Nel boschetto
gli alberi erano tutti innamorati
di una canna,
una cannuccia sottile,
che amava invece il vento,
il vento che porta la pioggia.
Così il boschetto l’aveva ripudiata.
La canna innamorata rispose:
“Per me, questo va bene.
Voi state pure tutti da una parte,
ché dall’altra c’è il vento della pioggia.
Così vuole il mio cuore”.
Il boschetto, offeso,
sentenziò la morte
per quell’innamorata dagli occhi di rugiada.
Chiamò il picchio dal becco forte,
e il picchio colpì nel cuore
tre, quattro, cinque volte
nel cuore della piccola canna.
Da quel giorno
la canna innamorata
divenne flauto
e da quel giorno
le ferite degli amanti
parlano con le dita del vento
e cantano,
ovunque nel mondo,
da quel giorno.
Sherko Bekas
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