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venerdì 6 aprile 2012


Le meravigliose città elfiche si trovano usualmente nelle fitte foreste e nei boschi lussureggianti.. Non danneggiano mai e in nessun modo la natura perché per loro è parte basica della loro vita ed esistenza. Nutrono una grande considerazione per la natura, concepita come una entità, un gran spirito eterico, madre di tutti gli esseri.
Essi riescono a camminare senza lasciare tracce, sono immuni alle malattie e resistono alle temperature estreme. Gli elfi hanno vita lunga invecchiando senza che la loro bellezza venga intaccata dal tempo. Si dice che siano immortali ma non invulnerabili e che quindi possano essere uccisi.
Molteplici sono le leggende legate a questa figura mitologica, alcune delle quali parlano delle cattiverie che essi compiono nei confronti degli uomini e dei rapimenti dei bambini umani. Gli elfi hanno una forte gerarchia al capo della quale stanno le regine e i re delle colline delle fate, riconoscibili perché spesso ricoperti da un fresco manto di biancospini. 
Shakespeare nei suoi pezzi teatrali ha parlato molto spesso degli elfi, come nella commedia Sogno di una notte di mezza estate.

Agli inizi del XX secolo, con il nascere della letteratura fantasy, gli elfi diventano perfetti protagonisti di racconti e romanzi. Un esempio di questo fenomeno sono gli scritti di John Ronald Reuel Tolkien, autore de Il signore degli Anelli, che descrive gli elfi come creature di bell'aspetto, con voci melodiose e cristalline, abili nella forgiatura delle spade, molto agili e immortali se non uccisi in battaglia, riprendendo i canoni della mitologia norrena. Gli elfi continuano ad apparire in molti romanzi fantasy. Terry Brooks ne sceglie uno come protagonista del suo libro La spada di Shannara, descrivendolo come di struttura esile e di statura medio bassa, ma dotato di grande agilità. Alla fine del XX secolo l'immagine dell'elfo viene profondamente cambiata dai libri di J.K. Rowling, che li descrive come domestici al servizio dei maghi, piccoli, esili e dotati di innati poteri magici, quindi molto lontani dalle loro precedenti descrizioni. 


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