Oggi parlerò di uno dei miei film preferiti "Spiriti nelle tenebre".
Africa, 1898, colonie inglesi. Lungo il fiume Tsavo gli operai delle colonie britanniche stanno costruendo un ponte ferroviario e il colonnello Patterson (Val Kilmer) viene inviato a dirigere i lavori. Patterson ha già lavorato in India quindi pensa di non aver problemi a coordinare operai di diverse fedi religiose, si ritrova infatti a lavorare con indù e musulmani, ma non sarà questo il suo peggior problema. Una notte un operaio viene aggredito da un leone. All'inizio tra la manovalanza si diffonde il panico ma Patterson, abile cacciatore, riesce ad uccidere il leone con un solo colpo di fucile e diventa una sorta di eroe.
Il colonnello in realtà è la prima volta che si trova in Africa però conosce molto di questa terra e dei suoi animali perchè è stata il suo sogno da sempre, peccato che però il sogno sia destinato a diventare un incubo: dopo poco l'accampamento viene nuovamente attaccato dai leoni. Ripetutamente, notte dopo notte, i leoni assaltano e uccidono. Patterson cerca di cacciarli rimanendo in attesa ma a nulla servono i suoi appostamenti e gli operai pian piano lasciano il cantiere. In suo aiuto viene inviato Remington (Michael Douglas), un cacciatore americano, insieme scoprono che non è un solo leone a creare il panico ma sono due maschi che, dopo battute di caccia e agguati, vengono finalmente uccisi.
Perchè vale la pena vedere questo film? Secondo me vale la pena perchè il cast è azzeccatissimo, Kilmer e Douglas riescono benissimo nelle reciproche parti e creano un'alchimia che da sola basterebbe a tenere incollati allo schermo per vedere come va a finire il film. Gli scenari, ovviamente, sono affascinanti come per ogni film ambientato in terre selvagge come la savana, alla fine però la parte del leone (e scusatemi il gioco di parole) la fa la storia: si perchè nel film è ben articolata e non c'è spazio per momenti morti e noia, ma soprattutto è tratta da una storia vera.
I leoni di Tsavo, conservati al Field Museum di Chicago |
Ovviamente la sceneggiatura ha romanzato parecchio l'accaduto, non c'è mai stato un Remington a dare man forte ma Patterson da solo uccise entrambi i leoni, nel film inoltre vengono usati leoni 'normali' mentre i due killer di Tsavo erano senza criniera. Alla fine i leoni riuscirono ad uccidere 135 operai. Nel 1924 Patterson vendette le pelli dei due leoni al Field Museum di Chicago dove tutt'ora sono conservate e visibili. La vera storia si discosta di poco da quella del film, la cosa singolare è che negli anni 90/2000 si ripetè un caso molto simile, cioè un attacco da parte di leoni senza criniera che uccidevano esseri umani invece che le loro usuali prede. Dopo che anche questi sono stati abbattuti sono state compiute analisi approfondite e sembra che la mancanza della criniera sia dovuta ad un gene che comporta anche un aumento dell'aggressività, e confrontando i crani hanno notato che i leoni odierni così come quelli di tsavo presentavano malformazioni alla dentatura. Da qui l'ipotesi che non riuscissero a cacciare normalmente e che avessero cominciato a considerare l'uomo come una preda facile, indifesa e lenta.
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