Il film Constantine si basa sulla serie di fumetti Hellblazer della DC Comics, tra il fumetto e la versione cinematografica ci sono alcune differenze che però non tolgono nulla alla trama: nel fumetto John Constantine è inglese, biondo, occhi chiari e nella lotta tra bene e male si pone superpartes, nel film invece è americano, occhi e capelli scuri e si schiera nettamente dalla parte del bene. Di che cosa parla Constantine? Per chi non avesse mai visto questo film, John Constantine è un medium esorcista che fin da bambino aveva la capacità di vedere una realtà parallela alla nostra popolata di esseri angelici, demoniaci, morti e quelli che lui definisce 'mezzosangue' cioè non completamente angelici o demoniaci che vivono tra gli umani e possono dare intuizioni o idee alle persone, cioè spingerle ad agire per il bene o il male. Constantine diventa così un esorcista molto potente che caccia i demoni che si impossessano delle persone e si ritrova a dover combattere Mammon, il figlio di Lucifero, che ha trovato una scappatoia per entrare nel mondo degli umani e prenderne possesso. La trama secondo me è buona, è un'intreccio tipico della letteratura e filmografia
fantasy: un personaggio parte per una missione e, durante il suo
percorso, trova degli alleati o degli amici che si uniscono a lui o che
lo aiutano per un periodo, qualcuno muore durante questa guerra tra il
bene e il male, qualcun altro sopravvive, qualcuno cambia la propria
visione del mondo, delle persone e dell'aldilà.
Il protagonista è Keanu Reeves, sempre bellissimo e sempre assolutamente incapace di recitare, insolitamente però la sua faccia espressiva come la suola di una ciabatta si confà al personaggio perchè Constantine è un tipo sempre serio e attanagliato da mille pensieri quindi stavolta ci sta una lode al fisique du role. Rachel Weisz interpreta il doppio ruolo di due gemelle, la detective Angela e la sorella Isabel. Sono due sorelle cattoliche e molto devote, Angela si presenta come una donna con la testa sulle spalle, con i piedi per terra, mentre Isabel è internata in un centro per malati mentali. Gabriel, l'Arcangelo Gabriele è interpretato dalla meravigliosa Tilda Swinton, la sua bellezza androgina ben si confà ad interpretare un essere celeste asessuato, inoltre la sua grande presenza e fisicità sa enfatizzare gli atteggiamenti e gli stati d'animo in ogni sua scena. Una chiccha impagabile è data dall'interpretazione di Peter Stormare, attore caratterista e musicista, che qui interpreta un Lucifero impegnato come imprenditore di una grande azienda infernale che riesce a suscitare simpatia ed empatia. Nota a piè di pagina: un giovanissimo, bruttissimo e irriconoscibile Shia LaBeouf nei panni dell'assistente di Constantine, Chas Kramer.
Ovviamente si capisce che approvo pienamente il cast, la colonna sonora è di grande effetto e impatto, aggiungendo grande pathos e armonizzandosi pienamente in ogni scena.
Una chiccha: la visione dell'inferno come una delle nostre città moderne che si sbriciola e se ne va in polvere tra venti forti e implacabili, consumandosi e consumandosi in eterno, e la teoria secondo cui l'inferno è ripetizione cioè si continua a rivivere continuamente un pezzo della nostra esistenza.
Per quanto mi riguarda il film è pienamente promosso, qua e là gli sceneggiatori si prendono qualche libertà o licenza inserendo oggetti mistici, personaggi e altro però ci sta tutto, d'altronde è una storia di fantasia e il film scorre bene senza incepparsi ma soprattutto senza annoiare. Ogni singolo fotogramma di questo film potrebbe essere un quadro o una foto, visivamente è un'emozione da guardare, tutti i personaggi sono ben caratterizzati, pochi ma buoni con una storia alle spalle e gran carattere, personalmente avrò visto il film una decina di volte e, nonostante alla fine io ne conosca trama e dialoghi quasi a memoria, ogni volta è sempre bello da rivedere e riesce ad appassionare.
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