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sabato 26 gennaio 2013




Sunkmanitu tanka - il mondo 

degli Indiani d'America





Racconti degli Indiani d'America


Il profeta Cheyenne (parte 6)
(Cheyenne) 

Non appena i bambini furono scomparsi alla vista, Motzeyouf si affrettò nella loro direzione e fece il giro del campo finché non trovò il tepee recante il contrassegno di sua nonna. Lei era lì fuori, seduta al sole, gli occhi chiusi, la faccia raggrinzita dagli anni. Motzeyouf entrò in fretta nel tepee e vi trovò un giaciglio di vecchie pelli di bisonte che la nonna teneva ancora steso per lui. Vi si gettò sopra e si tirò il mantello sulla faccia. Qualche tempo dopo udì voci all'esterno. La gente della tribù si stava radunando e chiedeva di lui. La nonna disse che non aveva visto Motzeyouf; poi entrò nel tepee e vi trovò un giovane di alta statura disteso sul giaciglio di suo nipote. Aveva gambiere rosse e mocassini e portava una piuma d'aquila fra i capelli. <<Nipote mio!>> gridò. <<Sei tornato!>> Udendo quell'esclamazione, la gente entrò nel tepee per dare il benvenuto a Motzeyouf il Profeta. Gli stregoni non avevano dimenticato i poteri magici che possedeva da ragazzo, e quando egli raccontò di essere stato con il Grande Stregone sui Colli Neri, essi seppero che adesso era un uomo di grandi visioni. <<Abbi pietà di noi>> supplicò un anziano. <<Il popolo è in grandi lamenti e chiede cibo, e molti sono in lutto. Dicci che cosa dobbiamo fare perchè i Cheyenne possano tornare a vivere.>>
Motzeyouf mostrò loro il fascio di frecce magiche. <<Vi ho portato quattro frecce potenti e sacre>> disse. <<Esse faranno di noi un grande popolo. Andate e disponete tutti i vostri tepees in cerchio, con le aperture rivolte verso oriente. In mezzo al cerchio, alzate il tepee più grande di tutti. Portatevi i vostri pifferi e i vostri cembali, e io vi insegnerò i canti e i riti delle sacre frecce che mi sono stati insegnati. Ricondurremo a noi il bisonte.>> 

Tutto fu pronto quando il sole stava per tramontare. Gli stregoni raccolsero legna e accesero un grande fuoco al centro di un tepee grande il doppio degli altri. Sul far della notte, Motzeyouf portò un vecchio cranio di bisonte e un piccolo fascio d'erba dolce. Collocò il cranio di bisonte all'ingresso del tepee e sparse l'erba dolce sul fuoco così che l'aria fu piena della sua fragranza.
Quindi prese a cantare uno dei canti che aveva appreso sui Colli Neri, e mentre cantava tolse una delle sacre frecce dall'involto di pelle di volpe e diede inizio alla prima cerimonia. Quando il canto fu terminato, gli uomini poterono udire in lontananza un rimbombare di zoccoli di bisonte.
<<Sono le vedette che precedono il branco>> disse Motzeyouf, e iniziò a cantare il secondo canto sopra la seconda freccia. <<Queste frecce>> dichiarò <<ci daranno nuova vita.>> Quando il secondo canto fu terminato, il rimbombo degli zoccoli di bisonte era più forte. Mandrie di bisonti si stavano avvicinando dalle quattro direzioni.


Durante il canto del terzo canto, poterono udire lo sbuffare e il grugnire dei bisonti. <<Aspettate>> ordinò Motzeyouf agli stregoni impazienti. <<Restate nel tepee>>. Iniziò il quarto canto, e mentre egli cantava il suono di grandi mandrie fuori del campo divenne come rombo di tuono.

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