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sabato 16 marzo 2013






Sunkmanitu tanka - il mondo 

degli Indiani d'America






Racconti degli Indiani d'America


Il profeta Cheyenne (parte 8)
(Cheyenne) 


La notizia di questo strano fatto si diffuse rapidamente nel campo, e su consiglio degli stregoni gli Cheyenne trasferirono i loro tepees giù presso il fiume e li alzarono in un cerchio intorno al tepee magico di Piccolo Falco. I cani tornarono ai loro padroni, molti dei quali andarono allora da Piccolo Falco a chiedergli di sceglierli quali membri della sua società. Da quel giorno, i Cani Guerrieri furono la più valorosa delle associazioni Cheyenne e fino all'arrivo degli stranieri dalla pelle chiara da oriente nessuna tribù fu più prospera o più potente degli Cheyenne. 
Attraverso gli anni essi ascoltarono attentamente Motzeyouf il Profeta, che li guidò per mezzo delle sue visioni. Egli visse molto a lungo, fino a diventare uno degli uomini più vecchi mai vissuti fra gli Cheyenne, e quindi, un giorno d'autunno, quando la tribù era accampata presso il luogo che chiamiamo Torre del Diavolo (nel Wyoming), convocò tutti i membri della tribù per salutarli un'ultima volta.

<<Fratelli miei, bambini miei, ho vissuto sulla terra per il tempo che il Grande Stregone ha desiderato. Il mio corpo è curvo e contorto, ma ho visto nel futuro per molte, molte lune. Ascoltate! Ascoltatemi e ricordate le mie parole, che sono acute come le punte delle quattro frecce sacre. Il Grande Stregone ci ha messo sulla terra. Egli ha fatto noi, ma ha fatto anche altri. Alcuni sono rossi come noi, altri neri, altri sono di pelle chiara con peli sulla faccia dei loro maschi. Un giorno, presto, incontrerete il popolo villoso di pelle chiara presso il Grande Fiume Fangoso. Saranno vestiti con abiti strani e porteranno ogni sorta di malattie. Vi offriranno doni strani, una sabbia bianca che si scioglie in bocca e che ha sapore dolce, e cose che lampeggiano quando vi batte il sole e che riflettono le vostre facce come un'acqua tranquilla quando ci guardate dentro. Vi daranno qualcosa da bere, qualcosa che è come acqua ma che contiene un fuoco invisibile. Se ne berrete, diventerete pazzi come gli uomini che ve l'offriranno. Non accettate le cose che vi offrono. Incomincerete a comportarvi come dementi e scorderete tutte le persone vissute prima di voi. Se prenderete quelle cose, vi verrà addosso una malattia. 

<<Questi stranieri di pelle chiara non parleranno lingua indiana, nessuna lingua indiana. Saranno irrequieti e crudeli, infaticabili, sempre in movimento, sempre in marcia verso il sole che tramonta. Andranno a caccia di pietre gialle nascoste sotto terra e si uccideranno tra loro per il possesso di quelle pietre. Uccideranno tutti i bisonti e tutta l'altra selvaggina. Non uccideranno pochi animali con frecce e giavellotti, ma più di quanti non gliene occorrano, con lunghi bastoni che fanno fumo e gran rumore e lanciano attraverso l'aria pezzi di metallo così veloci che l'occhio non può vederli.
<<Dal sud porteranno uno strano animale dagli occhi scintillanti, con lunghi peli sul collo e una coda che arriva fino a terra. I suoi zoccoli saranno tondi, non fessi come quelli del bisonte. Non abbiate paura di questo animale. Esso vi accoglierà sulla sua schiena e vi porterà in luoghi più lontani del bordo della terra. Gli uomini di pelle chiara porteranno anche un altro strano animale, chiazzato, con lunghe corna, occhi grandi e lunga coda. Essi mangeranno questi animali come noi mangiamo i bisonti, e dopo che avranno ucciso tutti i bisonti cercheranno di costringervi a mangiare la carne dura e tigliosa di questi animali macchiati.
<<Verranno da noi sui fiumi, galleggiando su strane cose che vanno su e giù per la corrente mandando fumo. Non ascolteranno quello che gli direte, ma vi costringeranno ad ascoltare quello che loro diranno a voi. Se li ascolterete, incomincerete a litigare tra voi come ai vecchi tempi, prima delle società di guerrieri e dei quarantaquattro capi.
<<Fratelli miei, bambini miei, mantenete le vostre usanze, non seguite le usanze degli stranieri. Anche se voi sarete forti contro di lor o, essi vi chiederanno i vostri piccoli per insegnargli a vivere come loro, per cancellare tutte le nostre imprese passate, le nostre credenze, il nostro modo di parlare. 

Allora i nostri piccoli non sapranno più nulla, e gli stranieri ci porteranno via ogni cosa. Uccideranno tutti gli animali, distruggeranno tutti gli alberi, insozzeranno le acque dei fiumi e dei ruscelli. Apriranno la terra, spaccandola, e costringeranno anche voi a farlo con loro. E allora loro e voi e la terra sarete mutati in pietra per sempre.
<<Ricordatevi delle sacre frecce. Rinnovate il loro potere. Conservate le mie profezie nei vostri cuori, e gli Cheyenne dureranno quanto dureranno i cieli azzurri.>>

Questo fu l'addio di Motzeyouf al suo popolo. Egli domandò ai capi delle società guerriere di costruirgli un riparo a una certa distanza dall'accampamento. Esso glielo costruirono con pali di cedro, coperto d'erba e di corteccia, e quindi fecero un mucchio di erba dolce sul pavimento di terra perchè egli potesse stendervisi. <<Lasciatemi>> disse. Essi andarono via e nella luna successiva, quando tornarono, non trovarono più alcun segno di Motzeyouf. E nessuno lo vide mai più. 




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