Il lupo fu, all'inizio, considerato un essere diabolico, per lo meno dai primi uomini, in quanto era un diretto concorrente dell'uomo nella caccia e, dunque, nella lotta alla sopravvivenza. Gli sciamani delle società della caccia speravano di trarre vantaggio dall'immagine del lupo, considerato predatore implacabile egli sciamani lapponi potevano diventare dei lupi, come pure gli sciamani siberiani.
Animale iperboreo, il lupo incarna inoltre la luce primordiale originale, lo si ritrova infatti al centro di tutte le tradizioni nordiche, è l’animale che vede la notte, infatti i suoi occhi al buio sono luminosissimi.
Il lupo, per meglio dire il suo simbolo, è entrato a far parte delle leggende anche dei popoli del Nord Europa.
Nelle regioni siberiani esso rappresenta la fecondità, (Marte, il fallo), per i Mongoli, ad esempio, è l’antenato del conquistatore Gengis Kan.
Il lupo bianco, Fenrir fu associato, nei paesi scandinavi arcaici, al dio della vittoria Tyr, ed alla di lui runa Taiwaz. A questo dio nordico, al lupo fu attribuito anche un significato magico, giacché essendo stato incatenato dagli dei in tre occasioni – altre fonti riportano nove volte – sarebbe sempre riuscito a liberarsi dalle catene di ferro con le quali era legato.
L’ultima volta, però Odino riuscì a legare Fenrir con la catena Gleipnir fabbricata da un elfo della terra con differenti materiali.
Proseguendo nell’osservazione mitica del Lupo, osserviamo che secondo l’Astrologia Tradizionale, quest’animale è posto sotto l’influenza di Marte e di Saturno.
Il lupo è, altresì, una minaccia naturale per il simbolo centrale della cristianità, ovvero l'agnello: il lupo rappresenterebbe la crudeltà, ma non dello stesso avviso doveva essere stato San Francesco.
Gli Indiani delle praterie del Nord America considerano il coyote, o lupo delle praterie, come un ingannatore e, ancora, nel linguaggio corrente, essere un "vecchio lupo" esalta il vissuto dell'individuo a cui è diretto l'"apprezzamento". Sulla costa dell'America nord occidentale, il lupo conferisce allo sciamano poteri soprannaturali e curativi. A tale scopo lo sciamano è solito indossare una maschera dell'animale e anche il cappello dello sciamano Tlimgit è decorato con la forma del lupo.
Al Museo Capitolino di Roma vi è, infine, una statua bronzea rappresentante la lupa mentre allatta i gemelli: non si può dimenticare l'origine leggendaria della città di Roma antica, legata inesorabilmente alla lupa. Romolo e Remo, figli illegittimi di Marte e di una Vestale, vengono abbandonati sul Tevere al loro destino finché una lupa li trova e li allatta. Romolo e Remo fonderanno, poi, Roma e la loro madre adottiva diverrà il simbolo della città e l'espressione della natura predatrice dell'Impero Romano. I Lupercales, festa romana di un dio della fertilità, rendono poi omaggio alla lupa leggendaria.
Animale iperboreo, il lupo incarna inoltre la luce primordiale originale, lo si ritrova infatti al centro di tutte le tradizioni nordiche, è l’animale che vede la notte, infatti i suoi occhi al buio sono luminosissimi.
Il lupo, per meglio dire il suo simbolo, è entrato a far parte delle leggende anche dei popoli del Nord Europa.
Nelle regioni siberiani esso rappresenta la fecondità, (Marte, il fallo), per i Mongoli, ad esempio, è l’antenato del conquistatore Gengis Kan.
Il lupo bianco, Fenrir fu associato, nei paesi scandinavi arcaici, al dio della vittoria Tyr, ed alla di lui runa Taiwaz. A questo dio nordico, al lupo fu attribuito anche un significato magico, giacché essendo stato incatenato dagli dei in tre occasioni – altre fonti riportano nove volte – sarebbe sempre riuscito a liberarsi dalle catene di ferro con le quali era legato.
L’ultima volta, però Odino riuscì a legare Fenrir con la catena Gleipnir fabbricata da un elfo della terra con differenti materiali.
Proseguendo nell’osservazione mitica del Lupo, osserviamo che secondo l’Astrologia Tradizionale, quest’animale è posto sotto l’influenza di Marte e di Saturno.
Il lupo è, altresì, una minaccia naturale per il simbolo centrale della cristianità, ovvero l'agnello: il lupo rappresenterebbe la crudeltà, ma non dello stesso avviso doveva essere stato San Francesco.
Gli Indiani delle praterie del Nord America considerano il coyote, o lupo delle praterie, come un ingannatore e, ancora, nel linguaggio corrente, essere un "vecchio lupo" esalta il vissuto dell'individuo a cui è diretto l'"apprezzamento". Sulla costa dell'America nord occidentale, il lupo conferisce allo sciamano poteri soprannaturali e curativi. A tale scopo lo sciamano è solito indossare una maschera dell'animale e anche il cappello dello sciamano Tlimgit è decorato con la forma del lupo.
Al Museo Capitolino di Roma vi è, infine, una statua bronzea rappresentante la lupa mentre allatta i gemelli: non si può dimenticare l'origine leggendaria della città di Roma antica, legata inesorabilmente alla lupa. Romolo e Remo, figli illegittimi di Marte e di una Vestale, vengono abbandonati sul Tevere al loro destino finché una lupa li trova e li allatta. Romolo e Remo fonderanno, poi, Roma e la loro madre adottiva diverrà il simbolo della città e l'espressione della natura predatrice dell'Impero Romano. I Lupercales, festa romana di un dio della fertilità, rendono poi omaggio alla lupa leggendaria.
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