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domenica 31 marzo 2013

Pasqua: storia, origini e tradizioni, dai riti alle uova di cioccolato


E' arrivata anche questa Pasqua, perché non dare uno sguardo alla storia, alle tradizioni e alle origini di questa festività religiosa? Senza dimenticare i classici coniglietti pasquali e le uova di cioccolato. Diciamo subito che la Pasqua è la più importante festività del cristianesimo, supera persino il Natale. Qui celebriamo la resurrezione di Gesù Cristo, avvenuta secondo le Scritture il terzo giorno dopo la morte per crocifissione. Al di là delle celebrazioni più recenti, vedi per esempio le uova di cioccolato, la Pasqua cristiana affonda le sue radici in quella ebraica, andiamo a scoprire come.

La Pasqua Ebraica




La Pasqua Ebraica, nota anche come Pesach, celebra in realtà la liberazione degli schiavi Ebrei dall’Egitto, grazie all’operato di Mosè. Essa si compone di due riti: l’immolazione dell’agnello e ilpane azzimo. Sette giorni per celebrare la liberazione di Israele dalla schiavitù: sette giorni in cui non si deve mangiare pane lievitato, ma solo azzimo. Inoltre tutto il cibo consumato deve essere rigorosamente preparato con apposite stoviglie, che verranno utilizzate solo in questa occasione.
La Pasqua Cristiana, invece, assume su di se il significato di liberazione dal peccato originale grazie al sacrificio del Cristo sulla croce, una sorta di passaggio a nuova vita: per questo motivo, mentre la Pasqua Ebraica viene chiamata Pasqua di Liberazione, quella Cristiana ottiene l’appellativo di Pasqua di Resurrezione.
La Pasqua Cristiana



Veniamo ora alla Pasqua Cristiana. Come abbiamo già detto, si tratta di una Pasqua di Resurrezione, legata proprio alla rinascita del Cristo, patto che sta alla base della Nuova Alleanza con Dio. La Pasqua è la festa religiosa più importante perché racchiude in sé tutto il mistero cristiano: Gesù si immola per l’uomo per liberarlo dal peccato originale e dalla corruzione, permettendogli in questo modo di passare dai vizi alle virtù. Così facendo ha anche dimostrato di poter sconfiggere la Morte, mostrando all’uomo il suo destino, ovvero la resurrezione nel Giorno Finale.
Ci si concentra dunque sull’adempimento alle Scritture, aggiungendo alla Pasqua settimanale, quella della domenica, la Pasqua annuale: una festa che si ammanta di nuovi e profondi significati, ma che non deve dimenticare le sue radici ebraiche. Anche se in realtà, durante il primo periodo, fino almeno agli inizi del III secolo, la Pasqua è prevalentemente cristologia, cioè ha un unico protagonista: non l’uomo e neppure il Dio dell’Antico Testamento, ma solo il Cristo Salvatore.
Calcoliamo la data della Pasqua

Veniamo ora ad una vecchia battuta, ‘Quando viene Pasqua quest’anno?’ e la risposta classica è‘Di domenica’. Ahahah, tutti sanno che Pasqua viene sempre di domenica, solo che è una festa mobile, ogni anno la sua data viene cambiata. In realtà, se prendiamo un calendario fornito di lune, è abbastanza semplice calcolare la data della Pasqua: viene fissata infatti alla domenica successiva alla prima luna piena che segue l’equinozio di primavera del 21 marzo. E’ un sistema di calcolo che viene usato fin dal IV secolo.
Questa particolare e peculiare forma di calcolo ci porta a fare qualche interessante considerazione. In pratica, per la Chiesa Cattolica, la Pasqua deve essere per forza compresa fra il 22 marzo e il 25 aprile. Infatti, se fate due conti, se il 21 marzo è luna piena ed è di sabato, Pasqua sarà subito il giorno dopo, il 22 marzo. Per contro, se il plenilunio casca il 20 marzo, il successivo sarà per forza il 18 aprile e se questo fosse di domenica, la Pasqua cadrebbe obbligatoriamente il 25 aprile. Si usano poi due termini particolari per definire una Pasqua più vicina al 22 marzo o al 25 aprile: nel primo caso si parla di Pasqua bassa, mentre nel secondo di Pasqua alta.
La data di Pasqua viene normalmente annunciata durante l’Epifania. Essendo una data mobile, ne consegue che anche tutte le altre festività ad essa connessa, variano di anno in anno: il Mercoledì delle Ceneri, la Quaresima, la Pentecoste, la Domenica delle Palme, la Settimana Santa.
La liturgia di Pasqua e della Settimana Santa



