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giovedì 27 dicembre 2012

e chi l'avrebbe mai detto???



Magari vi sembrerà che mi lamento sempre e che non mi va mai bene niente. E' vero. Verissimo. Sacrosanto. Ma ho le mie buone ragioni . . .
Sembrava che ci avessero concesso chissà quali benefici con i cristalli rosa a bordo campo, ma tutti si chiedevano se funzionino davvero perchè la differenza non si vede.
Infatti . . .
Detti cristalli funzionano ma, per vedere davvero la differenza, devi come minimo aver fatto 6/10 trasformazioni . . . e fare solo coltivazioni lunghissime!
Vi faccio un esempio facile facile, ho raccolto i dati di un paio di amici:

Giunchi fanfara, tempo di coltivazione:
- nessuna trasformazione 33h 59m 40s
- una trasformazione       33h 49m 28s
- tre trasformazioni         33h 29m 04s

Ecco il mitico benefit: su una coltivazione di 34 ore, con tre trasformazioni recuperi mezz'ora . . .
Grazie, grazie tante. La prossima volta che farò flame in pubblico mi giustificherò dicendo che è una risposta a questa presa x i fondelli.


Sunkmanitu tanka - il mondo 

degli Indiani d'America






I Simboli degli indiani d'America

Simboli Comuni a Diverse Tribù



Questo simbolo molto comune si può trovare, come dipinto murale, quasi ovunque nel vasto territorio americano: dalle terre degli Hopi nel sud-ovest, alla punta meridionale del continente americano, fino all'estremo nord del Canada. La cavalletta Màhu è conosciuta come il flautista gobbo. Come kachina (maschera tradizionale degli Hopi, che vi racconterò più avanti) prese il nome di Kokopilau, a causa della sua figura rigida e ingobbita (koko = legno, pilau = gobba).

Quando i primi uomini all'inizio dei tempi iniziarono le loro migrazioni, erano accompagnati da due esseri insetti (Mahu). Scalata un'alta montagna, vi incontrarono sulla cima un'enorme aquila. Uno dei due Mahu, parlando a nome degli uomini, le chiese se essa vivesse in quel posto già da molto tempo e se potesse conceder loro di accasarsi in quella terra. L'aquila rispose che viveva là già dalla creazione del quarto mondo e che avrebbe dovuto mettere a prova gli uomini, prima di poter concedere loro di rimanere.
Dopo una dura prova, che essi superarono, l'aquila colpì con una freccia il primo Mahu. Questo allora cominciò immediatamente a suonare una dolce e tenera melodia con il suo flauto. Quando l'aquila ebbe colpito anche il secondo Mahu e questo a sua volta prese a suonare una melodia ancora più dolce e tenera, essa riconobbe il loro potere: tramite le benefiche vibrazioni della loro musica, infatti, i Mahu avevano rafforzato il loro spirito e questo iniziò subito a guarire le loro ferite. Dopo di ciò l'aquila diede agli uomini il permesso di popolare quelle terre.
Da allora essi sono soliti cantare delle melodie ai loro bambini quando si ammalano, poichè sono coscienti della forza di guarigione contenuta dalla musica.

Figura (1) : Flauto blu
Figura (2): Flauto grigio
Figura (3): Spirito o Kachina

Idra

Eracle uccide l'Idra

L'Idra è un drago a forma di serpente e con molte teste, nata da Tifone ed Echidna. Aveva nove teste, di cui la centrale era immortale. Si parla anche di cinquanta teste d'oro. Qualsiasi testa venisse tagliata, subito ne rinascevano due. Il fiato ed il sangue dell'Idra erano velenosissimi e poteva sputare fuoco. Viveva nella palude di Lerna, nell' Argolide dove gli assassini venivano a purificarsi. Proteggeva un ingresso agli Inferi.
La seconda delle fatiche di Eracle era quella di uccidere l'Idra di Lerna. Grazie al nipote Iolao che bruciava le ferite delle teste per non farle ricrescere Eracle riuscì a tagliarle tutte anche quella immortale che seppellì sotto ad un masso. Bagnò la punta delle frecce nel sangue dell'Idra, per rendere le ferite inflitte da queste inguaribili.
L’Idra era un drago senza ali dal corpo massiccio e oltre al suo alito, anche il sangue era velenoso ed Eracle lo utilizzò per rendere mortali le sue frecce, ma finì per morire lui stesso a cuasa del veleno che sua moglie aveva messo su un mantello convinta fosse una pozione magica. Il serpente aveva la pelle verde e si nutriva di carne umana per questo faceva strage nei villaggi vicini a dove aveva dimora, per saziare la sua fame.

