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lunedì 12 marzo 2012

Dopo l'articolo sul gatto e le streghe ho pensato che sarà interessante approfondire come, fin dall'alba dei tempi, gli animali abbiano influenzato la spiritualità. Le figure animalesche delle più antiche pitture di Altamira sono relative alle specie animali conosciute dagli uomini di quel tempo, alcune estinte come i mammouth e i leoni delle caverne, altre tuttora viventi come cervi, bisonti e cavalli. Queste pitture oltre a rappresentare un documento storico su usi e costumi ai primordi dell'umanità, ci mostrano la formazione del pensiero magico: cioè la pittura rupestre di un evento di caccia propizia l'evento reale della caccia, da cui dipende la sopravvivenza del clan, è un pensiero magico in cui le voci degli spiriti animali si sentono come percezioni reali e incarnano anche le virtù e i difetti dell'uomo.
Questo simbolismo si è poi evoluto nei secoli e gli animali - reali o fantastici - sono diventati immagini di araldi, stendardi e bandiere tramandati come segni di riconoscimento e di forza e virtù fino ai giorni nostri.
Vorrei quindi fare un'escursione proprio tra questi animali magici che accompagnano sciamani antichi e moderni, una gita tra zoologia, etnologia, criptozoologia e astrologia . . . non temete, non siamo a scuola, ci siederemo tutti a terra davanti all'albero del villaggio, accenderemo le torce e vi narrerò ciò che so di animali, spiriti e stregoni.
. . . e chissà che qualcuno possa trovare il proprio totem o spirito guida, un giorno forse vi racconterò del mio . . .

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