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domenica 23 agosto 2015

sulle cime dei leponti

I Leponti sono gli antichi abitanti in età protostorica della regione. Essi svilupparono una propria civiltà nel I Millennio a.C. (età del ferro) in un’area comprendente il Canton Ticino, il Verbano, la Val d’Ossola e l’Alto Vallese.

In questo periodo le aristocrazie guerriere rafforzano il loro ruolo con il controllo dei valichi alpini. Emergono manifestazioni religiose come il “culto delle alture” tipico dell’Età del Ferro. Questo culto esprime divinità come Poeninus, Albiorix (il re dell’alpe) e Segomo Dunatis (dell’altura).

Secondo le fonti antiche, pop. stanziata nelle Alpi centrali, alle sorgenti del Reno (Cesare, De bello gallico, IV, 10) e del Rodano (Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, III, 24, 134-135) e nelle vallate a sud dello spartiacque alpino fino a nord di Como (Strabone, libro IV); è menz. nel tropaeum Alpium(7/6 a.C.), monumento commemorativo eretto a La Turbie (sopra il principato di Monaco) per celebrare la sottomissione delle tribù alpine a Roma. La documentazione archeologica ha identificato il territorio dei Leponti (o Leponzi) nella val d'Ossola, nell'alto Vallese (valle di Binn), nel Sopraceneri - dove nel nome moderno della valle Leventina sopravvive l'antico nome dei Leponti - e nella valle Mesolcina: cioè in un'area di importante interesse strategico per la presenza di numerosi valichi alpini che collegano le valli superiori del Reno e del Rodano alla pianura padana.
I Leponti appartenevano a un più ampio gruppo culturale, denominato cultura di Golasecca, che comprendeva diverse popolazioni, come quelle stanziate nella regione di Milano (Insubri), e fra Como e Bergamo (Orobi). Si trattava di popoli che dal VII sec. agli inizi del IV sec. a.C. ebbero un ruolo centrale quali mediatori negli scambi commerciali tra Etruschi e Celti transalpini (cultura di  Hallstatt).

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