La pietra filosofale
Il marchese Massimiliano Palombara
Alcune cronache dell'epoca davano il Marchese come facente parte dell’ordine dei RosaCroce fondato nel 1407 dal fantomatico occultista tedesco Christian Rosenkreuz. L'ordine, estinto nel 1500, fu rifondato agli inizi del XVII secolo. La dottrina dei RosaCroce copriva svariati campi scientifici, le sue pratiche però, erano sempre avvolte dal misticismo, ed erano basate sul concetto che solo gli iniziati potevano avere accesso ai segreti di tali conoscenze, in ciò precorrendo la moderna massoneria.
La porta alchemica
Si dice che la villa fosse il luogo d’incontro di un circolo di scienzati, colti, ecclesiastici e nobili dediti ai culti dell’esoterismo e all’alchimia del quale facesse parte la regina Cristina di Svezia, il cardinale Decio Azzolino, lo scienziato Francesco Borri insieme al suo mentore Athanasius Kircher ed infine lo stesso Marchese Massimiliano Palombara di Pietraforte.
Sulla carismaticità dei personaggi non c’è da discutere; Cristina di Svezia - regina anticonformista per eccellenza dedita alla cultura e alla pace, convertitasi al cattolicesimo e stabilitasi a Roma dopo aver abdicato in favore del cugino Gustavo Adolfo;Decio Azzolino – il cardinale, mecenate di poeti ed artisti e confidente della regina Cristina di Svezia alla quale dedicò la sala del mappamondo della Biblioteca Speziali di Fermo; Giuseppe Francesco Borri – medico ed alchimista affetto da sifilide sperimentò una cura su se stesso a base di mercurio che lo portò ad un delirio mistico, spesso esule per colpa delle sue idee anticonformiste fu condannato ad abiurare pubblicamente ed infine messo in prigione in Castel Sant’Angelo dove morì alternando alla prigionia periodi di libertà vigilata; Athanasius Kircher – paragonato a Leonardo Da Vinci perchè erudito e maestro di un’infinità di discipline e scienze, padre della decifrazione di geroglifici egizi non che esperto geologo e filosofo.
Sulla carismaticità dei personaggi non c’è da discutere; Cristina di Svezia - regina anticonformista per eccellenza dedita alla cultura e alla pace, convertitasi al cattolicesimo e stabilitasi a Roma dopo aver abdicato in favore del cugino Gustavo Adolfo;Decio Azzolino – il cardinale, mecenate di poeti ed artisti e confidente della regina Cristina di Svezia alla quale dedicò la sala del mappamondo della Biblioteca Speziali di Fermo; Giuseppe Francesco Borri – medico ed alchimista affetto da sifilide sperimentò una cura su se stesso a base di mercurio che lo portò ad un delirio mistico, spesso esule per colpa delle sue idee anticonformiste fu condannato ad abiurare pubblicamente ed infine messo in prigione in Castel Sant’Angelo dove morì alternando alla prigionia periodi di libertà vigilata; Athanasius Kircher – paragonato a Leonardo Da Vinci perchè erudito e maestro di un’infinità di discipline e scienze, padre della decifrazione di geroglifici egizi non che esperto geologo e filosofo.
La leggenda
La leggenda vorrebbe che la porta Alchemica fosse stata edificata dallo stesso Marchese Palombara a seguito della scomparsa di un mendicante che, accolto nel laboratorio alchemico della villa, avrebbe passato la notte a lavorare nello stesso scomparendo il giorno dopo e lasciando come unica traccia della sua permanenza, delle pergamene piene di simboli e formule e alcune pagliuzze dorate. Il Marchese avrebbe dunque ritenuto di dover incidere sulla porta i simboli ritrovati e scritti dal mendicante che secondo la leggenda dovrebbero custodire il segreto per ottenere la pietra filosofale.