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martedì 8 gennaio 2013





Sunkmanitu tanka - il mondo 

degli Indiani d'America






Miti e Leggende
Gudatrigakwitl: il Vecchio dell'Alto
(Wiyot)

Come la Volpe Argentata degli Achomawi, anche Gudatrigakwitl, l'essere celeste dei Wiyot della California settentrionale, crea il mondo e l'umanità con la pura forma dell'immaginazione e del sogno. il suo nome significa <<Vecchio di Lassù>>.


Lassù in alto, al di là delle nubi e ancora più in alto, ai confini estranei del cielo infinito, risplende una luce bianchissima che tutto avvolge in un abbagliante splendore. Là, in quel cielo acceso dall'intensa luminosità, immerso in un vivido e diffuso bagliore che accecherebbe con i suoi brillanti riflessi l'occhio dell'uomo, Gudatrigakwitl, il Vecchio dell'Alto, ha la sua dimora.
È un posto bellissimo, allietato da mille fiori variopinti, dove non fa mai buio. Gudatrigakwitl non ama, infatti, la notte; egli odia l'oscurità delle tenebre che segnano la fine del giorno. Per questo il Vecchio ha fatto in modo che lassù tutto fosse bianco, mai nero.
In quella scintillante atmosfera divina, il Vecchio dell'Alto vive da solo e dal cielo egli crea ogni cosa che gli passa per la mente. Dal nulla egli crea; così, semplicemente con la mente: tutto ciò che egli pensa esiste. Allora non c'era che acqua. Il mondo non esisteva ancora. Gudatrigakwitl pensò: <<È male che non ci sia la terra>>, e così creò la nostra terra. Pensò e creò. Poi vide che sulla terra non c'era nessuno e ancora pensò: <<È tempo che qualcuno abiti la terra>>, e così fece l'uomo. Allo stesso modo, col solo pensiero, creò la donna poichè vide che l'uomo si sentiva solo al mondo. Quando la donna fu cresciuta le disse di seguire quell'uomo che egli aveva creato.
In seguito il Vecchio dell'Alto decise di creare l'intera umanità, poichè il mondo era così grande. Allora pensò: <<Sorga la nebbia>>, e il tempo diventò fosco e brumoso.
poi di nuovo si mise a pensare: <<Uomini, uomini dappertutto>>, allora la nebbia sparì e gli uomini comparvero sulla terra; mai esistiti prima ora essi erano lì, come Gudatrigakwitl li aveva pensati.
Quando il Vecchio di Lassù vide alcune nubi pensò: <<Da quella nuvola verrà giù la pioggia, da quell'altra la neve. Infine quando sorgerà quell'ultima nube allora farà molto più caldo>>. Così egli creò le stagioni di modo che la gente potesse conoscere il fluire del tempo; e durante l'inverno egli crea la tempesta di neve: scuotendo la testa candidi fiocchi vengono giù dai suoi capelli e il mondo si copre di neve. 
Fu il Vecchio dell'Alto a creare ogni cosa; egli creò il mondo col solo desiderio, senza adoperare le mani, ma unicamente con la forza del pensiero. Gudatrigakwitl, il Vecchio di Lassù, non adoperò sabbia nè fango, nè terra nè bastoni nè altro materiale per creare gli uomini. Egli non fece altro che pensare e desiderare. 
Egli sognò e gli uomini furono.


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