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mercoledì 9 maggio 2012

Racconti e leggende dall'Alto Adige


Castel del Porco


Castel del Porco era un piccolo maniero ove regnava la felicità e gli abitanti trascorrevano serenamente lo scorrere del tempo. Uno sventurato giorno però, Federico dalle Tasche Vuote, decise di conquistarlo, aiutato dai suoi temibili cavalieri.

Le battaglie che seguirono furono molto aspre e i valorosi soldati del castello, anche se in pochi, si difendevano con grande forza e coraggio. Ma Federico era persona molto superba e non si dava per vinto, così ordinò ai suoi uomini di assediare il castello giorno e notte.

Con il passare dei giorni all’interno della fortezza i soldati diventavano sempre più deboli perché il cibo scarseggiava e la situazione appariva disperata. L’unica cosa rimasta ancora da mangiare era un grosso porco, insufficiente per saziare tutti. Quando ormai tutto sembrava perduto, il capitano ebbe un’idea geniale e ordinò: “Cominciate a ridere, ballare e festeggiare. Arrostite il porco e gettatelo giù dalle mura!” Gli uomini rimasero sbalorditi chiedendosi se il loro comandante fosse uscito di senno, ma così fecero poiché riponevano grande fiducia in lui.

Quando Federico dalle Tasche Vuote udì i festeggiamenti e vide il porco gettato dalle mura, pensò che i suoi avversari avessero viveri ancora in abbondanza e forza per affrontare mille battaglie; così esclamò rosso dalla rabbia: “Sono invincibili, torniamo a casa!”

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