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venerdì 30 novembre 2012



Sunkmanitu tanka - il mondo 

degli Indiani d'America






La Spiritualità degli Indiani d'America

LA VISIONE DI ALCE NERO (PARTE 1)


Tra gli Oglala le visioni e le predizioni non sono qualcosa di raro. La stessa Ricerca della Visione, quell'impegnativo percorso individuale in cui un ricercatore se ne sta solo, in cima a una montagna isolata o su un altopiano, oppure la Danza del Sole e la potente Chiamata dello Spirito, o Yuwipi, sono tutte cerimonie che hanno dotato i nostri uomini e donne sacre di straordinarie capacità premonitorie.
Molto tempo fa un uomo chiamato Beve-l'Acqua vide che gli animali, e tra questi soprattutto il bisonte, sarebbero tornati alla terra (sarebbero stati uccisi). Vide anche che i Sioux sarebbero stati dominati da una razza umana diversa, che avrebbe portato gli indiani a vivere in case quadrate e grigie, poste su una terra spoglia. Vide anche che il suo popolo avrebbe patito la fame. La sua visione era corretta. La storia ci dice che intorno al 1890 i Sioux si trovarono in effetti costretti a vivere in case grigie e quadrate, nelle riserve, e che molti di loro morivano di fame.
Alce Nero (Nicholas Black Elk)
Ma i Sioux avrebbero comunque vinto la battaglia di Little Big Horn, dove un giovane, che era destinato a divenire un uomo sacro dei Lakota, ricevette una visione dal mondo degli spiriti. Alce Nero vide scendere dal cielo due uomini con lance infuocate. Lo portarono su una nuvola, che lo trasportò sino a una grande pianura. Là si trovo al cospetto di un cavallo baio (il mantello baio presenta crini ed estremità nere e corpo marrone in tutte le sue gradazioni), che salutò. Era accompagnato da altri cavalli scalpitanti e di diversi colori, neri, bianchi, sauri e rovani (in seguito al colore di questi cavalli sarebbero state associate le quattro direzioni). Alce Nero lasciò quei cavalli, per raggiungere una tenda coperta da un arcobaleno. Era la tenda dei Sei grandi Avi (il potere dei quattro angoli dell'universo, ovvero delle quattro direzioni, della Madre Terra e del Padre Cielo).
Il primo Avo, il potere dell'Occidente, diede ad Alce Nero una tazza d'acqua, il potere di far vivere. Dal nero Occidente, esseri di tuono concessero una pioggia vivificatrice. Poi il primo Padre gli porse un arco e gli disse che avrebbe avuto anche il potere di distruggere.
Il secondo Avo, il potere del Nord, gli diede un'ala bianca e l'erba sacra della saggezza. Quell'ala come la neve del Nord, rappresentava il potere della purificazione, della sopportazione e del coraggio. L'erba costituiva un nutrimento di verità e onestà, avrebbe dato forza e salute ai loro corpi, alla Madre Terra e persino ai governi del mondo e alle loro guide.

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