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lunedì 22 ottobre 2012

Pillole di storia
Piper Bill Millin

E’ il 6 giugno 1944, D-Day, sbarco in Normandia. Morte e proiettili ovunque,sangue e corpi smembrati. E’ l’inferno in terra. C’è un uomo che attraversa l’inferno. Non si abbassa, non tenta di ripararsi dalle pallottole. Non è neanche armato. Solo il suo kilt, la sciabola cerimoniale e la cornamusa.
Suona lo strumento trascinando all’assalto i compagni. E’William “Piper Bill” Millin, la“Cornamusa di Dio”. 1a Brigata Speciale Britannica, commandos. Milita agli ordini di Lord Lovat, scozzese pluridecorato. I due si erano incontrati a Fort William,dove Millin si stava addestrando. Lovat gli offre di diventare il suo attendente personale, ma lui rifiuta. Lovat lo ingaggia allora come cornamusiere. Quel 6 giugno 1944, Millin sta suonando “The Road to the Isles” sulla spiaggia di Sword Beach. “Sono sorpreso di essere ancora vivo”, disse ai prigionieri tedeschi catturati dalle truppe britanniche. “Non ti abbiamo sparato perché ti credevamo pazzo.
Non volevamo sprecare colpi”, gli risposero quelli.

“Non dimenticherò mai il lamento della cornamusa diBill - disse molti anni dopo il veterano Tom Duncan -. E' difficile da descrivere
l'effetto che faceva. Ci tirava su il morale e aumentava la nostra determinazione.
Ne eravamo orgogliosi e ci ricordava la patria e i motivi per i quali stavamo combattendo, per le nostre vite e per quelle dei nostri cari”.


Bill Millin nasce a Glasgow, in Scozia, e nel 1941 incontra Lord Lovat, anch’egli scozzese e capo ereditario del clan Frasier, quando entrambi sono nelle truppe speciali. Come piper, cornamusista, Millin partecipa a diverse battaglie, dalla
Normandia all’Olanda e fino a Lubecca, una delle città tedesche più importanti conquistate dagli Alleati. Il Ministero della Guerra, in seguito al primo conflitto mondiale, aveva vietato l’impiego dei cornamusisti in battaglia, falciati dai nemici con estrema facilità. Per Millin, Lord Lovat fece un’eccezione: “Quello è il ministero della Guerra inglese - disse Lovat . Tu ed io siamo scozzesi, per noi non vale”. Fu così che Millin partì per la Normandia.



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