Il dizionario fa derivare il termine "zucca" da "cocutia" ("testa"), poi trasformato in "cocuzza", "cozuccae" e, infine, zucca.
I romani conoscevano solo un piccolo tipo di zucca, la Lagenaria Vulgaris. Si trattava di un esemplare dai frutti piccoli, ma indispensabili per realizzare una fiaschetta utili a contenere il vino, sale, latte o cereali; la importarono con molta probabilità dall’Asia Meridionale, più precisamente dall’India.
Solo con la scoperta dell’America si conosceranno esemplari più grandi, come per esempio la Cucurbita maxima e la Cucurbita moschata. Questi due esemplari sono originari del Messico, mentre in America Centrale sono stati rinvenuti semi risalenti al 6000 a.C. Le maracas, il tipico strumento a percussione sudamericano, in origine erano costituite da una zucca cava riempita di sassolini o semi secchi.
La zucca è un frutto estremamente prolifico, per questo motivo in Europa inizialmente fu usata per sfamare il popolo contadino che col passare del tempo ne ricavò svariate ricette . Le lunghe carestie fecero cadere i pregidizi sulle zucche e iniziarono a essere apprezzate anche dalle classi sociali più abbienti.
Per i taoisti cibarsi dei semi di zucca voleva dire garantirsi l’immortalità, per loro rappresentava infatti un importante simbolo di vita.
Nei Balcani i semi di zucca sono invece, curiosamente, soprannominati “afrodisiaco del sultano”.
Nell'interpretazione dei sogni la zucca viene considerata un cattivo auspicio, mentre i semi di zucca rappresenterebbero una decisione importante.
Nei paesi anglosassoni la zucca è utilizzata per la costruzione della Jack-o'-lantern, caratteristica lanterna rudimentale utilizzata durante la festa di Halloween per scacciare Spiriti maligni che secondo la leggenda vagano sperduti sulla terra e si dice che se una persona o un animale posseduto da uno di questi spiriti si avvicini alla casa in cui è presente una zucca quest'ultima si illumini di un azzurro intenso e lo spirito che tenta di entrarvi viene intrappolato nella fiamma della zucca.
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