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sabato 10 novembre 2012

Animali e pensiero magico - Bisonte, bue, vacca, toro

bovini nelle grotte di Lascaux
Il bisonte era ben conosciuto dagli uomini primitivi europei che dedicarono le più antiche raffigurazioni parietali in Francia e in Spagna a questo animale. Il bufalo invece è stato considerato la divinità centrale di un culto dell'età della pietra simboleggiante un dio creatore potente. Per gli Zulù dell'Africa australe il bufalo può possedere l'anima di un uomo, mentre presso alcune società pastorali, come quella Bantu, è sovente venerato e diviene oggetto di sacrifici nelle cerimonie sacre. 
Durga uccide Mahisha
Questa pratica rituale si estende anche nell'Asia sud-orientale dove il bufalo viene sacrificato al dio della caccia. Il Buddha appare spesso seduto su tale animale e anche il dio vedico della morte lo cavalcava, mentre la dea della guerra indù, Durga, uccide il bufalo Mahisha durante la battaglia cosmica contro i demoni.
Per gli Indiani delle Grandi Pianure americane il bisonte è collegato a complesse simbologie: per i Sioux Oglala Dakota il bufalo era una manifestazione dell'Essere Supremo e godeva di un ruolo principale nelle cerimonie delle visioni delle tribù che praticavano la danza del sole.
danza del bisonte Lakota
Proverbiale è poi la danza del bisonte presso i nativi americani dove i guerrieri, mascherati da bisonti, danzano circolarmente per attirare l'animale nel villaggio. Dopo la caccia l'animale viene offerto al Grande Spirito.
Infine, una credenza taoista indicante il trionfo definitivo dell natura animale dell'uomo, vede il saggio Lao-Tseu a cavallo di un bufalo.

L'uro orientale era così grosso e feroce che i Babilonesi e gli Assiri, primi a usare buoi, pensarono che fosse impossibile addomesticarlo senza l'aiuto divino. I Babilonesi in particolare recitano evocazioni al bue, rimu in babilonese e re-em in ebraico. La simbologia relativa al toro faceva ovvio riferimento alla forza dell'animale, esprimendosi nei riti divinatori e nei sacrifici, quest'ultimi putroppo ancora rappressentati dalla corrida spagnola.
salto del toro
Gli Ittiti veneravano un dio solare il cui carro era tirato da tori, mentre per i Sumeri il muggito del toro presagiva la pioggia. La mitologia scandinava lo identifica con Thor, dio dei tuoni, e con Freyja dea della fertilità.
Le vacche sono altresì troppo importanti per essere sacrificate. Presso i Dinkas del Sudan forniscono il latte che permette la vita, mentre la loro urina serve come colorante e il sangue può essere bevuto in piccole dosi ssenza procurare danno all'animale. La stessa cosa avviene presso i Masai del Kenya e della Tanzania.
Proverbiale è poi la 'vacca sacra' indiana che viene protetta e rispettata.
Celeberrima è, inoltre, l'importanza dei bovini nel mondo greco antico. Si pensi agli affreschi murali del palazzo di Cnosso, al rituale minoico del 'salto del toro' e alla leggenda del Minotauro, il mostro a testa di toro che divora le figlie di Atena e che viene ucciso da Teseo.
la dea Hator
In Egitto la dea-vacca Hator, come si può vedere su un muro di una tomba tebana, è protettrice delle donne e della gioia. E' una dea del cielo, a causa della forma delle corna che ricordano la luna crescente, mentre a Memphis si rende omaggio al toro Apis.
Una scultura romana del II secolo a.C. mostra il dio persiano Mitra, oggetto di culto anche presso i Romani, in procinto di uccidere un toro potente simboleggiando la vittoria dell'uomo sugli istinti animali. Coloro che venivano iniziati al culto mitraico dovevano essere battezzati col sangue del toro.

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