Nei bestiari medioevali esiste l'Hydrus, variante dell'Idra. Si fa inghiottire dai coccodrilli per poi lacerarne l'intestino.
Con Idra nel Medioevo si intendeva generalmente un drago a più teste che insieme al drago a tre teste era uno degli animali più temuti. Era feroce e pericoloso e viveva nell’acqua, come un serpente marino.

mercoledì 26 dicembre 2012

90 ma non fa paura . . .


E anche questa volta riecchime a livello 90, intravedo in lontananza la nuova trasformazione, la QUARTA TRASFORMAZIONE . . . so già che poi arriveranno visite in pellegrinaggio al villo a chiedere 'ma cosa succede dopo la quarta trasformazione?' e come al solito gli si risponderà: 'non succede un beato caxxo perchè non ci sono incentivi di nessun genere' si va solo avanti giusto per il gusto di stare in compagnia al villo con gli amici. 
Vorrei sfidare i tecnici a smentirmi, non sarei mai così felice di perdere una scommessa come in questo ambito, ma tanto già m'immagino che le prossime novità saranno stagioni a raffica dove spendere rubini per gli oggetti stagionali e nulla più. 
Come molti dicono: i rubini servono affinchè il gioco si mantenga. Ok, verissimo e sacrosanto, ma a questa banda di scimmie telematiche non viene in mente di guardare il mondo albero? Gente che si è trasformata e che ha mollato, gente che non si trasforma mai . . . a tutt'oggi ci sono oltre 100 giocatori che hanno superato il livello 100, fino ad arrivare ad oltre livello 150. Se ci fossero migliori incentivi per trasformarsi allora si che si userebbero più rubini, giusto per far crescere più velocemente gli edifici e per le fatine.
I giocatori più forti dovrebbero essere quelli con più trasformazioni all'attivo, con incantesimi migliori e altre stronzate, invece i più forti sono quelli che non si trasformano mai e che hanno passato il livello 100, con tutte le zone al massimo e il campo vaporizzato, MA CHE SENSO HA QUESTA COSA?
Ma ci sono i cristalli a bordo campo e il bonus mana . . . gne gne gneeeeee e chi ce lo fa fare di fare 25 trasformazioni solo per avere cristalli migliori e un bonus? In compenso ci sono gli edifici con livelli più alti, che ti costringono ad usare rubini altrimenti mai e poi mai con i tempi biblici che impiegano riusciresti a portarli al livello massimo . . . a meno che non fai una trasformazione ogni due anni o giù di lì, ok sto esagerando ma vedo che chi gioca senza rubini a ritmo sostenuto comunque non ce la fa, ci riescono solo i giocatori meno attivi, o meglio ci riuscirebbero . . . perchè sono quelli che ogni tanto mollano e svaniscono nel limbo del frost.
Egregi signori: contenti voi, contenti tutti, continuate imperterriti a mettere nuove stagioni sperando che tutti siano pronti a sfoderare la carta di credito, ma se non ci saranno incentivi importanti penso che non ci saranno grandi motivazioni, gli unici a spendere saranno solo quelli che hanno motivi diversi dal gioco in sè per stare qui a divertirsi e vedo che ne restano sempre di meno . . .

La caccia selvaggia ai Boschi di Lentiai

Da Lentiai, dove è visitabile la chiesa dell’Assunta con importanti opere pittoriche del secolo XVI, si procede in direzione Colderù, per arrivare nella frazione Boschi. La gente del luogo ricorda la leggenda della Catha Selvàrega (Caccia Selvaggia), una masnada di cani invisibili che di notte facevano sentire i loro ululati agghiaccianti sulle cime e i boschi circostanti. Una notte un contadino di Boschi, udendo questo frastuono, sparò dei colpi verso il cielo. Il mattino seguente, mentre stava uscendo per andare nella stalla, trovò davanti l’uscio di casa gambe e braccia di uomini. Terrorizzato, la notte seguente chiamò la Catha Selvarega che venisse a riprendersi le sue prede. Si dice che i cani fossero le anime dei cacciatori che non andavano mai a messa.

