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giovedì 10 gennaio 2013


La linfa dei Patriarchi
Alberi Monumentali


la Quercia delle streghe
Quercia delle Streghe di San Martino in Colle,  ha 600 anni di vita

L'albero, della specie Quercus pubescens, ha dimensioni quasi irreali: è alta 24 metri, con una circonferenza di 4,5 metri, mentre la chioma ha un diametro di oltre 40 metri
E' tra le più belle quercie d'Italia per la sua forma schiacciata e lo sviluppo orizzontale e contorto dei suoi lunghissimi rami. Secondo leggenda tale sviluppo anomalo sarebbe da imputare ai numerosi sabba che le streghe vi avrebbero organizzato. Questo stupendo albero è situato nel parco di Villa Carrara (ma la visita è accessibile a tutti) presso Gragnano nel comune di Capannori (Lucca).


La prima leggenda narra che questo maestoso albero fosse stato il punto di ritrovo per le streghe che erano solite fare i loro riti e danzare sopra di esso. La sua forma schiacciata, con i rami sviluppati quasi orizzontalmente, sarebbe dovuta alla ripetuta presenza delle streghe sulla chioma. E' questo il motivo per il quale viene chiamata "quercia delle streghe".
La seconda leggenda collega la quercia alla favola di Pinocchio: questa sarebbe proprio la pianta sotto la quale Pinocchio avrebbe sepolto i denari durante il cammino per il Paese dei Balocchi, incoraggiato dal Gatto e la Volpe. Secondo Collodi, probabilmente, il Paese dei Balocchi sarebbe stata una rappresentazione del Settembre Lucchese (mese in cui la zona è oggetto di fiere, incontri e iniziative). Se così fosse la Quercia delle streghe" si troverebbe proprio lungo la strada che collega il paese di Collodi a Lucca.

"Durante la guerra, anche villa Carrara era occupata da un reparto dicarristi tedeschi, e la chioma della quercia era stata utilizzata come
area di parcheggio per i panzer, per la mimetizzazione offerta
dall’ampia e folta vegetazione. 
Senonché,al momento della partenza,
il comandante tedesco, senza mostrare alcuna riconoscenza per la
splendida pianta, aveva deciso di tagliarla per utilizzarne il legname
come combustibile. Per fortuna una  protettrice, nelle vesti
della moglie del proprietario, l’avvocato Carrara, che conosceva bene il tedesco, intervenne in suo favore. La donna riuscì a far
comprendere all’ufficiale quale grave sacrilegio sarebbe stato
abbattere un monumento naturale di tal sorta, e lo convinse a
risolvere il suo problema utilizzando le tante altre querce nei
dintorni."
Roverella - Quercus pubescens Willd
Divisione: Spermatophyta
Sottodivisione:
Angiospermae
Classe:
Dicotyledones
Famiglia:
Fagaceae

Originaria dell'Europa meridionale e dell'Asia Minore. E' la quercia più comune in Italia, presente in tutte le regioni.



Dimensione e portamento
Non supera i 20 metri di altezza. Molto pollonifero.
Tronco e corteccia
Presenta un fusto contorto, corto, con branche sinuose e rami sottili. Corteccia grigio-brunastra, molto rugosa e fessurata.
Foglie
Foglie decidue, semplici, lamina ovoidale allungata, lobata a lobi arrotondati.
Strutture riproduttive
Pianta monoica a fiori unisessuali; il frutto è una ghianda con pericarpio ovoide, di colore bruno lucido a maturità.
Usi
Il legno di Roverella è simile a quello di Farnia, anche se più irregolare e di più difficile lavorazione. Viene usato per le traverse ferroviarie e come combustibile.

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