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lunedì 10 dicembre 2012

Il massariol

Il massariòl (mazzamurello) e uno dei piu noti folletti italiani, diffuso in pressochè tutta la penisola. Nelle favole presenti in numerose regioni (dove, a seconda del luogo, e chiamato mazarul, mazarol, mazzarol, massarol, mazepegul, mazzamurello – termine con cui e maggiormente conosciuto – matharol, mazzemarjielle, mazzamuriglio, eccetera), e una piccola creatura delle campagne e dei boschi. Le sue caratteristiche variano a seconda del territorio, ma dal nome, storpiato dai vari dialetti, appare evidente che la leggenda provenga da un’antica e non ben identificata fonte comune. Il suo aspetto e le sue azioni rispecchiano quelle di molte altre razze del Piccolo Popolo. Per alcune favole il massariol era in grado di imitare perfettamente le voci e chi metteva un piede sopra una sua orma non trovava piu la strada di casa. Una delle sue caratteristiche e di battere sulle pietre, di solito con un martello o una mazza. Da qui, con ogni probabilita, l’origine del nome, “colui che colpisce con una mazza”, una caratteristica che potrebbe vagamente ricordare la divinita celtica Sucellos, per tradizione armata di mazzuolo o di un maglio e detta “colui che ben colpisce” o “il battitore”.
C’e chi associa il massariol al monaciello delle leggende del Sud Italia, a sua volta chiamato in vari modi. La natura delle due creature appare, tuttavia, piuttosto differente.
Il termine “Mazzaruollo” e stato per la prima volta citato in una commedia veneziana (≪Cosi ardito, cosi pronto, cosi ritto, bello, bianco, con questo berrettino rosso, credo che ognuno mi conosca, e specialmente voi, bellissime donne! Io mi dichiaro di essere il Foletto che voi, altri, signori Veniliani, chiamate il Mazzaruolo.≫ – Dalla commedia Roselmina, rappresentata a Venezia nel 1595. Da notare la caratteristica, comune a molti folletti italiani ed europei, del berretto rosso).

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