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mercoledì 19 dicembre 2012

San Giorgio, la peste e il Mazaról

A Sorriva, nel comune di Sovramonte, sorge in una splendida posizione panoramica la chiesa di San Giorgio, riccamente decorata con affreschi dei secoli XIV e XV. L’edificazione della chiesa è legata a una tradizione votiva, riferita alla terribile pestilenza del 1630. Per ringraziare il Santo dello scampato pericolo ogni anno, il 23 aprile festa di San Giorgio (San Dordi), i giovani coscritti di tre famiglie di Sorriva, portano a spalla, fino alle case più lontane, una grande marmitta di rame per distribuire la 'menestra de San Dordi', un ottimo minestrone con i fagioli di Lamon. La processione prosegue fino al cimitero degli appestati a Pontera. A qualche chilometro dalla chiesa, in mezzo al bosco, vi è un sentiero suggestivo, chiamato “el troi del Mazaról”. La leggenda narra che, se inavvertitamente si calpesta l’impronta lasciata da questo folletto dispettoso, vestito di rosso, ci si perde nel bosco. Il Mazarol ama in particolare le ragazze con i capelli rossi e quando le incontra le fa girare vorticosamente su se stesse finché “perdono la tramontana”. Quando ritornano in sé, hanno i capelli aggrovigliati in maniera inestricabile.

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