Konrad Lorenz è stato il fondatore dell'etologa, che consiste nello studio comparato degli animali e dell'uomo. Eminente scienziato grazie alle sue osservazioni e studi sul campo, nel prato di casa sua o lungo le rive del Danubio, riceve sette lauree honoris causa e, nel 1973, il premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina insieme a Niko Timbergen e a Karl von Frish.
Sembra che il primo incontro totemico di Lorenz sia avvenuto quando aveva circa 5 anni e ricevette in dono un anatroccolo. Forse questo incontro di sguardi di due cuccioli, uno d'uomo e uno palmipede, fu la scintilla, l'ispirazione che segnò i passi a venire di Lorenz.
Il suo vero totem fu però Martina . ..
Lorenz attendeva una schiusa di uova di anatra selvatica. Ormai era adulto, uno scienziato affermato, osservatore, studioso e voleva indagare il miracolo della nascita e della schiusa delle uova. Egli osserva per ore le fatiche del pulcino per aprirsi un varco, uscire dall'uovo, cercare di sollevare la testa sul collo ancora fragile . . . Finché la piccola oca selvatica riesce a sollevare la testolina il suo sguardo incrocia quello dello studioso. Da questo scambio nacque lo studio di quello che chiamiamo imprinting, un esserino tanto piccolo e appena venuto alla vita è stato fautore di un'importantissima scoperta, un pensiero geniale, un passo avanti per la scienza naturalistica . . . ma per Lorenz fu molto di più.
Presto si rese conto che la piccola oca selvatica lo cercava, lo chiamava, comunicava con lui come se fosse "mamma oca".
A nulla valsero i suoi tentativi di inserire la piccola in una covata di una delle sue oche domestiche: la piccola strillava disperata perchè in natura, senza la mamma, un pulcino d'oca è condannato a morte certa. E questa piccola oca cercava la sua mamma: uno scienziato barbuto.
Quando Lorenz se ne rese conto non potè fare altro che adottare la piccola che fu ribattezzata Martina.
Martina dormiva con lui, si accovacciava sotto la sua sedia mentre lui lavorava ai suoi scritti; Martina più delle altre 9 oche della sua schiusa aveva ricevuto l'imprinting umano, si dimostrava indissolubilmente legata allo scienziato. Fu così che quella lontana estate sulle rive del Danubio un piccolo pulcino fu la scintilla che accese il grande fuoco di Konrad Lorenz, che ricevette in seguito numerosi riconoscimenti proprio per aver redatto il maggiore e più approfondito studio sull'oca selvatica.
Tutti ormai possono aver scordato il suo acquario e le sue taccole: l'immagine di Lorenz che rimarrà indelebile per i decenni a venire è quella di un anziano canuto e meditabondo che passeggia lungo un corso d'acqua indossando degli stivaloni . . . seguito dalle sue oche selvatiche.
Tutto cominciò all'incirca 22 o 23 anni fa, tra gli scaffali polverosi di una biblioteca scolastica, mentre frugavo tra libri che nessuno leggeva mai . . . Fu così che mi imbattei ne "L'anello di Re Salomone" e conobbi quest'uomo e la sua mente meravigliosa, che segnò indelebilmente la mia vita, i miei interessi e le mie passioni.
RispondiEliminastoria interessante e commovente
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