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domenica 27 gennaio 2013

Animali e pensiero magico - Il corvo, la cornacchia

A causa del loro piumaggio nero, il corvo e la cornacchia sono associati, in Europa, alla morte, alla guerra e alla tristezza. In Cina, invece, il corvo a tre zampe è il simbolo della dinastia Zhou e indica il sole nel suo levare, allo zenith e al crepuscolo.
L'immagine biblica è indubbiamente negativa ma, nella storia di Elia, diviene il simbolo della santa solitudine.
In Alaska e in Siberia viene collegato all'oscurità primordiale e serve come maestro di vita per i primi uomini: l'uccisione del corvo, inteso come dio creatore, genera disgrazie future.
il dio Odino
Nella cultura Amerindiana della costa pacifica nord-occidentale, viene associato all'ingannatore cosmico e come eroe culturale porta il fuoco e la luce sulla terra.
Il dio vichingo Odino aveva due corvi magici che simboleggiavano la riflessione e la memoria, mentre nel corpus mitologico greco viene associato alla funzione profetica e di messaggero: originariamente il corvo era di colore bianco ma, la sua tendenza malaugurale, gli ha trasformato il colore del piumaggio. Inoltre predisse la morte di Platone e di Cicerone.
Nella cultura romana il suo gracchiare sembra derivare dalla parola latina 'cras' ovvero 'domani', con una lieve sfumatura di speranza.
Per la tradizione celtica è un augurio ed è l'incarnazione di Bodb, 'il corvo della battaglia', e di Morrigan, dea della guerra.
Il corvo nella tradizione aborigena australiana, insieme all'aquila-falco, indica il grado di parentela legittima entro il matrimonio e bandisce l'incesto, similmente alla tradizione cristiana dove si associa alla fedeltà, ma anche al diavolo e alla stregoneria.

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