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lunedì 18 giugno 2012



Il troll (o trold), nella mitologia norrena, è una creatura umanoide che vive nelle foreste del nord Europa.
Trattandosi di una figura evolutasi in un contesto di tradizioni orali e grande dispersione geografica, le sue caratteristiche fisiche e comportamentali non sono codificate con precisione. Normalmente viene descritto come una creatura ruvida, irsuta e rozza, dotata di un grosso naso e di una coda dal folto pelo e con solo quattro dita per ogni mano o piede.
In linea di massima, a seconda del filone folkloristico di provenienza, è possibile identificare due tipi di troll: uno di dimensioni giganti e dal comportamento maligno (simile a un orco) e uno di dimensioni umane e dal comportamento benevolo. Si racconta che i troll rubino i bambini alle famiglie mentre dormono e mettano nel letto un altro bambino, oppure un cucciolo di troll. Questa era normalmente la giustificazione che si dava alla nascita di figli deformi.
Alcune caratteristiche attribuite, a seconda del caso, ai troll:

  • quando viene colpito dalla luce del sole diventa di pietra: dunque si muove solo di notte o nella foresta più fitta
  • ha un carattere il più delle volte malvagio oppure buono ma birichino
  • ha un aspetto orripilante (anche con due teste) e può diventare molto violento
  • solo i bambini possono vederlo
  • solitamente condivide con altri esemplari le caverne naturali presso dei corsi d'acqua che utilizza per bere
  • può essere molto puzzolente

La figura del troll ha avuto ampia diffusione anche all'interno della tradizione folkloristica anglosassone, probabilmente in seguito alla prolungata presenza vichinga nelle isole OrkneyShetland. I troll scozzesi si chiamano trow e sono bassi, invisibili e notturni.

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