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martedì 15 gennaio 2013





Sunkmanitu tanka - il mondo 

degli Indiani d'America





Miti e Leggende
Taikòmol: il Viandante Solitario (parte 1)
(Yuki)

Presso gli Yuki della California l'essere supremo, creatore di tutte le cose è Taikòmol, letteralmente <<Colui che va solo>>. Altri suoi appellativi sono <<Colui che ha cucito il mondo>> oppure <<Nostra Lingua, che ha fatto il principio>>. Nato dalla schiuma delle onde, la sua attuale dimora è il cielo dal quale egli fa scendere le piogge. È colui che dona agli sciamani i poteri e le visioni e che rinnova la sua opera creatrice di generazione in generazione, dando la vita ad ogni neonato. Ancora una volta acqua e nebbia sono gli unici elementi presenti nell'universo prima della creazione.


 Nella notte dei tempi, in quei giorni dimenticato che precedettero il principio del mondo, c'era soltanto la vasta distesa delle acque e una nebbia densa e grigiastra. Gli uomini erano ancora inesistenti e la terra invisibile. Sulle acque ricoperte dalla densa foschia si spandeva tutt'intorno una soffice schiuma; una spuma bianca e vaporosa, simile ad una brina di piume, fluttuava sul mare sospinta dal vento.
All'improvviso la candida schiuma incominciò a roteare vorticosamente e continuò a volteggiare sulla superficie dell'acqua finchè da essa non giunse una voce: era Nostro Padre che stava per venire in esistenza.
La sua voce parlava nella schiuma. Poi si udì chiaramente un canto armonioso: era il canto dell'avvento, l'antica melodia con la quale nostro padre venne in esistenza nell'universo primordiale.
Tutto ad un tratto il vento cessò, frenando il corso impetuoso dei turbini, i flutti si calmarono e la superficie del mare tornò liscia e piatta come quella di un lago. Ora tutta la schiuma si era raccolta in un'enorme nuvola bianca e spumeggiante che galleggiava sulle acque ormai immobili.
In quell'attimo anche il magico canto cessò, tutto tacque e un misterioso silenzio senza respiro dominò l'eterea atmosfera di quell'arcaico universo.
Dalla nuvola di schiuma che si era formata sulla superficie dell'acqua emerse allora un essere dalle sembianze umane: era Nostro Padre Taimòmol, Colui-che-va-solo. A poco a poco cominciarono ad apparire dalla schiuma i suoi piedi, poi le gambe, quindi le braccia e le mani, infine la testa. Egli, che era puro spirito, cantando aveva assunto fattezze umane, l'intero suo corpo aveva preso forma ed ora emergeva dalla schiuma.
Il suo viso era del tutto simile al nostro, con occhi, naso e bocca. In mano reggeva il suo copricapo ornato di piume d'aquila; quando lo indossò le acque si mossero emanando un cupo rimbombo, un fragoroso tuono che risuonò tutt'intorno, e fin nelle remote profondità.
Saltando fuori dall'acqua, Taikòmol balzò in piedi erigendosi sulla superficie del mare. Egli poteva camminare sull'acqua così come noi camminiamo sul suolo. Camminando avanzò sul mare originale e riprese a cantare. Galleggiando sulle acque intonò il canto dell'avvento, la felice melodia della Creazione. Poi si interruppe, si posò sulla schiuma e incominciò a pensare e a riflettere: <<Come farò a creare il mondo? È forse meglio farlo in questo modo o tentare in quell'altro modo?>>. Egli pensava e rifletteva sul da farsi, finchè concepì il suo piano.

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