martedì 25 dicembre 2012



NATALE NEL MONDO
PARTE 9

USA


Il Natale piace quasi a tutti e coinvolge tutti, anche indirettamente, ma negli Stati Uniti questa passione è una vera e propria frenesia, una frenesia che diventa spesso spettacolo e sfarzo, dove non mancano manifestazioni di ogni genere e per tutti i gusti. Come accade nel nostro Paese, anche negli Stati Uniti il Natale è considerato federalmente una public holiday, il corrispettivo delle nostre feste segnate in rosso sul calendario, uffici e attività commerciali sono quindi chiusi, ma nel periodo precedente le attività fervono. Gli americani normalmente trascorrono le feste in famiglia ed è molto radicata la tradizione del cenone di Natale tra il 24 e il 25 dicembre, ma, vista l’estensione geografica del Paese, è la latitudine che detta le diverse modalità secondo cui il cenone si svolge: così negli stati più freddi – dove la notte di Natale spesso e volentieri nevica – la cena si svolge in casa, magari col caminetto acceso, mentre in aree più calde, come in California o in Florida, spesso i pasti si consumano all’aperto, a volte anche in spiaggia. Le case poi sono un trionfo di addobbi fatti con rami di alberi, vischio, agrifoglio e, naturalmente, non mancano le luci esterne, tanto che interi quartieri sono illuminati a giorno proprio a causa delle luminarie. Da non dimenticare che in molte città statunitensi vengono organizzate competizioni proprio relative alle decorazioni luminose.  In USA ci sono diverse tradizioni per festeggiare il Natale a causa della sua natura multi-culturale. Molti usi e costumi sono simili a quelli della Gran Bretagna, Francia, Italia, Olanda, Polonia e Messico. Santa Claus, il Babbo Natale con le sembianze che conosciamo noi è nato proprio negli Stati Uniti nel 1860 ed è stato chiamato San Nicola, Sintaklaas. Le case americane vengono decorate con agrifoglio, vischio e rami di alberi. Si usa addobbare la casa anche con stringhe di popcorn e caramelle. In America la cena di Natale tradizionale è a base di tacchino arrosto con verdure e salse di mirtilli. Per il dessert il dolce tipico è il Christmas pudding con salsa al brandy, e il mince pies, ovvero una tortina di pasta frolla ripiena di frutta secca. Secondo la tradizione popolare, le mince pie sono il cibo preferito di Babbo Natale. Per questo si lasciano una o due tortine sul bordo del caminetto (accompagnato da un bicchierino di brandy o di sherry e da una carota per la renna) come ringraziamento affinché le calze di Natale siano ben riempite di doni. Sempre secondo la tradizione, quando si prepara il ripieno per le mince pie bisogna sempre girare l'impasto in senso orario; girando in senso antiorario, infatti, si attirerebbe la cattiva sorte per l'anno a venire.
L’evento che dà ufficialmente inizio al Natale newyorchese è l’accensione dell’albero al Rockefeller Center. Quest’anno (2012) si è tenuto il 28 novembre. Il magnifico abete rosso norvegese con le sue 30.000 luci e la stella di Swarowsky, dà un aspetto sensazionale alla piazza, diventata per le feste natalizie, uno dei posti più frequentati dai turisti di tutto il mondo.


XMAS
LUPPOLO

Happy Christmas (War Is Over)
John Lennon



XMAS
LUPPOLO

All I Want For Christmas Is You
Mariah Carey


TRADIZIONI DI NATALE

UN BACIO SOTTO AL VISCHIO

Una volta, in un paesino di montagna, viveva un vecchio solitario, che aveva sempre anteposto il denaro e gli affari all'amore per il prossimo e per gli altri.
Era talmente avido che spesso, durante la notte , si alzava per contare il suo denaro senza riuscire più ad addormentarsi, ed era così disinteressato alle vicende altrui, che nessuno in paese gli voleva bene. Una notte di dicembre, era quasi Natale, dopo aver contato gli incassi della giornata e non riuscendo a prendere sonno, il vecchio decise di andare a fare una passeggiata. Nonostante fosse una notte buia e fredda, in lontananza, si sentivano canti e risate di bambini. A un tratto, udì qualcuno che pronunciava il suo nome, gli chiedeva aiuto e lo chiamava "fratello". Non avendo né fratelli né sorelle, il vecchio si stupì molto della cosa. Per tutta la notte continuò ad ascoltare le voci che raccontavano storie tristi e allegre, tutte quelle storie di vita quotidiana da cui lui, da sempre, aveva deciso di stare alla larga, di non interessarsene e scoprì la vita che si nascondeva dietro ogni persona. Iniziò a piangere, e pianse per tutta la notte senza mai smettere. La mattina dopo, le sue lacrime non erano sparite ma risplendevano appese al cespuglio sul quale lui si era appoggiato: era nato il vischio. L'usanza nordica vuole che il vischio, dono degli dei agli uomini, sia regalato all'inizio del nuovo anno come augurio e come oggetto magico per scacciare demoni e malefici.Con questo significato, viene appeso nel periodo natalizio sugli usci e alle finestre come potente talismano. 
Per una coppia, il gesto di baciarsi sotto al vischio sta a significare l'imminenza delle loro nozze (di solito entro l'anno).


XMAS
LUPPOLO

Let It Snow
Frank Sinatra