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martedì 26 marzo 2013



Sunkmanitu tanka - il mondo 

degli Indiani d'America





Miti e Leggende
Nascita della Conoscenza

La conquista del fuoco (parte 1)
(Sahaptin-Salish)

L'acquisizione del fuoco, come bene economico fondamentale che consente innanzitutto la cottura dei cibi, rappresenta la prima conquista culturale dell'umanità e segna il passaggio ad una fase di progressivo dominio della natura. Nel pensiero mitico indiano (ma si tratta di un motivo presente anche altrove, basti pensare al mito greco di Prometeo) la conquista del fuoco è il risultato di una <<guerra fra mondi>>, un conflitto cosmico fra il mondo inferiore e quello superiore. Compare così nei miti indiani sull'origine del fuoco il motivo della catena di frecce, il ponte che consente ai mitici animali conquistatori di ascendere al cielo e sottrarre il prezioso tesoro igneo agli esseri celesti che lo posseggono.


Il crepitio dei tizzoni ardenti accompagnava le parole di Uomo-Anziano. Seduti intorno al fuoco i giovani indiani stavano ad ascoltarlo, rapiti dal fascino misterioso che i suoi racconti infondevano nei loro animi curiosi e avidi di conoscenza.
Ogni giorno, al calar del sole, giovani e anziani si raccoglievano intorno al fuoco dei tipii nel mezzo dell'accampamento; il più vecchio prendeva sempre la parola narrando le antiche storie dei tempi andati, interrompendosi solo di tanto in tanto per attizzare il falò sfavillante e aggiungervi qualche ramoscello.
Così essi trovavano calore e conforto nella lunga notte invernale; mangiando polenta di ghiande, cosciotti di coniglio e polpette di alloro arrostite sulla brace e ascoltando le remote leggende dalla voce calda e rassicurante del capo, carezzati dal dolce tepore della fiamma.
Come una madre premurosa che riscalda i propri figli e dà loro nutrimento, il fuoco accompagnava non solo le lunghe giornate degli Indiani cuocendo il loro cibo, ma riempiva le loro interminabili notti, dando sollievo al loro corpo infreddolito.
Quella sera il più giovane fra gli ascoltatori non riusciva a distogliere lo sguardo dalla fiamma; il mistero di quelle lingue di fuoco sempre in continuo movimento, animate da una forza inesauribile, le mille scintille che sfavillavano dal fuoco ogni volta che Anziano vi aggiungeva la legna, il fumo denso che si levava dai ceppi ardenti disperdendosi nel cielo notturno, tutto ciò destava la sua fantasia e suscitava la sua curiosità. Com'era nato il fuoco? Quale eccezionale eroe era riuscito a portarlo sulla terra? Questo mistero animava la sua giovane mente.
Fu così che il fanciullo, spinto da un'indomabile sete di sapere, quella sera stessa chiese all'anziano narratore di svelargli il segreto del fuoco, di raccontare la storia della sua origine.
Anziano ascoltò la trepida richiesta. Poi accese la pipa e, con un sapiente gesto della mano, lanciò sul fuoco un ultimo ramo verse di betulla: le foglie bruciarono scoppiettando e sfavillando.

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