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domenica 25 marzo 2012

Animali magici - Un incontro totemico



come Luglio, un pomeriggio d'estate terso e sereno quando il cielo è azzurro e l'erba e gli alberi verdi frusciano e bisbigliano in una lingua che solo elfi e fate riescono ancora a comprendere. Un pomeriggio di luglio in cui i compiti per le vacanze sono un pensiero lontano e i bambini corrono nei prati e giocano a nascondino tra le acacie che crescono spontanee nei campi. Questa sarà un'estate davvero speciale per una bambina di sei anni : tra poco avrà un cane! Si, la cagnetta dei vicini ha partorito ed i genitori hanno deciso di prendere uno dei cuccioli. Sarà un'estate davvero speciale.
Ancora un paio di settimane e finalmente la bambina potrà dire a tutti di avere un cucciolo, il suo cagnolino. A sei anni è importante avere qualcosa da raccontare, sentirsi per un po' al centro dell'attenzione, raccontare a tutti la novità.
. . . ma in questo pomeriggio luminoso di luglio c'è un'ombra che incombe, che porta un turbamento nel suo animo, qualcosa di nero e cupo . . .
I bulletti del quartiere, bambini dagli otto ai dodici anni, hanno preso un gattino e lei intuisce che vorranno fargli qualcosa di orribile e crudele. La bimba ha solo sei anni, ha paura di questi bulletti, ma in cuor suo sa che se non fa qualcosa potrebbe pentirsene amaramente e decide di sfidarli. Sfila tra di loro decisa e prende il micio. Questi cercano di fermarla ma lei non cede, tiene in braccio la bestiola terrorizzata e se ne va.
Se ne va a casa.
Dopo aver sfidato i bulletti ora è il turno di mamma . . . Mamma che dice no, mamma che dice che stanno aspettando il cagnolino, mamma che dice ancora no . . . E la bambina che cerca di spiegare che volevano fare del male a quel gattino, e piange, e si dispera fin quasi alle convulsioni, finchè mamma dice finalmente di si.
In quell'estate speciale una bambina si sentiva davvero speciale: aveva affrontato i bambini cattivi e salvato un cucciolo, ora tutti avevano un cane ma lei aveva un gatto. Il suo gatto.
Da quel momento e per i successivi trent'anni al suo fianco c'è sempre stato un gatto, due gatti, tre, quattro, cinque . . . Per riempire i giorni tristi di pioggia e solitudine, per scacciare con le loro fusa lo sconforto, per sorridere nei giorni di sole, per scaldarsi tutti vicini sotto le coperte quando d'inverno la neve copre tutto di un bianco manto silenzioso.
In quel pomeriggio lontano il Gatto entrò nel cuore della bambina e scaldò il suo spirito con la sua pelliccia folta e morbida, lei aveva salvato il gatto senza sapere che, molti anni dopo, sarebbe stato proprio un gatto a salvare la sua vita.

In memoria di Micione

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