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venerdì 16 marzo 2012

L'ottava Zolla


Ocimum Basilicum L.(Basilico)


Il nome deriva dal latino medievale basilicum, con origine dal greco basilikon (phyton) ("pianta regale, maestosa"), da basileus "re".
Di etimologia incerta, alcune interpretazioni ritengono sia così chiamato perché usato per produrre profumi per il re, o in riferimento all'utilizzo sacro delle antiche popolazioni Hindu, oppure, più semplicemente, per l'importanza "regale" conferita alla pianta.
Il nome è stato probabilmente confuso con quello del basilisco, la creatura mitologica greca descritta come un serpente dal veleno letale, col potere di uccidere con lo sguardo. Il basilico ne sarebbe stato l'antidoto.

un pò di storia
Il basilico è nativo e cresce selvatico nell’Asia tropicale e in India. Si diffuse dal Medio Oriente in Antica Grecia e in Italia dai tempi di Alessandro Magno, intorno al 350 a.C.. Solo dal XVI secolo iniziò ad essere coltivato anche in Inghilterra e, con le prime spedizioni migratorie, nelle Americhe,tra le varie ipotesi plausibili l'antica Persia, ma anche l'Africa tropicale: numerose cronache di "viaggiatori-esploratori" dell'800 elencarono molte specie di Ocimum reperite lì come se fossero nel loro habitat naturale. Tanta incertezza, dunque, poiché il basilico, che è stata considerata da sempre una pianta essenzialmente medicinale, ha spesso viaggiato insieme all'uomo in tutte le sue migrazioni. Nonostante le tante specie esistenti in ogni parte del mondo, infatti, nella storia non è quasi mai noto come alimento. Si sa che nel 1060 d.C in Cina era nominato in un libro di piante medicinali, ma ancor prima, nell'antico Egitto, il medico Serapione ne descriveva le qualità mediche così com'erano già note ai popoli Arabi. Anche i crociati dovevano conoscerne le qualità terapeutiche se di ritorno dalla terra santa ne riempivano le navi per scacciare gli insetti, le infezioni e i cattivi odori della putrefazione.
Credenze e superstizioni

Credenze e superstizioni
il basilico si contraddistingue anche, e forse soprattutto, per le curiose credenze che lo trovano da sempre protagonista.Fra le tante forse non tutti sanno che sia Greci che Romani erano convintissimi che per far crescere una sana piantina di basilico fosse necessario seminarla accompagnando l'operazione con insulti e maledizioni, mentre nel Medioevo per poterlo raccogliere si doveva prima purificare la mano destra lavandola a tre fonti diverse per tre volte, e poi adoperare un ramo di quercia. Il tutto indossando rigorosamente candidi abiti di lino. In alcuni miniature dei manoscritti dell'epoca il basilico è rappresentato come il simbolo dell'odio.
Con il passare del tempo i pareri sull'efficacia terapeutica del basilico si sono fatti sempre più discordanti. Per lungo tempo si era creduto che fosse altamente curativo nei casi di pazzia e demenza; altri, come Avicenna da Dioscoride, sostenevano invece che il suo uso provocasse sangue torbido e malinconico. Ma le superstizioni non furono un'esclusiva dell'antichità: nel 1800 alcuni inglesi residenti in India avevano preso l'abitudine di girare con una collana realizzata con legno di basilico: infatti credevano che neutralizzasse gli impulsi elettrici e quindi che...tenesse lontani i fulmini, come sosteneva la religione Indù. Nello stesso periodo, ma solo durante le eclissi, il basilico veniva anche mangiato e messo nelle riserve d'acqua per prevenire le contaminazioni.

Descrizione
Il basilico è una pianta erbacea annuale alta fino a 60 cm, con foglie opposte, ovali, lanceolate, a volte bollose, di 2-5 centimetri di lunghezza. Il colore delle foglie varia dal verde pallido al verde intenso, oppure è viola o porpora in alcune varietà. I fusti eretti, ramificati, hanno una sezione quadrata come molte delle Lamiaceae, e hanno la tendenza a divenire legnosi e frondosi.
I piccoli fiori bilabiati, bianchi o rosei, hanno la corolla di 5 petali irregolari. Gli stami sono 4 e gialli. I fiori sono raggruppati in infiorescenze all'ascella delle foglie.
I semi sono fini, oblunghi e neri.



Come si coltiva
Si semina in marzo-aprile in semenzaio e si trapianta in maggio, lasciando circa 20 cm tra una piantina e l'altra, in terreno fertile, in pieno sole o in mezz'ombra, o anche in vaso. Va innaffiato spesso. Per migliorare le foglie in grandezza e in fragranza e per aumentarne la quantità è bene tagliare i fiori man mano che compaiono.
Raccolta e conservazione
Le foglie si raccolgono da Maggio a Settembre, mano a mano che raggiungono la loro massima dimensione, recidendole alla loro inserzione sul fusto. Le sommità fiorite si raccolgono in Luglio - Settembre, tagliando il fusto con le forbici, due o tre foglie al di sotto dell’inflorescenza; per prolungare la fase vegetativa della pianta sopprimere le inflorescenze mano a mano che si formano.
Congelare o essiccare le foglie in luogo ben aerato e in ombra (da evitare accuratamente il sole). Prima di congelare, pennellare i due lati con olio d’oliva. Conservare le foglie intere in olio d’oliva con sale in vasi di vetro o porcellana al riparo da luce ed umidità. Conservare sott’olio o aceto.


Uso in cucina
Le sostanze odorose sono molo delicate perciò il basilico và manipolato con cura; non và cotto a lungo, nè soffritto, ma aggiunto a crudo. In cucina il basilico costituisce l'ingrediente base per il piatto tipico ligure: il pesto alle genovese. E' anche ottimo per la preparazione di minestre e minestroni, insalate e per il confezionamento di aceti aromatizzati.



Proprietà
E' utilizzato anche nel campo della salute, infatti le foglie e le sommità fiorite vengono utilizzate per preparare degli infusi che hanno azione sedativa, antispastica delle vie digerenti, stomachica e diuretica, antimicrobica. Utilizzato contro l'indigestione e come vermifugo.
Principi attivi:
Tutta la pianta contiene un olio essenziale ricco di estragolo (come il dragoncello) ed eugenolo (come il garofano), oltre a linalolo e terpeni.

Proprietà:
Le proprietà di questa essenza producono i seguenti effetti:
1-Antispasmodico: calma i disturbi della digestione, come gli spasmi gastrici (spasmi addominali), l'aerofagia (eccesso di gas ed eruttazioni) e i disturbi digestivi di origine nervosa; inoltre allevia l'emicrania dovuta, o associata, a una cattiva digestione.
2-Tonificante del sistema nervoso e cardiovascolare: si consiglia in caso di astenia, di esaurimento, di fatica e di ipotensione arteriosa (pressione bassa).
3-Galattogeno: aumenta la produzione del latte durante l'allattamento.
4-Emmenagogo: facilita le mestruazioni e diminuisce i dolori derivati da spasmi o da congestione uterina.






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