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sabato 11 gennaio 2014


Le fronde raccontano
miti e leggende


Gli alberi sono liriche che la terra scrive sul cielo.
Kahlil Gibran.

Seconda parte.



CEDRO del Libano
Simbolo di immortalità e di eternità. Era raccomandato per onorare la divinità e si riteneva fosse capace di scacciare gli spiriti maligni. Il suo legno era molto
resistente.
Nell'Antico Testamento è citato spesso per la robustezza e il profumo.




CIPRESSO
Simbolo di morte era sacro a Dite e a Plutone e impiegato sia nei recinti funerari che nella statuaria.
MITO
Il giovinetto Ciparisso viveva in compagnia di un grande cervo dalle corna d'oro. Era solito accostarsi alle case offrendo il collo alle carezze di tutti. Un giorno il cervo si adagiò sull’erba stremato dal caldo e Ciparisso
inavvertitamente lo trafisse con un giavellotto. Disperato il giovane decise di togliersi la vita chiedendo agli dei di poter
portare un lutto eterno. (Ovidio,Metamorfosi, X, 106-142). Venne così mutato nell'albero che porta il suo nome; e in cipressi furono trasformate anche le figlie di Eteocle, disperate per la morte del padre e dello zio che si erano sgozzati a vicenda.
Per il suo aspetto fallico si considerava simbolo della fertilità
e per questo veniva donato agli sposi. Statue intagliate nel suo
legno caratterizzate da enormi attributi erano poste dai Romani a guardia di campi, giardini e vigne.
PROPRIETA’
Dalle foglie e dai frutti in epoca romana si ricavava un olio

utilizzato per i profumi. Gli infusi o i decotti di tintura di cipresso curavano flebiti, varici, emorroidi.
FICO
Sacro a Marte e Dioniso.Fra Maggio e Giugno si praticava il caprificio che
consisteva nell'appendere, alle piante di fico domestico dei rami di caprifico
con i loro profichi, dai quali uscivano insetti che trasportavano il polline nei veri fichi.

MITO
L’albero era legato al mito sulle origini di Roma. La cesta che conteneva i Romolo e Remo si arenò nel luogo in cui cresceva il Ficus Ruminalis sotto il quale la lupa nutrì con il suo latte i due
gemelli. Il legame con il latte è dovuto alla somiglianza con la sostanza che fuoriesce dal frutto“...lattiginoso nel corso della maturazione, mentre è simile al miele nel frutto maturo. Essi invecchiano 
sull’albero e da vecchi stillano gocce simili a gomma”. (Plinio, Storia Naturale,XVI, 72)
FESTE
Durante le Falloforie veniva portato in processione un fallo rituale intagliato nel legno di questo albero come simbolo di Dioniso. L'ostensione del fallo aveva una funzione importante anche nell'iniziazione ai Misteri che consisteva nello scoprimento del fallo nascosto nel liknon (= il cesto): l'organo generatore «di Colui che aveva vinto la morte».In luglio si svolgevano le Nonae Caprotinae, durante le quali le donne bevevano lattice del fico selvatico e si percuotevano a vicenda con rami dell'albero.
FRASSINO
Era sacro a Poseidone e dimora delle ninfe Meliadi. La ninfa Melfa sposò Inaco al quale diede tre figli: Egialeo, Fegeo e Foroneo.Con il legno di questo albero fu costruita l’arma con cui Achille
uccise Ettore. Fra i Celti era simbolo di rinascita capace di operare guarigioni miracolose.
PROPRIETA’
Era considerato miracoloso contro i morsi dei serpenti.

(a cura di Beatrice Orsini. Per
approfondire: A. Cattabiani,
Florario: miti, leggende e simboli di
fiori e piante, Milano, Mondadori,
ed.1998)

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