

sabato 24 settembre 2016
venerdì 23 settembre 2016
Pochi ma buoni
Siamo solo in 4 ma come si dice: meglio soli che male accompagnati! Dopo la trasformazione vedremo di reclutare qualche giocatore, per ora dopo le pulizie di primavera ci rifacciamo pure il look:
giovedì 22 settembre 2016
Ti imparo le mirapiante
La rosa è una pianta che manifesta per prima i sintomi di eventuali attacchi di patologie fitopatiche e fisiopatiche, presenza di parassiti, ma anche carenze minerali derivanti dal suolo. Un tempo, i vignaioli le piantavano nelle teste dei filari di vite per proteggere i loro vigneti, in quanto le rose fungevano da “sentinelle” essendo le prime ad essere colpite in caso di eventuali malattie. Ciò consentiva ai viticoltori di agire in modo tempestivo sul problema per prevenire i danni al raccolto. Le rose di conseguenza venivano messe in testa ai filari, principalmente per una questione di monitoraggio e controllo, in questo modo era più facile tenere sotto controllo i cicli biologici di insetti e funghi, attuando così la miglior difesa.
Oggi, con il mutare delle tecniche agrarie e di allevamento della vite, la messa a dimora delle rose nei vigneti è soltanto l’avanzare di un’antica tradizione, che, i vignaioli “nostalgici” e particolarmente attenti ai cicli biologici, continuano a tramandarla di filare in filare e di generazione in generazione, colorando le loro campagne.
La rosa ha un significato veramente complesso, poiché racchiude in sé simbologie tra loro totalmente contrastanti. Può infatti significare, contemporaneamente, perfezione celeste e passione terrena, tempo ed eternità, vita e morte, fecondità e verginità.
Il fiore della Rosa, forse anche per la sua struttura a forma rotonda (non dimentichiamo che in Occidente il cerchio era considerato sin dai tempi più antichi la perfezione) è stato sempre reputato simbolo di completezza: rappresenta, infatti, la profondità del mistero della vita, la bellezza, la grazia, la felicità, ma anche la voluttà, la passione ed è perciò, spesso associato alla seduzione.
Quando Afrodite nacque dalla spuma del mare e venne sospinta sulla costa di Cipro, la schiuma del mare si tramutò in petali di rosa, così narrano i miti greci.
Come simbolo di bellezza, perfezione, gentilezza e amore, la rosa porta con sè tutti questi attributi di Venere o Afrodite.
Fra tutti i fiori è considerato il più perfetto e perciò definita la Regina dei Fiori.
Le rose sono utilizzate in cucina per la preparazione di marmellate, sciroppi e gelatine, ma anche liquori e grappe.
martedì 20 settembre 2016
Mira el dito!
Questo sarà l'ultimo anno dell'evento latte e miele. La mail del supporto dice "purtroppo" personalmente non sono d'accordo. Credo che sia uno degli eventi più brutti che siano mai esistiti in gioco, gli abiti sono orrendi e le decorazioni fanno pena, a parte due cespugli con le bacche.
Ma chi se ne frega di mettere quella robaccia nel villo?
Ho screenato questi come esempio: water colorati intasati di rifiuti organici con lo scopettone dentro? Siamo seri, va bene UN chupa chupa, UN dolcetto, ma non si può fare un intero evento con roba del genere!
Vogliamo sprecare due parole sullo sfondo di default?
Ok non è una novità, da parte mia sono contraria, fosse per me lo sfondo base del villo dovrebbe essere verde. Punto. Ma se proprio devo scegliere preferisco i pini ai broccoli giganti. E le pizze... pizze di mucca, ecco cosa sono, tutti i sentieri segnati dal passaggio della mandria di mucche al pascolo, è obbligatorio teletrasportarsi per non pestarle tutte!
Ora sarebbe doveroso spendere due parole per gli asparagi giganti disseminati ovunque, tutto sommato credo che non mi strapperò i capelli sapendo che dal prossimo anno questo evento non ci sarà più.
Il vero problema è un altro: sai quel che lasci, non sai quel che trovi.
Eh si... c'è il rischio concreto che la banda di scimmie ammaestrate gli sviluppatori partoriscano qualcosa di molto peggio, non è detto che l'evento del prossimo anno sia migliore di questo.
Alla fine però possiamo tirare un sospiro di sollievo: almeno in quest'ultimo anno ci è stato risparmiato l'intervento massivo delle ditte di espurgo pozzi neri.
Ho ritrovato un vecchio screen dell'evento, da cui si evince chiaramente che non sono solo i water colorati a traboccare, ma il liquami si sono diffusi per tutto il villaggio. Avevo scritto un post a tal proposito un paio di anni fa, forse non sono stata l'unica a lamentarmi e la notizia è finalmente arrivata ai piani alti.
