EQUINOZIO DI
PRIMAVERA E FESTA DI OESTARA
Eccoci
arrivati al fatidico giorno, il 20 marzo. Oggi è l'equinozio di primavera,
iniziato esattamente alle ore 18.14, e si festeggia il Sabbat di Ostara o Primiera.
La festa di
Ostara celebra la rigenerazione della natura e la rinascita della vita. Il nome
Oestara proviene dal Latino ed era il nome della Dea della primavera Eostre.
Questa Dea è collegata ad una dolce legenda: un piccolo coniglietto voleva così
tanto piacere ad Eostre che lasciava in giro uova sacre in suo onore e le
decorava con i colori dell'arcobaleno. Quando il coniglietto si presentò davanti
alla Dea con il suo dono, lei fu così contenta che desiderò dividere la sua
gioia con tutti gli uomini della terra e chiese al piccolo coniglietto di
andare in giro per il mondo a donare le piccole uova colorate. Le famose uova
di pasqua, derivano proprio da questa vecchia leggenda. Oestara celebra il
ritorno della fertilità della terra, e già si vedono i primi fiori attendere
gli insetti che spargeranno il polline, fecondandoli.
Nelle tradizioni druidiche la primavera astronomica è festeggiata nelle
ricorrenze di Imbolc, Ostara e Beltane che rispettivamente ne scandiscono il
tempo:
Imbolc (2 febbraio) come rappresentazione dei primi movimenti naturali
di rinascita, Ostara come dimostrazione effettivamente percepibile e Beltane
(30 aprile) come massima esplosione, in cui tutta la Natura esterna la propria
vitalità.
Sia a Roma che in altri paesi del Mediterraneo l'inizio dell'anno era
segnato dall'avvento dell'Equinozio di primavera e nel culto di Mithra (dio ellenistico e romano)
addirittura si fa riferimento ad esso come data solenne dell'inizio di tutti i tempi. In
questo periodo dell'anno pagano a Roma si celebravano le feste
"Tristia" e le "Hilaria" in onore di Attis, figlio di
Cibele (un'antica
divinità dell’Anatolia, che vi ricordo essere l’attuale Turchia, venerata
come Grande Madre, dea della natura, degli animali e
dei luoghi selvatici), mentre in Grecia si svolgevano le "Adonie",
in onore del bellissimo Adone, l'amato di Afrodite. Anche in questo caso come
per le feste precedenti, il fuoco e la luce la fanno da padroni nella simbologia
celebrativa, tanto che è rimasta intatta per secoli la tradizione di accendere
sui campi delle colline più alte i grandi fuochi di Ostara.
Il perfetto equilibrio tra la tenebra e la luce è segnato dall'equinozio di
primavera, e la parola stessa derivante dal latino "æquus nox", sta a
significare che il periodo di tempo che passa tra il periodo notturno e quello
diurno è uguale. Dopo l’equinozio, le ore di luce sostituiranno gradualmente
quelle di buio. Primiera è il risveglio di tutta la natura dal lungo letargo
invernale, periodo di tempo in cui il seme germogliato a Candelora comincia pienamente
la sua manifestazione di forza inarrestabile.
Sebbene l'atmosfera equinoziale porti al nostro organismo influssi
benevoli, dobbiamo tenere presente che ogni cambio stagionale repentino può
favorire l'insorgere di instabilità e nervosismo, per questo motivo sarebbe
bene in questo periodo trattare con maggiore attenzione il nostro fisico,
magari apportando alcune modifiche alla nostra dieta alimentare. Primiera è un
periodo di innovazione pratica, è tempo di mettere in atto tutti i validi
propositi che ci siamo prefissi durante il nostro lungo "ascolto
interiore" invernale, magari ritagliando quel tempo che solitamente non
possiamo concederci durante il resto dell'anno per riuscire ad accrescere il
nostro cammino misterioso, la nostra rinascita esoterica. Un ottimo spunto,
vista la stagione propizia, potrebbe essere quello di cominciare a coltivare un
piccolo orto, anche solo per impreziosire la nostra cucina o per arricchire la
nostra conoscenza in fatto di tisane depurative.
DETTO QUESTO.....BUONA FESTA DI OESTARA A
TUTTI!!!!!!!!
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