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martedì 20 marzo 2012


EQUINOZIO DI PRIMAVERA  E FESTA DI OESTARA

Eccoci arrivati al fatidico giorno, il 20 marzo. Oggi è l'equinozio di primavera, iniziato esattamente alle ore 18.14, e si festeggia il Sabbat  di Ostara o Primiera.

La festa di Ostara celebra la rigenerazione della natura e la rinascita della vita. Il nome Oestara proviene dal Latino ed era il nome della Dea della primavera Eostre. Questa Dea è collegata ad una dolce legenda: un piccolo coniglietto voleva così tanto piacere ad Eostre che lasciava in giro uova sacre in suo onore e le decorava con i colori dell'arcobaleno. Quando il coniglietto si presentò davanti alla Dea con il suo dono, lei fu così contenta che desiderò dividere la sua gioia con tutti gli uomini della terra e chiese al piccolo coniglietto di andare in giro per il mondo a donare le piccole uova colorate. Le famose uova di pasqua, derivano proprio da questa vecchia leggenda. Oestara celebra il ritorno della fertilità della terra, e già si vedono i primi fiori attendere gli insetti che spargeranno il polline, fecondandoli.

Nelle tradizioni druidiche la primavera astronomica è festeggiata nelle ricorrenze di Imbolc, Ostara e Beltane che rispettivamente ne scandiscono il tempo: 
Imbolc (2 febbraio) come rappresentazione dei primi movimenti naturali di rinascita, Ostara come dimostrazione effettivamente percepibile e Beltane (30 aprile) come massima esplosione, in cui tutta la Natura esterna la propria vitalità. 
Sia a Roma che in altri paesi del Mediterraneo l'inizio dell'anno era segnato dall'avvento dell'Equinozio di primavera e nel culto di Mithra (dio ellenistico e romano) addirittura si fa riferimento ad esso come data solenne dell'inizio di tutti i tempi. In questo periodo dell'anno pagano a Roma si celebravano le feste "Tristia" e le "Hilaria" in onore di Attis, figlio di Cibele (un'antica divinità dell’Anatolia, che vi ricordo essere l’attuale Turchia, venerata come Grande Madre, dea della natura, degli animali e dei luoghi selvatici), mentre in Grecia si svolgevano le "Adonie", in onore del bellissimo Adone, l'amato di Afrodite. Anche in questo caso come per le feste precedenti, il fuoco e la luce la fanno da padroni nella simbologia celebrativa, tanto che è rimasta intatta per secoli la tradizione di accendere sui campi delle colline più alte i grandi fuochi di Ostara.

Il perfetto equilibrio tra la tenebra e la luce è segnato dall'equinozio di primavera, e la parola stessa derivante dal latino "æquus nox", sta a significare che il periodo di tempo che passa tra il periodo notturno e quello diurno è uguale. Dopo l’equinozio, le ore di luce sostituiranno gradualmente quelle di buio. Primiera è il risveglio di tutta la natura dal lungo letargo invernale, periodo di tempo in cui il seme germogliato a Candelora comincia pienamente la sua manifestazione di forza inarrestabile.
Sebbene l'atmosfera equinoziale porti al nostro organismo influssi benevoli, dobbiamo tenere presente che ogni cambio stagionale repentino può favorire l'insorgere di instabilità e nervosismo, per questo motivo sarebbe bene in questo periodo trattare con maggiore attenzione il nostro fisico, magari apportando alcune modifiche alla nostra dieta alimentare. Primiera è un periodo di innovazione pratica, è tempo di mettere in atto tutti i validi propositi che ci siamo prefissi durante il nostro lungo "ascolto interiore" invernale, magari ritagliando quel tempo che solitamente non possiamo concederci durante il resto dell'anno per riuscire ad accrescere il nostro cammino misterioso, la nostra rinascita esoterica. Un ottimo spunto, vista la stagione propizia, potrebbe essere quello di cominciare a coltivare un piccolo orto, anche solo per impreziosire la nostra cucina o per arricchire la nostra conoscenza in fatto di tisane depurative. 

DETTO QUESTO.....BUONA FESTA DI OESTARA A TUTTI!!!!!!!!

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