Il pipistrello, animale notturno connesso ai luoghi oscuri, è stato sempre rappresentato come il nemico della luce e della verità, ossia alleato o incarnazione degli spiriti maligni, ma è stato altresì rivalutato come simbolo d'affetto per la sua abitudine di vivere in gruppo. Nell'Antico Testamento è una creatura abominevole e orrenda e nel Nuovo Testamento simboleggia il demonio e, successivamente, la stregoneria: non si dimentichi come il diavolo sia stato raffigurato con ali di pipistrello.
Anche nelle culture americane centrali appare come nemico della luce ed è associato a Mictlantecuhtli, dio azteco del mondo sotterraneo. Per i Greci, invece, grazie alla sua estrema capacità di dirigersi nel mondo oscuro, è un simbolo di vigilanza come anche presso alcune tribù africane. Il celebre Omero lo collega all'anima umana al pari di alcune culture africane e dell'America meridionale.
Inoltre, le immagini precolombiane dei Taironas mostrano un essere dalla doppia natura, umana e di pipistrello, e nella mitologia Kogis viene creduto il primo animale creato sulla terra, frutto dell'amore incestuoso del sole con i suoi figli. Parimenti viene associato alla mestruazione e alla fertilità femminile e in Cina simboleggia la salute, la ricchezza, la longevità e una buona morte.
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