplosero e una nube di fumo riempì il tepee. 
LUPPOLO
90's


Blur - Beetlebum



venerdì 28 dicembre 2012

LUPPOLO 

Modena City Ramblers - La Pianura dei Sette Fratelli

In memoria di Gelindo Antenore Aldo Ferdinando Agostino Ovidio ed Ettore 

sette fratelli nati a Campegine figli di Genoveffa Cocconi e Alcide Cervi
trucidati dai fascisti il 28 Dicembre 1943 nel poligono di tiro di Reggio Emilia


Buon Esbat a tutti oggi 28 dicembre festeggiamo la Luna della Quercia.




La Luna di Dicembre è chiamata Luna Fredda.
E’ conosciuta anche come Luna di Quercia, La Luna delle lunghe notti, Aerra Geola, Wintermonat, Heilagmanoth.
La quercia ha sempre rappresentato l’aspetto maschile della Divinità ed il flusso naturale tra il mondo fisico e spirituale. E questo per vari motivi: innanzitutto, nel mondo fisico, il tronco e i rami crescono e si allungano verso il cielo, mentre le radici affondano nelle regioni occulte del mondo sotterraneo; in secondo luogo, c’é un rimando al Re dell’Agrifoglio, che simboleggia gli ultimi mesi dell’anno.
Il Re della Quercia si insedia nel giorno del solstizio d’inverno, portando con sé il ritorno della luce rappresentato dal nuovo Sole. Poi, naturalmente, c’é il vischio. Nonostante l’inattività della natura, questa nuova vita spunta tra i rami della quercia con bacche bianche che simboleggiano il seme del Signore della Foresta. Il vischio é lì a ricordarci che la vita non fa che rinnovarsi, che é sempre produttiva e costante.
Mentre la Luna della Quercia si fa piena nel cielo di dicembre, ricordate che siete parte integrante delle opere del Cosmo, proprio come nel mondo nel quale vi risvegliate ogni giorno. Celebrate il ritorno del Figlio Divino e della Nuova Luce acconciandovi con ramoscelli di vischio e regalando candele per ricordare anche alle altre persone che con i loro percorsi individuali di luce sono singole fiamme del Nuovo Sole.
Suggerimenti per festeggiare la Luna della Quercia:
·         Indossate abiti bianchi e gialli per dare il benvenuto al Sole.
·         Usate candele bianche e bruciate incenso puro.
·         Per il banchetto, servite biscotti allo zenzero con succo di mele o sidro speziato.

Prendete una candela, e decoratela con simboli e con l’agrifoglio. Attribuite alla candela tutti i problemi o cattive abitudini che avete preso durante l’anno, accendetela e liberate tutte le cose spiacevoli.
Lasciate consumare la candela, poi gettate l’agrifoglio nel camino (o bruciatelo in un piatto di coccio e spargetene le ceneri al vento). Sappiate che la vita é ricominciata.
Se questa Luna cade prima del solstizio d’inverno, accendete una candela per facilitare la nascita del Sole. Iniziate con il benedire un portacandele bianco o giallo.
Lasciate consumare la candela e prima che si spenga accendetene un’altra dalla stessa fiamma. Spegnete l’ultima candela nel giorno del solstizio d’inverno.


Sunkmanitu tanka - il mondo 

degli Indiani d'America






La Spiritualità degli Indiani d'America

I PELLEGRINI, I PADRI FONDATORI E GLI INDIANI (PARTE 1)

Quando i Pellegrini raggiunsero le coste del New England, durante quel primo inverno americano restarono a bordo delle loro navi. I diversi inverni che seguirono furono caratterizzati da difficoltà e privazioni. Quella prova si sarebbe rivelata fatale se non fosse stato per la generosità e lo spirito di condivisione degli Indiani, che li mantennero in vita e gli insegnarono a vivere su questa terra, a seminare il granturco, un nuovo cibo particolarmente nutriente che l'agronomia indiana aveva sviluppato e coltivato partendo da un'erba del Centro-America.
Era gente che viveva da sempre sulla sua terra e che si trovava improvvisamente al cospetto di un'altra razza: nuovi venuti con una pelle di colore diverso, vestiti in modo bizzarro, che giungevano su un'immensa canoa dopo aver ormeggiato in un'ansa naturale dell'oceano. 
Il primo gesto dei Pellegrini una volta sbarcati fu quello di svaligiare una scorta di granturco degli Indiani. Gli stessi Pellegrini lo ammettono, avendolo annotato nei loro diari. Raggiunsero la riva e rubarono le provviste degli Indiani. Questi li lasciarono fare, magnanimamente, pensando che quella nuova gente dovesse avere una gran fame se sbarcava per prendersi il granturco di qualcun'altro. Gli Indiani non protestarono, non inviarono una missione di guerra nè chiesero che il maltolto venisse restituito. Permisero ai Pellegrini di tenersi quel granturco, ma non solo: quando sopraggiunse la primavera, insegnarono loro a piantarlo e coltivarlo da soli, introducendoli alla fertilizzazione naturale, una pratica ancora sconosciuta in Europa. Li mantennero in vita! Possiamo immaginare che genere d'accoglienza avrebbero ricevuto gli Indiani, se avessero deciso di costruire una canoa sufficientemente grande da affrontare l'oceano Atlantico e fossero migrati a Est sino a risalire il Tamigi o il Reno, per poi scegliersi un appezzamento su cui coltivare il loro granturco? E cosa sarebbe successo se magari ne avessero rubato un po' dalle scorte dei vicini? Per quel che so dei costumi europei dell'epoca, dubito che avrebbero ricevuto un'ospitalità altrettanto generosa di quella che ricevettero i Pellegrini.
Vista la condotta "nobile" di quei "selvaggi" dovremmo analizzare la loro organizzazione sociale e politica, ma lo faremo la prossima settimana.



Frasi epiche



Harry, Ron e Hermione si imbattono per caso in Fuffy, il cagnolino a tre teste.
Hermione: "Avete qualche altra idea brillante che ci faccia uccidere - o peggio - espellere?"
Ron: "Quella ha bisogno di rivedere le sue priorità."


Silente: "Quello che è accaduto nei sotterranei tra te e il professor Raptor è segretissimo, perciò tutta la scuola lo sa . . . "


Harry, Ron e Hermione stanno escogitando un piano per entrare in possesso di tutti gli ingredienti per la pozione polisucco.
Harry: "Provocare confusione di proposito durante la lezione di Pozioni di Piton è pericolosissimo almeno quanto cacciare un dito nell'occhio di un drago addormentato."
LUPPOLO
90's


Portishead - Roads

giovedì 27 dicembre 2012