Detto questo: addio, latte e miele e merda! Non mi mancherà neanche un pochino.
domenica 18 settembre 2016
Ti imparo le mirapiante
Dal nome scientifico daucus carota, la carota è una pianta erbacea originaria dall’Europa sud-orientale e dall’ Asia occidentale. Il suo nome deriva dal greco Karotón.
Attualmente esistono cinque categorie di carote: la carota arancione, la carota violacea, la carota gialla, la carota bianca e quella rossa.
In origine i colori prevalenti della carota erano quelli della varietà violacea o quelli tendenti al grigio, ancora propri delle varietà tradizionali ormai in forte disuso nelle coltivazioni. Solo alla fine del secolo XVII,in Olanda, per rendere onore alla dinastia degli Orange, che avevano guidato il paese nella guerra di indipendenza contro il potere spagnolo, alcuni coltivatori iniziarono a selezionare con cura le sementi per dare all’ortaggio il caratteristico colore arancione che vediamo ancora adesso. La scelta politica degli agricoltori olandesi fu, da quel momento in poi, apprezzata da tutta Europa, dato che il nuovo colore era molto più gradevole alla vista e si caratterizzava per un gusto più dolce e delicato rispetto alla versione originaria.
Durante il regno di Giacomo I, in Inghilterra, le dame si adornavano i capelli con ghirlande fatte di fiori di Daucus carota. Gli antichi greci chiamavano anche la carota col termine di "Stafilinos", che indicava la gola, o meglio le infezioni orofaringee. Nell'antichità si riteneva che un fiore di carota raccolto nelle notti di luna piena, servisse a curare l’epilessia, che aiutasse il concepimento, e che per favorirlo fosse necessario bere un bicchiere di vino, nel quale fossero stati bolliti i fiori della pianta.
sabato 17 settembre 2016
Giardino: la genesi
Ecco come tutto ebbe inizio...
In una galassia lontana lontana...
Ad oggi ancora non ho finito devo comprare nuove decorazioni, per ora dove è vuoto tale rimane poi ci penserò.
Il mio drago Jamila in arabo il suo nome significa "bella" |
La fattoria. Se finisce il fieno possono mangiarsi il tetto del magazzino. Mi sembra logico. |
Il laboratorio. Spero che la brodaglia sia concime non la mia cena. Dalle mie parti lo dicono tutti che i crucchi sono strani. |
Io lo chiamo Stonehenge: antico, vetusto, minimale. Veleno dice che è il cerchio della miseria. Non aggiungo altro ci tengo a restare. |
Casa mia. Nella realtà abito al secondo piano non in un fungo. Ci tenevo a precisarlo. |
Per ora questo è il giardino de
la vostra amichevole gne gne gne di quartiere.
Sapevatelo!
Succedono cose strane... oggi, come per magia (eheheheh) eccoci che ad ogni azione in gioco condividiamo tutti lo stesso screen saver!
Quasi quasi sentivo la mancanza dei bei vecchi tempi, con gli aggiornamenti perennemente instabili e l'impossibilità di rimanere in gioco. Se tutto funzionasse sempre bene sarebbe chiedere un po' troppo e la TG ci vuole bene, di certo gli sviluppatori non vogliono che diventiamo dei bambini viziati, eh?
Vorrei concludere con una frase carina che diceva sempre mia madre:
va a ciapa' i ratt, va...
mercoledì 14 settembre 2016
lunedì 5 settembre 2016
Il mio mondo dei sogni
Cosa devo scrivere nel blog? Scrivi quello che vuoi basta che non parli di politica o di religione.
OK in ogni caso non ne avevo intenzione, quindi comincio con il mio mondo dei sogni.
E' piccolo. E' spoglio. Più che prendere ispirazione ho scopiazzato spudoratamente mettendoci del mio, mi sembra che non sia tanto male.
Il giardino ancora non c'è perchè ci sono posti liberi e devo decidere dove mettermi in via definitiva.
domenica 4 settembre 2016
Ansia da prestazione
OK finalmente mi sono decisa e ho smesso di giocare da sola. Partecipare alla vita di un villaggio non è facile, ci sono dei compromessi da accettare reciprocamente per poter stare insieme, non mi sembra niente di impossibile, anzi mi sembra giusto inserirmi a tutto tondo e cercare di contribuire a tutte le attività. Gare e decorazioni non sono un problema, qua non so cosa potrò fare ma con il tempo mi farò venire in mente qualcosa.
La vostra amichevole gne gne gne di quartiere.
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