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sabato 11 gennaio 2014

Le cronache di Jade

Ho deciso di annoiarvi un pochino, di mira non c'è molto da dire a parte un messaggio in krukko che ho tradotto utilizzando il codice enigma che dice di cliccare il fesso con le palle in mano perchè ci sono delle offerte inutili e trascurabili.
Ultimamente il fil rouge della chat è "Come sta Jade?" e "Come sta Ross?" da parte mia posso parlavi del gatto, il mio famiglio nero terrorizzato dalle scope anche se le mie non volano affatto... ^^

23 settembre 2002, ora di pranzo circa, correvo per strade di campagna nel miranese, le classiche strade agricole della pianura padana: campi, pannocchie, pascoli, pannocchie, ancora pannocchie e una casa ogni quarto d'ora.
Davanti a me un macchinone, una berlina scura, arriviamo ad una curva vicino ad un gruppetto di case e vedo che gli incivili del macchinone gettano una cosa scura dal finestrino, giusto dentro il fosso.
Rallento... non per curiosità ma perchè il furgone non tiene proprio così bene le curve... e vedo nel fosso un gattino che annaspa nell'acqua. Era stata una settimana molto piovosa e quello era il primo o secondo giorno di sole, me lo ricordo bene così come ricordo il mio primo pensiero: ora li inseguo, alla faccia del carico, gli azzoppo l'auto e li scasso di botte con il manico del cric. Poi la lucidità ha avuto la meglio e ho deciso di tirare un sacrosanto frenone, 4 frecce al volo in curva in mezzo alla strada e sono andata in fosso a recuperare il micio. L'acqua mi arrivava a metà coscia e il piccoletto perdeva sangue dal musetto, doveva essersi escoriato atterrando in malo modo, in ogni caso riesco a tirare fuori il micio dall'acqua e mi accorgo che la frenata e il furgone mollati in mezzo alla strada hanno attirato l'attenzione.
In quel punto ci sono 4 o 5 case, non ricordo con precisione, e tutti erano usciti a vedere cosa fosse successo, quindi raccontai dell'auto e del gatto e con mia grande amarezza sentii che era un posto 'canonico' per gli abbandoni lampo, tutti avevano diversi animali che gli erano stati lanciati dentro casa, nei campi, fuori del cancello. Nessuno aveva posto per un gatto... chi ne aveva già una decina, chi aveva cani aggressivi, fatto sta che quel batuffolino nero non era di certo il benvenuto. Ok lo porto via, gli cercherò una casa. Faccio per andarmene quando una signora mi dice: non puoi andare via tutta bagnata, ti do una tuta di mio figlio... un'altra signora mi dice: anche un panno per asciugare il gattino... un ragazzo mi porta una scatola per tenere il micio in furgone.
Non era una contrada di stronzi, era gente gentile e disponibile, pronta a dare una mano, sono tornata in seguito a ringraziarli e ancora si ricordavano di me...
Fatto sta che ho portato con me il micio al lavoro per una settimana, cercandogli una sistemazione, ma settembre è un brutto momento, ad agosto gli infami di tutta Italia si liberano degli animali per le ferie nei modi più beceri e sembra che nessuno abbia più posto per una piccola creatura sfortunata.
Una creatura tanto piccola che non si capiva se fosse maschio o femmina, una creatura nera come la pece con i baffi bianchi e due occhi verdi come pezzi di giada. E Giada fu il suo nome per dieci giorni, finchè mi accorsi che mostrava tutti gli inequivocabili segni della sua mascolinità... ma che fare? rispondeva al nome, ormai era il mio gatto... fu così che Giada diventò Jade, il trovatello, il principe monello, il teppista che non aveva mai fatto le fusa tranne una volta, una notte, dopo 5 o 6 giorni che lo portavo con me, quando si arrampicò sul letto e venne a dormire vicino alla mia testa sul cuscino... purrrrr purrrrrr... sei la mia mamma vero?
E il giorno dopo non venne con me in furgone, rimase a casa.

1 commento:

  1. conoscevo la storia di jade ,ma grazie per avermi dato il modo di rileggerla:) ci sta parla di noi della tana :) della chat di questi giorni dove sono ross e jade i protagonisti...

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