Il monte Coppolo si erge isolato a nord di Lamon, paese famoso per i suoi fagioli, ed è facilmente individuabile da tutta l'area feltrina a da gran parte dell'altopiano di Asiago. Lamon era un luogo di pastori, che con le loro robuste pecore di razza lamonese raggiungevano durante l’inverno la pianura veneta e friulana. Si narra che un giorno, mentre alcuni uomini erano intenti a raccogliere il fieno sulle pendici del monte Coppolo, si alzò improvvisamente il vento “vissinèl”, sparpagliando tutto il fieno. Uno degli uomini, che portava d’inverno le sue greggi in pianura, preso dall’ira lanciò il suo coltello a serramanico contro il vento e il coltello scomparve. Dopo qualche mese, durante la transumanza invernale, il pastore chiese ospitalità ad una donna e la pregò di prestargli un coltello. Fu sorpreso quando vide proprio il suo coltello e quando la padrona di casa le mostrò una lunga cicatrice sulla gamba. La donna era una strega e raccontò che lei e le sue compagne stavano cercando di scatenare una tempesta sul Monte Coppolo, quando il coltello giunse improvviso e la ferì alla gamba, impedendole di portare a termine il suo compito.
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