Tranquilli, niente lezione di catechismo, qui parleremo solo brevemente dei riti collegati alla Pasqua. Allora, come tutti sapete, la Pasqua viene preceduta da un periodo di astinenza e digiuno della durata di quaranta giorni, noto come Quaresima. Esso inizia col cosiddetto Mercoledì delle Ceneri, ovvero il mercoledì successivo al Martedì Grasso del Carnevale. La settimana che precede la Pasqua è nota come Settimana Santa ed inizia la domenica precedente alla Pasqua con la Domenica delle Palme. Qui viene ricordato l’ingresso di Gesù a Gerusalemme: ecco perché la celebrazione prevede un corto con tanto di foglie di palma. Inoltre verranno distribuiti nelle chiese rametti di ulivo benedetti.
Gli ultimi tre giorni della Settimana Santa segnano la fine della Quaresima e l’inizio del Triduo Pasquale. Si parte il Giovedì Santo con la consacrazione degli oli e la lavanda dei piedi. Il Venerdì Santo è invece dedicato alla Via Crucis, ovvero al ricordo delle tappe della passione del Cristo. La sera del Sabato Santo ci sarà poi la solenne Messa Pasquale: preparatevi ad ore di liturgia.
Tradizioni e simboli della Pasqua: coniglietti, colombe e uova di cioccolato

Ma quali sono le tradizioni e i simboli di Pasqua più amati? Andiamo a vederli e scoprirli insieme:
colomba: la colomba pasquale è il simbolo di purezza per eccellenza, tanto che in suo onore è stato anche creato un omonimo dolce, che viene tipicamente consumato a Pasqua. Venne creato negli anni Trenta da Dino Villani della Motta che volle sfruttare gli stessi macchinari usati per il panettone di Natale per creare un dolce adatto alla Pasqua
coniglietto pasquale: l’Easter Bunny, noto anche come coniglietto di primavera (Spring Bunny) nei paesi di lingua tedesca e negli Stati Uniti, è un coniglio fantastico o mitologico che lascia regali per i bambini a Pasqua (o in primavera). Ha origine nelle culture dell’Europa occidentale e serviva per celebrare i riti di fertilità primaverili. Con l’avvento del cristianesimo venne assimilato agli altri simboli pasquali, anche perché le originali feste pagane per la rinascita della vita si collocavano nello stesso periodo della Pasqua
uova di cioccolato: l’uovo di Pasqua di cioccolato è un dolce della tradizione pasquale, diventato nel tempo uno dei simboli della stessa festività della Pasqua cristiana, insieme alla colomba. In realtà l’abitudine di regalare uova durante la Pasqua è un’antica tradizione del Medioevo, solo che qui si regalavano uova vere. In effetti ancora oggi in molti paesi si nascondono le uova e si fa una grande caccia al tesoro con i bambini. Sempre da qui deriva l’abitudine di colorare le uova vere e di consumarle nel giorno di Pasqua. Ancora nel Medioevo, presso le classi più ricche, nacque poi l’abitudine di regalare uova preziose, con ori e gioielli. Questa tradizione trova la sua massima espressione con le bellissime Uova di Fabergé, orafo che nel 1883 creò un capolavoro per la zarina. La tradizione delle uova di cioccolato con sorpresa si è diffusa solo nell’ultimo secolo, essendo questo dolce più alla portata di tutti.


BUONA PASQUA A TUTTI!!!



















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