Midsummer’s Eve o la Vigilia della festa di mezza estate è una celebrazione del solstizio d’estate, che segna il giorno più lungo dell’anno.
Le tradizioni variano tra Svezia, Finlandia, Norvegia e Danimarca.
La Vigilia del solstizio d’estate è quasi come un giorno santo per gli scandinavi. Gli inverni in Scandinavia possono essere molto freddi e bui, in particolare – in alcuni luoghi il sole non sorge tutti i mesi – il Solstizio d’estate è sentito come una celebrazione della domenica, del ritorno della luce e dell’estate stessa. Questo significa che è il giorno dell’anno con più luce e quindi anche la notte più breve. Per coloro che vivono nel Nord del mondo questo accade sempre intorno al 20 giugno a seconda degli anni bisestili e così via. Sopra il circolo polare artico il sole non tramonta mai per circa un mese, quindi tutti i giorni, il sole è presente 24 ore su 24.
La tradizione prevede che i festeggiamenti della metà dell’estate avvengano all’aperto con un a pranzo all’aperto. I piatti tipici sono diversi: aringhe con panna acida, pesce, erba cipollina, le cipolle, le patate appena raccolte che sono servite lessate e fragole con il latte per dessert. Tra le molte bevande, la birra è la scelta preferita. Molti svedesi scelgono il sapore di vecchie ricette tradizionali. Le spezie più comuni che vengono utilizzate per fare i liquori tipici sono cumino, finocchio, sambuco, diversi frutti e semi di anice.
Le tradizioni variano tra Svezia, Finlandia, Norvegia e Danimarca.
La Vigilia del solstizio d’estate è quasi come un giorno santo per gli scandinavi. Gli inverni in Scandinavia possono essere molto freddi e bui, in particolare – in alcuni luoghi il sole non sorge tutti i mesi – il Solstizio d’estate è sentito come una celebrazione della domenica, del ritorno della luce e dell’estate stessa. Questo significa che è il giorno dell’anno con più luce e quindi anche la notte più breve. Per coloro che vivono nel Nord del mondo questo accade sempre intorno al 20 giugno a seconda degli anni bisestili e così via. Sopra il circolo polare artico il sole non tramonta mai per circa un mese, quindi tutti i giorni, il sole è presente 24 ore su 24.
La tradizione prevede che i festeggiamenti della metà dell’estate avvengano all’aperto con un a pranzo all’aperto. I piatti tipici sono diversi: aringhe con panna acida, pesce, erba cipollina, le cipolle, le patate appena raccolte che sono servite lessate e fragole con il latte per dessert. Tra le molte bevande, la birra è la scelta preferita. Molti svedesi scelgono il sapore di vecchie ricette tradizionali. Le spezie più comuni che vengono utilizzate per fare i liquori tipici sono cumino, finocchio, sambuco, diversi frutti e semi di anice.


Accanto alle credenze popolari ci sono anche quelle superstiziose. Nella tradizione magica, ad esempio, la notte del 24 e la prima mattina, rappresentano il momento più propizio per la raccolta di erbe e piante, o anche della rugiada, da usarsi poi nel corso dell’anno per rituali e altre operazioni. L’erba di san Giovanni il vischio, il sambuco, la verbena e l’artemisia sono tra le erbe da raccogliere in questa notte. Rinomata e preziosa e’ la rugiada di questa notte. Nel nord Europa, se una donna desiderava molti figli, doveva stendersi nuda nell’erba bagnata. Ciò anche se voleva bei capelli e una buona salute.
In questa festa, secondo un’antica credenza il sole (fuoco) si sposa con la luna (acqua): da qui i riti e gli usi dei falò e della rugiada, presenti nella tradizione contadina e popolare. Non a caso i simboli di San Giovanni sono il fuoco e l’acqua, con cui battezzava, una comoda associazione, da parte del cristianesimo, per sovrapporsi alle antiche celebrazioni pagane.
Così nel corso del tempo, c’è stato un intrecciarsi di tradizioni antiche, pagane e riti cristiani, che dettero origine a credenze e rituali in uso ancora oggi e ritrovabili perlopiù nelle aree rurali e nel nord Europa.
In questa festa, secondo un’antica credenza il sole (fuoco) si sposa con la luna (acqua): da qui i riti e gli usi dei falò e della rugiada, presenti nella tradizione contadina e popolare. Non a caso i simboli di San Giovanni sono il fuoco e l’acqua, con cui battezzava, una comoda associazione, da parte del cristianesimo, per sovrapporsi alle antiche celebrazioni pagane.
Così nel corso del tempo, c’è stato un intrecciarsi di tradizioni antiche, pagane e riti cristiani, che dettero origine a credenze e rituali in uso ancora oggi e ritrovabili perlopiù nelle aree rurali e nel nord Europa.
Nessun commento:
Posta un commento